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La lezione di papà: quell’ultimo posto alla Barcolana che vale un trofeo Per insegnare al figlio iper competitivo il significato dello sport Fabrizio ha gareggiato pur senza alcuna possibilità di vincere

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è   proprio  la magia della  vita  , come dice   la  canzone    di Gaber  citata  sopra   che   ha  voluto insegnare  quersto  genitore    http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2017/11/19/news/ La lezione di papà: quell’ultimo posto alla Barcolana che vale un trofeo Per insegnare al figlio iper competitivo il significato dello sport Fabrizio ha gareggiato pur senza alcuna possibilità di vincere                                         di Luca Saviano L’architetto ligure Fabrizio Paone insieme al figlio Leopoldo di 10 anni TRIESTE Le moto d’acqua della Polizia, che l’hanno scortato lungo tutto il percorso, hanno azionato le sirene per segnalare il suo arrivo al traguardo. Gli applausi dei presenti, poliziotti compresi, hanno ritmato le ultime bracciate che gli hanno permesso di riguadagnare la riva.  Fabrizio Paone  non ha conquistato il primo posto alla Barcolana Nuota dello scorso primo ottobre: eppure ha vinto. L’architetto ligure, trapiantato da molti anni a Ve

e' lercio (n giornale satirico ) o non è lercio ? Il bambino sardo di dieci anni che vuole combattere con l'Isis

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   canzone consigliata   oltre  la  guerra e la  paura   - Modena City Ramblers  Vi  potrebbe interessare  una interessantissima discussione  su tale  news  avvenuta  sula mia bacheca  di facebook    http://goo.gl/vmdV6o ma  fatevi quattro risate  . Spiegateli  come stanno le cose  ed  magari navigate  con loro    invece di parcheggiarli come si  faceva  con la tv    anzichè invocare filtri e censure    della rete per poi lamentarvi \  scandalizzarvi   se  da  internet o parelando  \  scherzando con gli amichetti     trae queste cose    da  unionesareda.it   d'oggi La drammatica storia raccontata a Famiglia Cristiana dal padre Giovanni. "Come si diventa islamici? Mi piacerebbe arruolarmi nell'esercito jihadista". A pronunciare queste frasi, davanti a un padre esterrefatto, è un bimbo sardo di 10 anni, che ha anche espresso il desiderio di imparare a sparare col fucile in modo da diventare, da grande, un ottimo cecchino. Il genitore, Giovanni, ha r

chi fa da se fa per tre . Cina, 15 km col figlio disabile in spalla per portarlo a scuola

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da  repubblica Yu Xukang percorre tutti i giorni trenta chilometri a piedi per portare Qiang a scuola. Yu è un papà quarantenne single; Qiiang, un bimbo di 12 anni, affetto da una malattia che gli impedisce di camminare, a cui è stata costruita una cesta su misura per poterlo trasportare agevolmente in spalla. Vivono nel Sichuan, in una remota località rurale. Ogni giorno Yu si alza alle 6, parte alle 7 con il figlio sulla schiena e arriva a scuola dopo due ore. Va a lavorare e alle 16 lo va a riprendere per tornare insieme a casa. Trascorre sei ore della sua giornata avanti e indietro tra casa, scuola e lavoro per non far perdere neanche un giorno di lezione a Qiang. La moglie li ha lasciati quando il bimbo aveva solo tre anni e Yu non si è arreso e neanche perso d'animo: "Non arriviamo mai tardi", racconta sorridendo. La storia di Yu, comparsa su diversi giornali locali, ha convinto il Governo ad offrire a questo papà coraggioso, un alloggio vicino alla scu

Parigi, cacciati dal museo d'Orsay: "troppo poveri"

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da http://www.nanopress.it (  presa  dall'articolo riportato sotto ) Va bene che l'ordine , il decoro e la pulizia \  l'igiene  sono fondamentali qualunque siano le condizioni economiche delle persone . Ma qui si è commessa una discriminazione bella e buona . Infatti  E' particolare questa vicenda successa in Francia dove una famiglia è stata allontanata dal museo d'Orsay di Parigi perchè povera. Ecco  i fatti da  http://www.nanopress.it/cultura  del 31\1\2013  sabato scorso una famiglia di origini modeste, anzi proprio povera, in lista nei servizi sociali, ha visitato insieme ad un volontario il prestigioso museo d'Orsay. Madre, padre e figlio di 12 anni però non sono andati a genio ad alcuni visitatori del celebre luogo d'arte e li hanno fatti allontanare. Nella sala dei Van Gogh, infatti, alcune persone hanno chiamato la sicurezza per via del cattivo odore emanato dai componenti di quellafamiglia povera. Gli addet

