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Visualizzazione dei post con l'etichetta femminicidio

Maria Chindamo data in pasto ai maiali, il fratello: “Non accettavano la sua relazione, cosa vogliamo ora”

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. “In questa terra succede anche che un nonno canti filastrocche ai suoi nipoti e poi uccida la loro madre. La cultura della ‘ndrangheta infetta e si insinua in tante famiglie calabresi”. Sono parole forti quelle di Vincenzo Chindamo, il fratello di Maria, l’imprenditrice agricola di 42 anni, di Laureana di Borrello (Reggio Calabria), sequestrata e poi data in pasto ai maiali ancora viva. L’omicidio è datato 6 maggio 2016 e, da allora, Vincenzo non si è mai arreso pretendendo verità e giustizia. La ricostruzione del crudele omicidio Ad otto anni di distanza dal terribile omicidio, i giudici della Corte d’Assise di Catanzaro, da ieri sono chiamati ad accertare i motivi e le responsabilità dell’omicidio, avvenuto proprio davanti l’azienda agricola di Maria Chindamo. Le indagini della Procura distrettuale, scrive oggi il Corriere della Sera, hanno consegnato alla Corte il nome del probabile mandante e quello di colui che ne avrebbe occultato il cadavere. A decidere l’eliminazione della do

Sanremo, polemica per la band in gara per volere di Amadeus: sufficiente leggere i loro testi per capire che saranno i nuovi cattivi maestri dei nostri ragazzi

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 ho letto da  poco    Il Codacons e l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi scendono in campo con una denuncia contro la Rai e Amadeus dopo la notizia della partecipazione dei 'La Sad' al Festival di Sanremo 2024.  E'  vero   che   che    in un paese  dove  i  femminicidi  e la  violenza  di genere  sono  ormai   all'ordine   del  giorni  e  che nei festival  musicali  e   c'è un’assoluta ipocrisia: "Un Paese che si commuove per Giulia Cecchettin non può applaudire certi   brani ('Ma tu sei peggio della coca, sei una tr**', e 'ti sco**** solo per strapparti il cuore', per citarne due tra tanti ) offensivi nei confronti delle donne e caratterizzati da una esaltazione costante di violenza e misoginia.Come  è vero   che  come  ho già spiegato   in due    precedenti post  :   <<   non è censurando le opere misogne e sessiste che s'affronta il femminicidio e la cultura dello stupro ma opponendoli la cultura del

NEL 1996 IL DELITTO DI VICKY DANJI, GIOVANE MAMMA UNGHERESE ASSASSINATA E DECAPITA DAL FIGLIO DI LUI SU ISTIGAZIONE DELLA EX MOGLIE

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le polemiche di cui ho parlato in : << il  femminicidio   e  non solo   di  Giulia Cecchettin nel marketing morboso: dalla vita di Turetta in carcere alle relazioni tossiche trasformate in vanto >> mi hanno riportato alla mente questo fatto di cronaca locale che trovate sotto . Il che dimostra e spiega perchè non sempre i famminicidi o violenza di genere sono   di  tipo  patriarcale .  DA  GIALLO   SETTIMANALE                                                           Di Silvasna  Giaccobini  Maria Antonietta Roggio riuscì a convincere il figlio e un suo amico, entrambi minorenni, a compiere l’omicidio e ottenne il suo atroce trofeo. Non accettava che il marito l’avesse lasciata per un’altra, da cui aveva avuto un bimbo Una delle tragedie meno conosciute e più cruente scri!e da Shakespeare è “Tito Andronico”, il cui protagonista è un generale romano del tardo impero. Nella fitta trama in cui s’intrecciano tradimenti e assassini all’ombra del potere, spicca la ferocia con cui

Cose da fare dopo il 25 novembre riflessione generale sulla manifestazione di sabato scorso, e una proposta di piano di azione maschile

