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Franco Dente A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese, a berchidda , e tiene viva la tradizione

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da la  nuova  sardegna  del 2\3\2024  A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese e tiene viva la tradizione Inviata a Berchidda   Le mani esperte si muovono con grazia mentre tessono fili di salice, olivastro, canna. La campagna di Berchidda è la silenziosa quinta naturale che  Franco Dente  sceglie per creare i suoi cestini. Tradizionali ma con un tocco personale sul manico. Il cinguettio degli uccelli, interrotto solo dall’abbaiare di qualche cane, è la melodia che accompagna il lento movimento dell’intreccio.  Custode di un ritmo antico imparato dal padre, contadino e poeta, Franco mentre intreccia geometrie libera i pensieri negativi nell’aria. Una terapia dell’anima. A 64 anni, dopo 41 da emigrato in Germania, torna nella sua Berchidda e complice il lockdown da Covid, comincia a fare cestini con il padre, allora quasi centenario. I primi lavori sono imperfetti ma intrisi di passione. Li pubblica sul suo profilo Facebo

le nuove paure ed i rigurgiti degli antimoderni alla vanacci

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  Le nuove paure L’italia cambierà e (per fortuna) non lo impediremo Il Fatto Quotidiano 4 Mar 2024 ANTONELLO CAPORALE FOTO ANSA L’antimoderno Roberto Vannacci L’ITALIANITÀ, BELLA PAROLA. Il duce, nella prima fase del regime, la sostanziò con la grandezza militare e culturale romana risorta col fascismo, poi, più tardi, per accondiscendenza al nazismo, la trasformò in supremazia razziale. Era italiano chi somigliava a un italiano (ariano) e, intanto, spargeva gas sulle tribù del corno d'africa. Oggi, invece, che cosa c'è di così tanto veracemente italiano, se non un tale che ha capito che è il momento di darsi alla politica tipica della “politicanza” odierna sparando slogan al ventre molle dell'incultura e dell'ignoranza sociale? Una condizione nella quale siamo precipitati più che altro per la resa delle forze che, un tempo, erano il progresso: quello fatto non soltanto di parole e di rette circolari. L'italianità. quella vera delle delocalizzazioni, delle svendite

mi fanno ridere quei cristiani che parlano di pensiero unico

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Non condivido  i  toni   del post    riportato sotto    ma  nella  sostanza  ha  ragione .  i  tempi  sono  cambiati  ,   ed  tornare inietro  è  solo  nostalgia  . si può  essere   anche  credenti  ( nel  nostro  caso   cristiani  o  cattolici ) in modo laico  e  non  solo  confessionale  .  Ma  soprattutto    non è solo  l'unica  cultura  della  nostra  identità   Ugo Giansiracusa Se c'è una cosa che mi fa ridere fino alla nausea sono i cristiani che parlano di "pensiero unico" per tutto ciò che non rispecchia la loro ideologia. Amico cristiano e amica cristiana, forse non ve ne siete del tutto resi conto ma per circa 2000 anni il pensiero unico è stato il vostro. Libri messi al bando, teorie scientifiche bollate come eretiche, massacri di credenti (cristiani anche loro) che avevano una lettura leggermente diversa del cristianesimo, massacri di "infedeli", curatrici messe al rogo accusate di stregoneria e via discorrendo. Dalle leggi alla morale alla scien

l'identità non dev'essere confusa con folkore

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Uno scritto    interessante  di Stefania     Calledda   Quando da volontaria faccio divulgazione della cultura sarda, non m'interessa un approccio folkloristico e nostalgico della tradizione. Io credo che "la Sardegna è un'altra cosa", che oggi i sardi concorrono al progresso o regresso della società, che sono pienamente cittadini del mondo e spesso occupano cariche apicali, istituzionali e strategiche: è ora di finirla con "i sardi vessati poverini", piuttosto è dalla coscienza della propria storica condizione che oggi è possibile emanciparsi, ma non vedo nella classe dirigente sarda un moto perlomeno di orgoglio, e per quanto riguarda le classi subalterne vige una passività spaventosa. Se questo atteggiamento è sicuramente generalizzabile, pesa di più dove lo sviluppo è rallentato o assente. In altre parole la tradizione è per i turisti, ma io non voglio essere turista della e nella Sardegna. Le  do    ragione pur  non essendo  :  Sardo d'oltre mare *

La passione senza tempo dell'artista di Subbuteo \ calcio da tavolo ., Bentornato orso gentile, a settembre tour della convivenza sulla Majella ., Giulia Pession, a 19 anni confuta Eraclito e diventa campionessa mondiale di filosofia: “Non esiste il logos, ognuno ha idee proprie”