gioventù bruciata Cagliari Al Serd 70 pazienti minorenni. Ketamina sempre più in vogaLo sballo a undici anniStupefacenti, giovani sempre più schiavi

unione sartda cronaca  cagliair i 12\6\2012 Anna Loi, direttore del Serd: «Negli ultimi due-tre anni abbiamo un aumento dei giovanissimi che consumano sostanze stupefacenti» I ragazzi iniziano a drogarsi presto, prestissimo. Adolescenti, in prima media. Questo è il dato preoccupante che scaturisce dall'esperienza che ogni giorno vivono i professionisti del Serd, struttura che offre assistenza per i problemi di uso, abuso e dipendenza da sostanze stupefacenti. Fino a qualche anno fa l'età in cui si iniziava a fare uso di droga, a Cagliari, era 14 anni. Oggi è drasticamente diminuita. Settanta minorenni sono ricoverati per questo. IL FENOMENO  Il dipartimento di politiche antidroga che fa capo alla presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso i dati provenienti dai liquidi reflui presi in alcune delle principali città italiane, ha appurato che c'è una diminuzione della quantità di sostanze stupefacenti, e da questo si deduce un minor uso di droghe: «Ma da noi -

Nuoro Prende a schiaffi in tribunale il figlio accusato di scippo

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Capisco e  anch'io avrei fatto una  cosa  simile come il padre   della vicenda  sotto riportata  sotto  . Se  a  certi ragazzini  oltre al dialogo  e alla severità   gli si desse   qualche ceffone  o sculacciata   come  me le davano da piccolo , ovviamente te  senza  abusarne  , altrimenti si finisce  ( esperienza  personale  )  di reagire  alla violenza   con la  violenza   o  d'essere  violenti  con  gli altri  o con se  stessi  .                                    Lo  so    che  passero  per  conservatore   e all'antica   e  forse  per  violento  ed  incoerente  visto  che   essendo passato dalla violenza  anche  di  reazione  , alla  non violenza   ma  l'andare  in direzione ostinata  e  contraria   fa parte    del mio carattere    fin dalla nascita e  non ho mai saputo   tenerlo  a freno   , neppure   nei momenti   in cui  sarebbe  stato necessario  perdendo  o  litigando  con  amici\ce  e  compagnidiviaggio -  compagnidistrada  . Ma   questo  è il prezzo  dell

Piazza pulita

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Ventosa, lacustre, slavata, poi cristallina e linda, come bucato di Dio: piazza squillante, femminile. Femminili i volti, cerchiati e orizzontali, femminile l'universo, perché la scuola richiama sempre il tepore materno. Femminili gli studenti, nella loro composta ed esitante giocosità, in quell'aprirsi al sorriso quasi timoroso. Femminili i canti e la musica, i cori, i cimbali, quell'allegria meticcia e paziente. Femminili i bimbi, di un'innocenza così esclusiva e totale da far retrocedere lo sguardo, colpevole e ambiguo, degli adulti. Era la nostra piazza: una piazza pulita , una piazza in cui hanno parlato i volti e i corpi. Una piazza iridata che ha ammorbidito, per una lunga mattina, la cupezza ferrigna di quest'indurita città. Lascio spazio a quei volti e a quei corpi. Sarà la loro ferma immagine a sconfiggere le feroci vuotaggini di chi li vuole mestatori, sobillati, scansafatiche e farabutti. Sarà la loro presenza a smentire chi, strumentalizzando Pasolini,

DOMENICA MALEDETTA DOMENICA

DOMENICA MALEDETTA DOMENICA DOMENICA MALEDETTA DOMENICA Un giovane designer divide i suoi favori sessuali tra una donna divorziata in carriera e un medico ebreo, finché li abbandona entrambi. Scritto da Penelope Gilliat, è, in mirabile equilibrio tra introspezione psicologica e sociologica precisione di particolari, un film di struggente tristezza in cui “Schlesinger è al suo meglio e mette a punto quel romanticismo malinconico e preciso, tutto sfumature, sospensioni e sguardi che rappresenterà d'ora in poi la sua corda migliore ...” (E. Martini). S'intravede, nella parte di un giovane vandalo, Daniel Day-Lewis. (Morandini) TRAILER             Ma il film è molto molto di più. Lo vidi al Film Studio nel 78 (è del 71) avevo 15 anni e mi aprì la mente (come tanti altri film degli anni 70) per la leggerezza su argomenti considerati scandalosi all'epoca. Al di là del rapporto a tre di cui hanno già BEN scritto, dell' omosessualità e della bisessualità del ragazzo accettata