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Buzzanca senza Lando © Daniela Tuscano

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 Di Buzzanca non amavo Lando. Il Lando degli anni '70, il Lando dei fumetti sexy, il Lando "montatore", nomignolo che non necessita di spiegazioni. Le femministe facevano bene a detestare lui e film pessimi come "La schiava io ce l'ho e tu no", e hai voglia a dire che si trattava di satira, o più modestamente di sfottò: c'era complicità invece, ed egli del resto ci credeva, da siculo d'annata, nel maschio "selvaggio" che riaffermava il suo antiquato virilume. Non lo sopportavi quel Lando, anche per altri motivi. Perché era attore vero, brillante nel varietà, versatile e generoso in TV, e grande, finalmente grande al cinema. Sanguigno e massiccio, verista e sinistro nei "Viceré", alla fine masticato e scialato, come tutti i vecchi, che ne sentivi l'odore e quasi la putrefazione e insieme la tenerezza, strepitoso nel ruolo d'un vecchio omosessuale con l'altro "mostro sacro" Carlo Delle Piane in "Chi salver

[ 24 giorni senza vedere le partite dei mondiali ] anche i fallimenti e la nostalgia posso essere preziosi

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in sottofondo   midnight sun" - Nilüfer Yanya Come   si può  riassumere    il mio post  precedente   di questo diario   << La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non possiede >> Pier Paolo Pasolini ( 5 marzo 1922 – 2 novembre 1975 ) anche  la  nostalgia  e i  fallimenti  (  vedere    post    dell'amica   Angela  Melis   )  come dicevo    nel  titolo  possono essere  preziosi per  rincominciare  e  ripartire  dopo   una   caduta   e   ci   aiutano a raccoglierci*   Infatti   è  ingiusto  che il passato   si  scomparso  nel  nulla  senza  aver  fatto niente  per  conservarlo o rallentarne   tale  fenomeno  o  peggio riscritto    a vantaggio    di alcuni   . ----  perché  questo  avviene  ?   ----    perché  la memoria   \  il ricordo   di epoche  felici   accende  la  fantasia dei popoli e  delle  persone  regolandolo  oltre  che  a  se stessi    speranza  .  ---   Ma cosi  sei nostalgico    dei bei tempi andati ** ---  beh vero  , ma  chi  non lo è  . 

[17 giorni senza mondiale ] nostalgia

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“ La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non possiede ”                                Pier Paolo Pasolini ( 5 marzo 1922 – 2 novembre 1975 )                           Ieri mentre uscendo  dalle poste ho incontrato  quel mio amico  con cui ho avuto una discussione sulla politica   nel calcio    e  nello  sport   (  la  trovate  qui )  . Egli mi ha dato  ragione   .   Infatti   -----   Ho  riflettuto      su  quello  che  mi stavi dicendo      l'altra  volta  e  ho trovato      conferma   leggendo quest articolo  a   forma  del grande  Gigi Riva  sull'ultimo numero dell'espresso   ---  l'ho letto  anch'io  .  e  pur      non avendo raggiunto la  crisi  dei   50  ed  avendo   vissuto   non  solo      mondiali  in  cui  l'influsso politico  stava  andando scemando  fino a  quelli    di  Russia  2018  ma  la  politica    come s'intendeva  una  volta      ormai  in declino  mi viene      un po'  di  Nostalgia   .  Infatti essa  è  un sentime

perchè abbiano paura di cambiare ? e la nostalgia che essa porta il caso di daniele carbini

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Leggendo   questa    frase TUTTI ABBIAMO PAURA DI CAMBIARE.UNA DELLE RAGIONI PRINCIPALI DELLA RESISTENZA A COMPRENDERE,E' LA PAURA DEL cambiamento C.Rogers   mi è  venuto  in mente    questa  storia    pubblicata   sulla pagina  fb   di   Daniele Carbini  ,  mugniaio  , foilosofo  , creatore artigiano di pipe  e penne   , da me  precedentemente intervistato per  queste pagine  Daniele Carbini 18 ottobre alle ore 19:57  ·  Stasera per un attimo sospendo il mio rehab da social e non vi parlo di pipe e non vi mostro solo pipe, ma qualcosa di profondamente ignoto a molti. Quelli che vedete in foto  si chiamano laminatoi, ovvero quelle macchine che macinano il chicco di grano in diversi passaggi, da cui poi escono sfarinati e sottoprodotti. Ebbene, oggi dopo, 33 anni di servizio, gli operai e mio padre hanno cominciato a smontare i nostri laminatoi perchè da domani comincerà la sostituzione con dei  laminatoi nuovi, più moderni e più effici

«Io, un ladro gentiluomo: tanti furti e nessun erede». Tutti i colpi del veneziano Vincenzo Pipino . la cui storia diventa un film

non esistono più i ladri di un volta VENEZIA. Settantacinque anni, 25 dei quali passati in carcere, il veneziano Vincenzo Pipino ora ha deciso di "appendere i guanti al chiodo" per sopraggiunti limiti di età. In questa intervista con Sabrina Tomè ("la Nuova Venezia") racconta i suoi colpi più clamorosi, dal Canaletto all'incursione a Palazzo Ducale, "ma senza mai usare violenza, il furto è un atto d'amore per gli oggetti". e adesso gireranno un film sulla mia vita». Circa 5 mila i colpi messi a segno in decenni di attività e per i quali ha finito di scontare la pena (dopo 15 sentenze) nel luglio scorso La sua epopea diventerà un film: "Sono stato contattato dalla Th20 Century Fox" 

c'era volta .... primna di facebook

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Paolo Bonfanti - Bei tempi andati Sergio Pala 9 h  ·  C'era una volta... Quando Mark zuccamarina non aveva inventato sto cavolo di social tutti conducevamo un'esistenza più tranquilla e rilassata. Poi me ne é arrivato sto tipetto qui, che, fiutato l'odore dei soldi attippo segugio della Val Brembana, ha posto fine a questo Eden. Oddio. I cafoni, i maleducati sono sempre esistiti. Ma, per tale connotazione, venivano relegati ai margini della società civile. Nascevano, vivevano e morivano nel quasi totale anonimato.Ed era giusto c osì. Ora invece, te li ritrovi ogni santo giorno..attippo camion alla Fumosa *, simili alla sabbia che ti si annida nei boxer. Fastidi di cui faresti volentieri a meno. Che una volta, molti tra questi Lord inglesi, svezzati a pane e Montessori, non avevano la possibilità di esternare a mezzo mondo quanto la loro mente dopo breve travaglio partoriva. Vuoi tu per il timore di una querela, vuoi tu per il timore di prenderle di santa ragione. Invece