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Visualizzazione dei post con l'etichetta ideali

non perdo la speranza

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È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Sem plicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.                                            (Anna Frank)          Ormai sono arrivato ad un punto in cui tirarsi indietro ormai e tardi non conviene . vado avanti qualunque cosa succeda . come va va . Almeno non mi sono arreso ed   ho combattuto .Infatti    le  altre  colonne sonore  sono   specialmente la  2   : Omar S

Nord

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Amministrative: il centrosinistra vince quasi dappertutto E' anche centro, anche Sud. Napoli, per esempio. Però lasciatemelo godere, adesso, il Nord. Lasciatemi amare Milano. Il "mio" Milano (al maschile, come usava tra gli antichi abitanti). Lasciatemelo amare da oriunda . Da una che ci è piovuta a caso, e non sa come. Mica facile, da amare, questo Milano. Lasciatemelo amare con le sue guglie d'oro antico, carolingio, squillante e rasserenato. Oro di guazza e di cieli meno ingombri. Adesso lasciatemelo solo amare. Forse per la prima volta, da quando ero bambina, accompagnata da mio padre in piazza Duomo a comprare il settimanale "Il Milanese" e a sostare al Camparino. Io ero scura e mediterranea, poi ne sono seguiti altri, più scuri e mediterranei di me. Sarebbe sbagliato affermare che "ha vinto Pisapia" . E, forse, nemmeno (solo) la sinistra, com'è accaduto a Napoli e altrove. Un pochino, abbiamo vinto noi. Un pochino. L&#

Nelle mani DI DIO...

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Il 15 e 16 maggio , a Milano , si terranno le elezioni amministrative . Tra i redattori del "manifesto dei cittadini" fatto redigere dal candidato Sindaco Giuliano Pisapia ad associazioni, gruppi, partiti e singole donne e uomini figura anche la giovane ricercatrice precaria Laura Di Dio , umanista, candidata al Consiglio comunale assieme ad altri amici, in corsa per il Consiglio di zona. La lotta potrebbe sembrare impari, data la feroce e dispendiosa campagna elettorale di Berlusconi, ma giungere al ballottaggio costituirebbe già un ottimo risultato. Tra i sostenitori dell'avv. Pisapia tutti i rappresentanto della Milano migliore, da Roberto Vecchioni (che terrà un concerto di chiusura venerdì 13 in piazza Duomo) a Benedetta Tobagi , figlia di Walter, agli eredi Ambrosoli , Rossa , Bachelet , vittime del terrorismo negli anni '70, a don Andrea Gallo e moltissimi altri. In bocca al lupo, futuro, in bocca al lupo, Laura. Milano vive in questi giorni uno straordinari

Il Re muto

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Quand'ero bambina, e ascoltavo il racconto biblico della Pasqua ebraica (quest'anno festeggiata poco prima di quella cristiana, il 19 aprile), ricordo che i miei occhi si riempivano d'emozione. Tifavo per i "nostri eroi": il popolo d'Israele perseguitato in Egitto che, presto, sarebbe stato riscattato dalla mano potente del suo Signore. C'era quel particolare degli agnelli sgozzati, A lato: l'interno della sinagoga di Trieste, sede di una delle più importanti comunità israelitiche in Italia. Questo Re, lo vedevo avvolto nella nube. Aveva vaghi ma classici connotati: anziano, con la lunga barba fluente. Lo stesso che poi reincontravo nella cappellina barocca del collegio dove studiavo: in mezzo all'altare riccamente adornato trionfava un Cristo sanguinante, morto; ma con le dita spalancate a "V", nel segno della vittoria. Era un'estasi, già lo presentivo in seguito, trionfante sull'arcobaleno. Il Re e l'uomo di Nazareth

Giovine Italia

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"Esce di mano a lui che la vagheggia/prima che sia, a guisa di fanciulla/che piangendo e ridendo pargoleggia,/l'anima semplicetta che sa nulla,/salvo che, mossa da lieto fattore,/volentier torna a ciò che la trastulla" ( Purg. , XVI). Buon compleanno, Italia. Giovine Italia . Sei ancora come quella fanciulletta descritta da Marco Lombardo. Sei "un'anima sempl icetta che sa nulla" , e che "di picciol bene in pria sente sapore" , smarrendosi poi, come nel giardino dell'Eden dopo il peccato di conoscenza. Così, d'improvviso, prima ancora di diventare adulta, ti sei ritrovata vecchia, stanca, spogliata e sterile. "Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?" . Hai la Costituzione più bella del mondo, e per quella fame inesperta di vitalità diffusa e infantile permetti pure che la dileggino. E ne ridi, o te ne disinteressi esausta. I tuoi sono i peccati dell'inesperienza e dell'accidia, eppure la tua storia è antica. Culla d'

Mio padre, da giovane

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Il restauro di Miracolo a Milano non è solo una bella notizia. E' la restituzione di un'infanzia, un viaggio a ritroso in una sarabanda di specchi, insegne, cieli sabiani in cui s'accendono parole, smaglianti bianco e nero densi di luce e gioia. E' un ritorno a scabri arenili e a corpi accesi nel rovente sole dei tardi anni Quaranta. E' uno sguardo nelle nostre origini, uno scrutare nel segreto, nell'inviolabile. Perché in quel film, così antico e fulgente e straccione, ho visto mio padre . Anch'egli, come tanti, si trovava perso in quel marasma di ragazzetti dalle ginocchia sparute, che salutavano i poveri saliti al cielo a cavallo d'una scopa. Sopra il cielo finalmente vasto, e brilluccicante, in vortici e turbini di giocosa beatitudine. Chissà cosa pensava, allora. Niente; si lasciava trascinare sotto il suo baschetto floscio. Le baracche milanesi erano del tutto simili a quelle romane. Lui non abitava lì. Viveva, o meglio passava, in via Angelo Moss

