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Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore Condividi di Stefano Zenni fa piazza pulita sugli stereotipi e mitizzazione della musica blues , jazz , soul cioè le origini del rock

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   grazie per gli incontri stimolanti dell edizione 2023 delfestival Bookolica - Il Festival dei lettori creativi e dei linguaggi ho appena finito di leggere il libretto : << Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore >> di Stefano Zenni Un libro interesante che mi pone le domande : Esiste una "musica nera"? E quale sarebbe la sua differenza rispetto a quella "bianca"? Sappiamo riconoscere un cantante africano americano al solo ascolto? . Infatti Siamo abituati a pensare che la musica possa avere un carattere razziale, etnico o un "colore", e se vediamo un musicista nero statunitense immaginiamo che sappia swingare con più naturalezza di un bianco, o che intonerà le blue notes con sottigliezze inaccessibili a un europeo e le caricherà di un feeling, di un soul inimitabile. Ma tutto questo ha un fondamento scientifico, storico o culturale? Stefano Zenni affronta per la prima volta

intervista alla scrittrice Silvia Ranfagni: “A 13 anni mi disse: sono non binario. Era mia figlia Alba, oggi si chiama Alex”

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repubblica  26\7\2022 Intervista alla scrittrice: "È stato un temporale estivo, mi credevo progressista e mi sono scoperta conservatrice. Ma quando ho capito che aveva pensieri suicidi, la priorità è diventata accogliere. Quanto al padre, sulle prime ha detto: ti amo come sei. Ma in segreto ha ammesso: fosse stato il fratello a sentirsi mezza femmina non ce l'avrei fatta" La sua esperienza non è affatto una tragedia, ma è iniziata come spesso accadono le tragedie, in modo tranquillo e del tutto inaspettato. "Mamma, sono trans. Anzi, sono  non binario " è la frase che è piombata addosso alla scrittrice Silvia Ranfagni un anno fa, mentre scolava gli spaghetti. Di fronte a lei un tredicenne che credeva "figlia" e che lentamente ha imparato a chiamare "figlio", Alex.  Ranfagni, ricorda le parole di suo figlio? "La metafora che ha usato è stata questa: "Mamma, hai presenti i binari di un treno? Sono due, come maschio e femmina. Io sono c

Andrea Rosas, pastore e cantante: è la nuova star del web

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Di Pozzomaggiore, il brano “Anima mia” ha già raggiunto 250mila visualizzazioni. Pecore e cavalli protagonisti di video virali durante la protesta per il prezzo del latte   SASSARI.  Il nuovo idolo dei social si chiama Andrea Rosas, è di Pozzomaggiore, ha 35 anni, 200 pecore, sette cavalli, un numero imprecisato di mucche e maiali e tre lavori: impiegato della Asl (igiene e sanità animale, manco a dirlo), pastore-allevatore e cantante. La sua giornata tipo comincia alle 4 del mattino con la mungitura, d’estate la fine coincide con il nuovo inizio, dal palco di una piazza direttamente alla campagna. Una settimana fa ha pubblicato il video del nuovo pezzo “Anima mia”, in collaborazione con il Tenore Su Remediu di Orosei: una dichiarazione d’amore verso la Sardegna che in brevissimo tempo ha conquistato 200mila visualizzazioni e la patente di nuovo inno alla sardità. Pure lui si stupisce di un successo simile, nonostante da qualche anno ci sia abituato, perché altri suoi post e video sono

CONCERTO DI PIAZZA SAN GIOVANNI ROMA 1 Maggio dietro le quinte: gli aneddoti di chi lo organizza ma non è per le barracopoli il caso di Borgo Mezzanone vicino a Foggia, c’è una baraccopoli i

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VITA DA BRACCIANTI Oggi  28 Apr 2022 di Marianna Aprile Buon 1º maggio, (ma non per loro) A Borgo Mezzanone, vicino a Foggia, c’è una baraccopoli in cui vivono 4 mila braccianti agricoli privi di tutto. Di posti così in Italia ce ne sono in 37 Comuni. Una condizione molto vicina alla schiavitù, che un gruppo di giovani filmaker ha raccontato in un film. Che però nessuno vuole La speranza di una vita migliore può essere una trappola che la vita congela in un’attesa potenzialmente infinita. Almeno, è così che sembra andare a Borgo Mezzanone, ghetto (il nome giusto sarebbe “insediamento informale”) in provincia di Foggia, dove circa 4mila braccianti coltivano speranze nelle ore e nei giorni lasciati vuoti dai campi. A thing by, collettivo di ragazzi tra i 23 e i 28 anni, ci è entrato nel 2020 e ci ha vissuto per tre mesi spalmati su un anno, realizzando One day one day, racconto delle vite sospese di alcuni di quei 4 mila. Il regista è Olmo Parenti, il più “vecchio” del gruppo di filmaker