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  La passione senza tempo dell'artista di Subbuteo   Una  passione senza  tempo  quella  del Subbuteo ovvero il calcio  da tavola    , riscoperta  in quanto   A settembre l'Italia ospiterà i mondiali. E in Toscana c'è chi rievoca maglie e campioni vintage, il perchè esso sia ancora  una passione   o una  cosa  che non  muore  e  che ancora     resiste    alla tecnologia     come potete vedere  nel video  sotto                                            di Margherita Cecchin il  Subbuteo  o meglio il calcio da tavolo Nato 75 anni fa, il calcio da tavolo non si arrende alla tecnologia. Infattti secondo quanto trovato su wikipedia : << ..... Nel corso degli  anni novanta  l'azienda produttrice del gioco (la Waddingtons Games), fu acquisitadall'azienda  statunitense  produttrice di giocattoli  Hasbro  la quale, però, nel  2000  interruppe la produzione del gioco considerandolo non più competitivo nei confronti dei nuovi  videogiochi  di argomento calcistico. La pr

in attesa che la storia del vino sia materia obbligatoria Tra i banchi di scuola di uno dei 9 istituti enologici storici d'Italia si studia l'arte del bere

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 In  attesa  che  la  Storia del vino  diventi  obbligatoria a elementari e medie: in arrivo proposta di legge  il  cui  Primo firmatario della proposta che è appena sbarcata in Senato e ha già cominciato a far discutere è Dario Stefàno, presidente della Giunta per le immunità e le elezioni: "Non vogliamo insegnare a bere ai nostri bambini, solo introdurre un ulteriore elemento di sapere nel bagaglio di formazione della scuola italiana. Perché il vino è uno degli elementi identitari del nostro Paese"     riporto l'esperienza    che  aviene  In una scuola di Locorotondo  in cui si studia vino, dal campo all'imbottigliamento, passando per le analisi gusto-olfattive, quelle in laboratorio e tanto altro. È uno dei 9 istituti enologici storici d'Italia ed è una cosa seria. 

Tattoo Expo Roma, una tatuatrice: "Perché ho detto no a un tatuaggio sulla faccia di un ragazzino" e Tatuaggi, è boom per riemergere dalla pandemia. Nonne e nipoti unite dai tattoo

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  Viaggio tra gli stand dell'International Tattoo Roma in corso nella capitale fino al 10 ottobre. Il business dei tatuaggi nel corso degli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale, ma i tatuatori non sempre sono disposti ad accontentare qualsiasi richiesta dei loro ciascuno  di  loro  ha  una  sua  etica  .   racconta Gloria   l a  tatuatrice   in questione  (  foto a destra    estrapolata  dal  video   riportato sotto    )  :   << Una volta ho rifiutato di tatuare un ragazzo molto giovane sul viso, spiegandogli che secondo  me non era il caso, che ci sarebbe dovuto arrivare col tempo">>   Inoltre   << Un tatuaggio è un vero e proprio scambio tra chi offre la propria arte e chi mette a disposizione un pezzo di pelle >>, continua l'artista.   E poi << Ogni tatuaggio rappresenta ogni mia esperienza, nessuno dei disegni incisi sulla mia pelle è fatto solo per il gusto di farmelo fare>> dice Pierpaolo, un ospite della rassegna nello

CHIACCHERATA INTERVISTA SUL DECRETO ZAN E SUL GENDER A CRISTIAN PORCINO

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proseguono le  mie  interviste  \    chiaccherate  ad  amici \  compagnidistrada  - di viaggio   sul decreto zan  in modo da  sentire  più voci  .  Oggi  ,  d opo quella di qualche  tempo fa  che  trovate  qui   https://bit.ly/3z28pZ5    all'amica     Irene Spadaro tocca  Cristian Porcino   (  foto  a  sinistra  ) IO  Indipendentemente da credente o non credente, visto che sei un filosofo e un docente, voglio chiederti cosa ne pensi di queste assurde dichiarazioni: << Mai andare oltre quello che ci è stato consentito, altrimenti si perde il concetto di essere umano >>. Così la senatrice della Lega Antonella Faggi ha concluso il suo intervento nel corso della discussione generale sul Ddl Zan nell'aula del Senato.  Cristian A. Porcino Ferrara  Solitamente ci si nasconde sempre dietro a un Dio per affermare delle assurdità cosmiche. Le religioni, tutte, hanno contribuito ad avvelenare il pensiero umano. Vedi i talebani che sono ritornati in Afghanistan, i nazisti

non sapevo che difendere la propria lingua dal colonialismo linguistico fosse consideratro dai media mainstream fascista

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disco consigliato   le nuvole - di F. De Andrè nei  giorni scorsi   ho   , sui mei social    ,condiviso   questo video  e questo post   Giuseppe Guerrera 21 maggio alle ore 22:59  ·  Sono stato accusato di  fare  come i  fascisti  una politica linguistica  autarchica , d'essere   nazionalistica  .... bla ... bla  .  Basterebbe    da  solo    come  risposta    il video  di  replica  dell'autore  del  primo   riportato sotto      ma   qiuelle  rivolte   l'autore  dei due  video       ma   ,   chi  mi conosce  (  amici  non virtuali \   di penna  o  reali )  lo sà   , io  : [....] Sono un mulo che cammina dritto Che se ne frega delle bastonate A testa bassa con lo sguardo fisso Io resisto perché sono il mulo... Io sono il mulo... Sono il mulo... Sono il mulo                                        (   cit    IL Mulo  -   Cisco   )   rispondo    riportando    una dis