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per evitare che le manifestazioni del 25 novembre siano dolo un fuoco di paglia èra d'agir e . ecco cosa suggerisce giulia@giuliablasi.it. da Cose da fare dopo il 25 novembre (substack.com [...] Le manifestazioni del 25 novembre non sono l’inizio di qualcosa di nuovo. Bisogna pensarle più come l’ultimo episodio con finale trionfante della nuova stagione di una serie che va avanti da decenni: il cast si è rinnovato, molte facce non ci sono più e ne sono subentrate altre, ma la storia è sempre la stessa, sempre quella dei movimenti femministi che ogni tanto danno uno strappo, tirano la storia da un’altra parte. È successo nel 2017, con i movimenti antimolestie. Sta succedendo ora, dopo che per anni le donne e i collettivi transfemministi hanno lavorato senza ricevere grande attenzione o credito da parte della popolazione generale, ma esattamente come i movimenti antimolestie  2 devono vedersela con l’ostilità dei media nazionali, della stampa conservatrice

Giulia, tutto è finito di daniela tuscano

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«La fine della storia con Giulia lo aveva provato, ma non sembrava diverso dal solito» (Nicola Turetta, padre di Filippo).«Lui e Giulia Cecchettin si frequentavano dopo la rottura, non è un violento» (Andrea Turetta, fratello di Filippo). «Filippo è un ragazzo introverso, timido, che non ha mai dato preoccupazioni ai genitori» (i vicini della famiglia Turetta). E ancora: «Fidanzati scomparsi», «Giulia Cecchettin sparita con l'ex fidanzato». Il tutto corredato da foto dei due insieme, sorridenti. In pratica, Romeo e Giulietta. (C'è chi aveva ipotizzato addirittura la « #fuitina ».) Così li hanno presentati i media, così - buono, sensibile, timido - viene dipinto #filippoturetta . Ma la fine era nota, l'evidenza più che evidente. #giuliacecchettin col personaggio shakespeariano condivideva soltanto il nome. Turetta invece non somigliava affatto a Romeo. Malgrado le colate di melassa dell'«informazione» e dei parenti/amici, sapevamo tutte che non si trattava d'una fug

Davide Ferrerio, l'aggressore (condannato a 20 anni) fa appello: «Quella ragazza era cosa mia, non doveva avvicinarsi»

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ecco  perchè   m'interesso   di  femminicidio \   violenza  di genere .  E' proprio da  un amore  malato      che  nasce   il femminicidio  .  Male  atavico  presente   da secoli  .    da    www.leggo.it  6 ora/e tramite    https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/   Davide Ferrerio, l'aggressore (condannato a 20 anni) fa appello: «Quella ragazza era cosa mia, non doveva avvicinarsi» © Redazione È passato più di un anno dall'aggressione che ha ridotto in fin di vita  Davide Ferrerio . L'11 agosto 2022, il 20enne bolognese è stato massacrato di botte a Crotone. Da quel giorno, non si è più ripreso. Per questa aggressione,  Nicolò Passalacqua  è stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione in primo grado. L'aggressione sarebbe dovuta a una ragazza, alla quale Ferrerio si sarebbe avvicinato. Il 23enne ha fatto appello contro la decisione dei giudici e ha ribadito che «nessuno si doveva avvicinare a quella donna perché era cosa mia», riporta il Corriere. Il gi

i giudici italiani Non difendono le donne anche se le leggi ci sono. E Strasburgo ora li accusa

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 Generalmente   la  destra   italiana    alimenta  e  soffia  sul fuoco  dei femminicidi \  violenza  di genere  , ma  ci sono casi in cui   si sveglia   e critica  tale cultura    ,  è  questo è uno  di quei  casi    da  ILGIORNALE.IT  Cari giudici italiani, il modo in cui cercate di prevenire i femminicidi proprio non va. Suona più o meno così la bacchettata che arriva dall'Europa su come vengono gestite le indagini e le denunce per stalking. Stavolta a suonare la sveglia al sistema di giustizia italiano non è la Corte europea ma il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, organizzazione internazionale con sede a Strasburgo, non Ue, che conta 46 Stati membri. «I dati dell'Italia - si legge nelle decisioni relative all'attuazione delle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - destano preoccupazione e riflettono una percentuale costantemente elevata di procedimenti relativi alla violenza domestica e sessuale interrotti nella fase istruttoria». Insom