Sul Pollino ho imparato a sopravvivere in Alaska., Petali che curano: il prezioso zafferano., Una vita per il flipper, 50 anni di passione vintage.,

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Sul Pollino ho imparato a sopravvivere in Alaska Ha trionfato in tutto il mondo nelle maratone estreme sui ghiacci.   come  riporta  quest  articolo di  http://www.abmreport.it/sport / TERRANOVA DEL POLLINO - La storia di Pasquale La Rocca è quella di un sognatore, innamorato della montagna, dalla quale è stato "generato", che lo ha portato a trionfare in un ambiente ostile e solitario per la maratona invernale tra le più difficili ed estreme che l'uomo possa affrontare.   E' lui il trionfatore della Iditasport, la ultramatarona tra le nevi dell'Alaska, sui sentieri della corsa per cani da slitta più famosa al mondo, la Iditarod. In solitaria per 160 miglia, oltre 257 chilometri, tra neve, ghiaccio e vento giorno e notte, a decine di gradi sotto lo zero, con gli sci ai piedi e trainando una slitta. Una impresa epica che lo sportivo di Terranova del Pollino ha compiuto tra laghi e fiumi ghiacciati, senza fermarsi se non poche ore per riscaldarsi, riposare e aliment

storie dalla sardegna i nuovi sardi , sardegna e continente , OLTRE LA CRONACA

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per gli amici della penisola continentali come gli chiamiamo noi che mi chiedono della Sardegna Iniziamo con       la  storia    di    Giuseppe Cugusi che fa il pastore, ma sulla cartà d'identità non si può scrivere. Lo impedisce la burocrazia italiana per cui la professione più vecchia della storia semplicemente non esiste. Il programma automatico dell'anagrafe suggerisce "coltivatore diretto". Un altro modo per cancellare l'identità? Studiato o meno che sia, Giuseppe, non vuole accettarlo. Scrive di lui Gianni Mura, giornalista di Repubblica: « ...I suoi pecorini si trovano da Pinchiorri a Firenze e da Beck a Roma, e fortunatamente anche nelle mie due tane milanesi. Come il whisky Laphroaig trent'anni fa, il suo pecorino affumicato e stagionato segna il radioso punto del non ritorno gli altri sono  tratti dalla  nuova  Sardegna  DI DOMENICO RUIU 01 APRILE 2021   Nicola, il sogno di una vita sulle ali dell’aquila reale Il giovane falc

dal profondo nord al profondo sud . la storia di Isabella Ferrigato che da Schio paese del veneto è venuta a Carloforte paese del sulcis -iglesiente sud sardegna

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 A volte  basta una semplice   intervista  (  in realtà  è  una  chiacchierata  )  per   rimuovere    pregiudizi   e preconcetti   localistici provinciali       anche se  non cosi violenti  ( anche    se  il confine    soprattutto quando  non hai  strumenti  culturali    alle  spalle    è labile  )  come  quelli di          che    spesso   ci facciamo  sugli abitanti  di una determinata  regione   dopo   una  esperienza  negativa  . Ma  soprattutto a sfatare   che  le persone   sia  attratte  dalla   tua  terra  solo perchè  ne  sentono  parlare   in maniera  mitizzata     ed  esaltata  per  stereotipi ed  luoghi comuni  .Quando  invece  , come  dimostra   sia  la  storia    ,  ne avevo parlato  nel  post   : <<  benvenuta   al sud  dal veneto al   sud  della  Sardegna  la   storia di  Isabella Ferrigato    >>  della stesa protagonista  . Dopo aver  visto  , oltre il servizio  della trasmissione    di sabato scorso     ed  esplorato  un po'  i  suoi profili f

anche le tradizioni si possono adeguare al coronavirus il caso del costume è quello tradizionale di Calangianus (ribucculata), gruppo folk “lu rizzatu caragnanesu».

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un  grazie  al  compaesano e  compagno di    strada    antonio masoni del sito  Gallura news    a   cui  ho preso la notizia  sotto  riportata  https://www.galluranews.org/ La mascherina artistica  nasce in una fase della vita di tutti nella quale ci si ritrova spesso a riempire il tempo nel modo migliore possibile. Da ieri ci si può impegnare nello sport, nelle uscite d’evasione sempre nel rispetto delle misure vigenti ma accade anche che le persone di talento,  più creative e abili di altre, lo impegnino nella creazione di piccole preziosità.  Di mascherine facciali bizzarre in questi mesi se ne son viste tante.  In tantissimi, quando era tangibile la loro mancanza  come presidio fondamentale per evitare il contagio, si sono adoperati per crearsele da se. È stato bello affidarsi alla generosità di chi lo ha fatto generosamente per gli altri. Caterina Romano,  che ha studiato all’Accademia delle Belle Arti, nativa di Calangianus,  dispone nel suo patrimonio di raffinato tal