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A Napoli c'è "Obey", l'uomo che infiltrò la street art alla Casa Bianca

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post simili http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2014/12/basquiat-child-prodigy-di-matteo.html Inaugurata al Pan di via dei Mille la mostra dedicata a Shepard Fairey, in arte "Obey". Rimarrà allestita fino al 28 febbraio. E' la prima volta in Europa che un museo dedichi un'intera personale al guru della Street art americana, classe 1970, da alcuni definito come il "Warhol vivente". In tutto, 90 opere esposte, che ne raccontano l'evoluzione artistica. C'è anche la famosa serie dei manifesti elettorali di Barack Obama nel 2008. Obey realizzò infatti un'immagine in quadricromia, peraltro non ufficiale, del futuro presidente Usa, associata alle parole "Hope" (speranza), "Change" (cambiamento), "Progress" (progresso). L'immagine, neo icona pop, è stata giudicata dalla critica come "l'illustrazione politica più efficace nella storia americana, seconda solo al volto dello Zio Sam". Accanto ai man