Instancabile amore

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Vecchioni trionfa a Sanremo 2011 Grazie, Roberto! Grazie perché la tua vittoria a Sanremo è stata veramente meritata. Grazie perché ti chiamano professore, ma io non ti ho mai sentito così collega come adesso. Grazie perché le tue note mi scivolavano addosso rotonde, piene, ampie, logiche come l'acqua fresca, come un abbraccio rigenerante, come una finestra spalancata, attesa, agognata, eppure da sempre lì, e non ce ne eravamo mai accorti. Grazie per aver ricordato a tutti che la semplicità non è semplicismo, grazie per questa tua ballata antica e accorata, così tipicamente italiana, quell'Italia che tu ami svisceratamente - l'hai detto, e si capisce -, grazie per averla dedicata a tutte le donne e in particolare alla tua. Sì, hai rivendicato con quel tuo sorriso largo e quei gesti dinoccolati e, in certo senso, teneramente scomposti, Chiamami ancora amore è un brano "elettorale", cioè di parte, cioè di tutti, o forse di ognuno (ognuna). Grazie perché la tua carn

Ci siamo!

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Nota . Per un improvviso problema alla pagina web, il testo, i link e quasi tutti i video di questo post sono andati perduti . Mi limito, pertanto, a riportare l'appello dei collettivi femminili del Nord Milano per l'importante manifestazione di oggi, a favore della dignit à delle donne, che si svolgerà in tutte le piazze italiane e anche straniere. La delegazione umanista non mancherà all'appuntamento. In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella p rofessione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, pccupandosi di figli, mariti, genitori anziani. Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della

Ma che piazze d'Egitto!

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In una Milano quasi primaverile gli umanisti si sono uniti agli amici egiziani in festa per le dimissioni di Mubarak . "Rispetteremo i trattati" , è l'assicurazione rivolta a Israele dal governo provvisorio. Eppure, mai come in questi momenti, euforici certo, ma non meno reali, si avverte un'inebriante sensazione di spossata felicità; quella felicità che proviamo dopo una lunga, dolorosa, spesso frustrante fatica; una felicità fisica e contagiosa, che ripaga delle sofferenze. Una felicità che segue una vittoria conquistata a caro prezzo, e da soli; "dal basso", come usa dire. " La caduta di Mubarak segna una straordinatia vittoria di popolo - commenta Emanuela Fumagalli di Mondo Senza Guerre (a sinistra nella foto, col cartello giallo) . - In diciotto giorni di mobilitazione nonviolenta, resistendo ad aggressioni di ogni tipo, gli egiziani sono riusciti a liberarsi di un dittatore che li opprimeva da trent'anni. Il coraggio e la perseveranza dimos

Bella e perduta

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"Guarda Nissa" . Così mi spiegava nonna Santina ogni volta che a Sanremo, al termine di corso Imperatrice, c'imbattevamo nel monumento a Garibaldi . Non si trattava d'un refuso, "Nissa" era proprio l'antico nome della città che aveva dato i natali all'eroe, e che l'aveva inscritto nel destino: all'anagrafe del 1807 Peppino Garibaldi era infatti stato r egistrato come cittadino francese, per un complicato rito di cessioni e riacquisizioni attorno alle località portuali e frontaliere. Già straniero in patria, quindi, colui che sarebbe entrato nel mito, anzi, nell'agiografia civile e civica, uno dei rari "santi laici" del nostro Paese. Non poteva, d'altronde, andar diversamente per chi sarebbe stato definito "eroe dei Due Mondi" . Ma avrò modo in seguito di analizzare più approfonditamente la sua figura. Adesso, a pochi giorni dall'inizio delle celebrazioni per il 150° dell'Unità d'Italia , voglio sofferm

gli animali sono meglio dell'uomo ? quel cane randagio vero amico di Sarah scazzi

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Lo scritto d'oggi nasce da una mia incoerenza  con quanto scrissi    recentemente   riguardo al mio rifiuto di parlare   ancora del cazzo d'Avetrana . Ma   dopo aver : 1) letto  tale lettera , da cui nascerà tale discussone , successiva   a repubblica  di Anna Maria Quattromini aquattromini@tiscali.it : <<  Nella  triste vicenda di Avetrana c' è un personaggio di cui nessuno si occupa o, almeno, non tanto quanto meriterebbe. Parlo del cane randagio amico di Sarah, che la seguiva dappertutto e che ancora si preoccupa per la sua piccola amica. Da quel 26 agosto staziona vicino a quel maledetto garage dove, forse, ha visto scomparire la sua Sarah e non l' ha più vista uscire. Lui è lì che aspetta, dovrà pure uscire da lì sembra dirci con questa attesa. L' innocenza di un cane non può entrare nella traviata mentalità umana, nelle perversioni umane. Lui pensa solo alla sua piccola amica. Quanto ci insegna quel cane! >> 2) l'aver   cliccato   su tale