Paradossi italiani due donne che si baciabno fanno scandalo una ragazza stuprata non più di tanto

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il problema degli stupri specie quelli condotti da minorenni non va affrontato di pancia di Gennaro Pagano

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 visto  che mi dice  che  esagero quado parlo  degli stupri  e dei femminicidio    che   siamo di fronte  ad  emergenza  culturale  ed  sociale  , lascio la  parola  ad  un esperto     che  ne   sà  più di  me  Gennaro Pagano 2 7   a g o s t o   a l l e   o r e   2 0 : 0 1     ·   Quanto accaduto a Caivano, come a Palermo, atterrisce. E atterrisce altrettanto gli opinionisti e i tuttologi che sparano la soluzione mediatica ad alto impatto oppure che si limitano a descrivere l'evidente senza andare oltre. Il problema della sessualità, dell'abuso da parte di giovanissimi verso ragazze poco meno che coetanee, della violenza gratuita e bestiale è un problema complesso e che come tale va affrontato, analizzato, affrontato di pancia capito, andando oltre il politicamente corretto di uno sdegno sterile, tutto pancia e niente testa (la “pancia” è utile, necessaria e sacrosanta ma se non muove ad un pensiero capace di dirigere un’azione è socialmente sterile). In questo breve post vo

Il caso di Melania rea certi uomini non cambiano . le ultime di chiarazioni di Salvatore Parolisi, appena uscito dal carcere

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di cosa stiamo parlando Salvatore Parolisi, appena uscito dal carcere, ci tiene a far sapere all'Italia che adesso per lui sarà dura, con tutti i pregiudizi che si porta appresso, che la moglie preferiva dormire con sua madre e che insomma non gliela dava, e che quindi lui la tradiva per questo, e che però l'amava e le altre erano avventure senza significato. Parolisi esce dal carcere dopo soli 12 anni: ci era finito con una condanna a vent'anni (ha beneficiato del rito abbreviato, allora possibile) per avere ucciso la moglie Melania Rea con 37 coltellate, mentre la loro figlia di pochi mesi dormiva lì vicino Premetto che non ho seguito tutta la vicenda , troppo orrore anche per me che , leggo ( perchè a non ho pregiudizi e tabù ) i fatti di cronaca nera . Da garantista e favorevole ad iniziative per il recuper dei carcerati do ragione ha genitori di Melania che : [...] Dopo la reazione indignata del fratello di Melania,

il femminicidio è frutto della cultura patriarcale di Ivana fabbris e Alessandra Angeli

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 con  questi  due     post    non miei     ma  che  mi trovano  d'accordo   ,  d'altronde per   chi  ancora  non lo  avesse  capito     lo spirito del blog  e  delle  appendici   social   è anche questo  ,   concludo    fino  al prossimo  femminicidio 😡😠      di parlare  di tale  tematica   di cui  faccio    fatica   nonostante    combatta    tutti  i  giorni     contro  il  maschio alfa      che   è in me .   Ivana Fabris · Fatemi capire: perché si insiste solo a dire "donne, andatevene al primo episodio" o "non andate agli appuntamenti chiarificatori" e non si insegna ai ragazzi, sin dall'infanzia, a sopportare la frustrazione dei no? Sono almeno 30 anni che si vedono genitori avere un atteggiamento sottomesso a bambini resi dei tiranni da un lassismo educativo fatto di infiniti sì, spacciato per libertà e rispetto dei più piccoli senza il contraltare non solo delle regole (spiegate) necessarie alla vita ma anche del dialogo intimo, dell'interess