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Sudafrica, elefante difende leone ferito: il barrito allontana le iene pronte ad attaccare il felino

 Durante un viaggio in Sudafrica il fotografo Morne du Plessis ha catturato una momento naturalistico  ed etologico incredibile. Mentre si trovava nel Kruger National Park, l'uomo è riuscito a riprendere il momento nel quale un elefante rincorre, barrendo, due iene che stavano cercando di attaccare un leone ferito per cibarsene.    IL giovane felino zoppicante stava ritornando dalla caccia notturna quando è stato avvicinato dalle iene che hanno iniziato a seguirlo. Non è chiaro se per difendere il leone o per allontanare i predatori dal branco di elefanti, il pachiderma ha iniziato a inseguire le iene e a barrire con veemenza, allontanandole dall'area.

'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DELLE BANANE O DEI DATTERI ?

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  Lo stesso Paese che per anni ha onorato Falcone e Borsellino ora sostanzialmente tace. Berlusconi mira al Quirinale: condannato, amnistiato, prescritto, tuttora indagato e imputato, osa farsi avanti. Secondo la Cassazione ha finanziato la mafia, quella associazione criminale che ha ucciso Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica. È una vicenda che ci copre di vergogna. Non solo per la sfrontatezza del candidato, ma per la flebile voce dei partiti, taluni tristemente consenzienti, altri distanti da Forza Italia ma appena balbettanti in questa occasione. Tuttavia non basta: la passività di fronte alla proposta indecente riguarda anche la stragrande maggioranza dei cittadini. Le firme raccolta , quasi 300 mila  ,  dal Fatto Quotidiano sono il frutto della reazione di una minoranza illuminata. Ma l’esperienza quotidiana ci mostra una blanda perplessità, un pigro cinismo, una distaccata rassegnazione nella gran parte delle persone. Colpa della pandemia? In parte fors

finalmente un uomo difende una donna da un tentato stupro si chiama Andrea Marcelli è un ex pugile e allenatore di boxe di 55 anni.

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Domenica notte si trovava nella sua casa di Prati, a Roma, quando è stato svegliato dalle urla di una donna, vittima di un tentativo di stupro nell’androne del palazzo. Marcelli è corso di sotto senza pensarci e si è ritrovato di fronte un “energumeno di 100 chili che le stava sopra, la palpeggiava, mentre cercava di sfilarle i collant e provava a trascinarla giù nei sotterranei”. A quel punto lo ha spinto via, è riuscito a stenderlo, immobilizzarlo e, infine, grazie anche all’arrivo di altri condomini, a farlo arrestare. Mi Vengono i brividi a pensare a quello che sarebbe accaduto senza la prontezza, il coraggio e anche le capacità fisiche e mentali di quest’uomo di 55 anni che ha fermato a mani nude un “bestione” di vent’anni più giovane, evitando uno stupro. << Non sono un eroe - si schermisce lui con Lorenzo Tosa - Ho fatto quello che ogni cittadino per bene dovrebbe fare, fermare una violenza contro una donna indifesa >>. Può dire quello che vuole ma per me questo è u

in italia stiamo regredendo fra sessimo , razzismo , talebani nostrani parte 1

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 Infatti  Al patriarcato italico come dimostra anche il mio post precedente non servono barbe e kalashnikov, gli basta l’ipocrisia. Perché lui: 1) non vieta l’aborto, ma riempie gli ospedali di ginecologi obiettori, i consultori di personale cattolico e nega qualsiasi forma di educazione sessuale ed affettiva a scuola 2) non chiude in casa le donne, ma applica male una legge contro lo stalking che lascia a piede libero gran parte dei persecutori obbligando le vittime a vivere nel terrore o peggio essere uccise 3) non lapida le mogli infedeli in piazza, ma non fa nulla contro una cultura che legittima i maschi a stuprare ed ammazzare le donne che li hanno delusi 4) non impedisce alle donne di lavorare, ma le paga il 30% in meno dei maschi e le obbliga a chiedere il part time per potersi occupare gratuitamente dei lavori domestici. E dopo l’ennesime donne sgozzata dal marito, anche questa sera ci indigneremo perché i talebani impongono la sharia, e così dormiremo tranqui

ma Salvini e Giovardi sanno cosa sia il pudore ed il rispetto ? lo chiedono ma non lo hanno visto come hanno commentato il caso cucchi

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Alla domanda di un giornalista sulla condanna dei due carabinieri per la morte di Stefano Cucchi Matteo Salvini ha risposto: “E’ la dimostrazione che la droga fa male”. Al giornalista che, sconvolto e incredulo, gli fa notare che Cucchi è stato ucciso dalle botte e non dalla droga lui ribadisce: “Non posso dire che la droga fa male?”. Della sorella di Cucchi, una donna devastata dalla morte del fratello, che non chiedeva altro che quella verità finalmente emersa, disse: “Mi fa schifo”. Il giornalista gli chiede se, alla luce della sentenza, volesse chiederle scusa: “Ma devo chiedere scusa pure per il buco dell’ozono?” sono state le sue parole. Va bene. Lo sappiamo. La politica, come diceva Rino Formica, è sangue e merda. E aveva perfino un senso dell'onore, la politica. Della dignità e della misura. Ma qui di onore, misura, dignità e sangue, a parte quello dei Cucchi, non se ne vede più. Qui, adesso, c’è solo il resto. Ed emana un tanfo che non si sopporta più. [ Emilio Mola

Lettera aperta a Davide Parenti delle iene sul caso vanoni By Gianluca Neri - Presadiretta e Le Iene, come si parla di Stamina in tv Da una parte la chiarezza delle prove, dall’altro la pressione emotiva: due modi opposti di raccontare il fantomatico metodo a base di staminali sul piccolo schermo

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Avrei voluto commentare  la  puntata  di presa diretta  di rai3   sul caso stamina  che trovate  sotto  ma   questi due  articoli  il  primo di   http://www.wired.it/scienza/medicina/   e  il secondo di   http://www.macchianera.net/2014   che ritrovate  sotto   mi  hanno anticipato e credo  lo abbiano fatto meglio  di  me  Il primo Presadiretta e Le Iene, come si parla di Stamina in tv. Da una parte la chiarezza delle prove, dall’altro la pressione emotiva: due modi opposti di raccontare il fantomatico metodo a base di staminali sul piccolo schermo. “Dedicheremo la puntata a un argomento controverso: il metodo Stamina, quello di Vannoni e della Stamina Foundation, della comunità scientifica nazionale e internazionale che ha attaccato ferocemente questo metodo considerandolo alla stregua di una truffa, dell’inchiesta della procura di Torino coordinata da Guariniello sull’attività della Stamina Foundation, della politica e delle decisioni del ministero