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26 di © Daniela Tuscano

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Forse arrivo a capirlo, perché nessuno abbia pensato a disfarsi dei cadaveri di quelle 26 ragazze nigeriane. Perché non c'era niente da pensare e, soprattutto, da faticare. Quelle 26 non li riguardavano. Cancellare le tracce del delitto? Ma quale delitto, scusate. È dura dirlo, ma solo la morte ha restituito dignità a quelle disperate. Solo le bare stagliate nel cielo di Salerno, un cielo barocco, d'antichi furori, solo l'apparire in involucri lignei, appese - impiccate?  - all'enorme gru nera, ci hanno fatto realizzare ch'era accaduto qualcosa di tremendo. Che erano esistite, in qualche sterro d'Africa, ragazze giovanissime, spogliate, derubate, stuprate, uccise poi gettate lontano, povere larve d'un giorno, l'occhio novello spalancato sull'orrore. Solo ora, quelle voci che non hanno avuto il tempo d'urlare, le avvertiamo concitate e reali, solo adesso, nel silenzio dei flutti, possiamo udire il loro pianto negletto, eguale dall'inizio de

MORTE D’UN CAMMINATORE

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Issato fra le braccia possenti d’una guardia costiera, fra Turchia e Grecia, sembra un povero fantolino spenzolato. Un pupo che ha perduto il suo Mangiafuoco, e giace immemori in soffitta. Riverso sulla battigia, il corpo del piccolo profugo siriano ha una sua raggelata compostezza. La gravità della testa, sferica come la Terra, lambita dallo stesso mare che poco prima l’ha inghiottito, ne rammenta la dignità di persona. Nella foto vediamo le scarpe. Così umane e inutili. Così poveracce, anteguerra. Simboli del camminatore, di chi non rimane inerte, di chi esplora e fugge: l’uomo. Quelle gambe hanno marciato fin troppo, le hanno trascinate, hanno visto il secco del deserto e il gelo dell’acqua, sole e placenta, elementi vitali, che invece l’hanno ucciso. È morto così il piccolo camminatore, finendo in un porto sepolto, in un respiro che non è giunto. Non so perché non lo pubblico. Forse perché voglio conservare una pietà un po’ mia, perché quello è stato anche un mio figlio, e non

smontiamo la propaganda che dice << Per tutti gli IGNORANTI che dicono che dobbiamo subire questa invasione perchè anche noi siamo stati, a nostro tempo, immigrati..voglio ricordare che: (...) >>

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Se  siete   Salvinisti  &  company , creduloni  , bufalisti acritici \ passivi ,   credete  ancora  nonostante  faccia  acqua  da   tutte le  parti  ai miti  :  italiani brava  gente   poveri  ma  buoni e  digniotosi non leggete   questo post   e  non  andate   in qiuesti url d'approffondimento che  trovate  nel post   Lo so che rispondere a tali catene è come : << ''Lavare la testa agli asini si perde tempo e sapone >> . Ma visto che ,ne ho già parlato tempo su queste pagine , molta gente prende per vere tali idiozie e le condivide passivamente \ acriticamente prendendole per vere anche davanti alla loro falsità (....) da http://www.lastampa.it/ del 29\7\2015 qui l'intero articolo La storia in questione è vera ma contiene una dose considerevole di inesattezze. 1)  Lo Stato italiano spende 30 euro al giorno per ogni immigrato    La storia dei 30 euro che, secondo la vulgata di una certa parte po