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Visualizzazione dei post con l'etichetta femminicidi

LA VIOLENZA SULLE PROSTITUTE È UNA PIAGA SU CUI NON SI PONE ATTENZIONE di marilisa d'amico Marilisa D’Amico, pro-re"rice Unimi l'osservatorio siula violenza asulle donne all’Università Statale di Milano

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 Leggi  anche  È vero che chi non paga una prostituta commette violenza sessuale? (laleggepertutti.it) I  Crimini commessi contro le donne prostitute sono un problema diffuso e grave, non sempre considerato con la dovuta attenzione a livello sociale. Queste violenze possono verificarsi in una serie di contesti, a partire ovviamente dalla strada, dove queste donne, proprio per la loro vulnerabilità, sono esposte al rischio di subire attacchi fisici, allo stupro e alle aggressioni da parte dei clienti o di individui che appro!ttano della loro situazione. Anche in ambienti ‘protetti’, come le case chiuse clandestine, possono essere soggette ad abusi fisici, sessuali ed emotivi da parte di gestori o clienti. Per affrontare ef!cacemente il problema delle violenze e dei crimini contro le prostitute, sono ovviamente necessarie azioni su più fronti. Le leggi devono essere rafforzate per proteggerle e per perseguire coloro che commettono violenze contro di loro, inclusi clienti, g

san valentino Le più grandi bugie sull'amore a cui (quasi) tutti credono

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deliberamente tratto da https://www.msn.com/it-it/lifestyle/  di qualche mese  fa    Le false convinzioni sull'amore che sono amore malato ed ne casi maggiori ed patologici anticamera di femminicidio ed violenza di genere Non esiste una singola formula o un elenco di regole sull'amore. Ogni relazione è unica e tutti si comportano e si relazionano con l'amore in modi diversi. La base di qualsiasi relazione è la fiducia e il rispetto, sebbene ci siano molte idee false (ma popolari) su come amare un'altra persona. Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, molte di queste idee fuorvianti sembrano romantiche, ma in realtà potrebbero essere piuttosto tossiche. Se sei geloso, sei pazzo di me! Secondo Margarida Vieite, specialista in terapia familiare all'Università di Siviglia, quando il nostro partner è estremamente geloso, è un segno che ha bisogno di aiuto. La gelosia rivela un'insicurezza profond

incominciamo bene . anno nuovo problemi vecchi . i femminicidi e laviolenza sulle done continua

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da   lorenzo tosa L’ha prima strattonata, poi afferrata e trascinata per i capelli, lanciata a terra e, una volta lì, colpita con un pugno in faccia, Un’aggressione di questa violenza è gravissima per qualsiasi donna, ma lo è ancora di più se si pensa che Anna Procida è un’infermiera, al pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare, e la sua unica “colpa” è quella di aver invitato i parenti di un paziente ad accomodarsi in sala d’attesa. È stato sufficiente quel semplice invito a scatenare la furia di uno di loro, che le ha lasciato naso e labbra spaccati e un dente rotto. In un solo episodio ci sono due delle violenze più intollerabili e diffuse: quelle nei confronti del personale medico-sanitario, costretto spesso a lavorare in trincea, sottoposto ad aggressioni verbali e fisiche quotidiane, spesso senza la minima protezione. Ma anche, come ha ricordato la stessa Procida, nei confronti delle donne. “Non solo non si è fermato davanti a una donna” ha detto al Corriere del Mezzogio

Noi continuiamo a parlare, a mettere fiocchi rossi e segni in faccia. E loro continuano a morire. Si chiamava Vanessa Ballan, aveva 27 anni

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Ancora una di meno. Ancora una donna morta ammazzata a coltellate. A Treviso. Ancora una volta incinta di qualche mese, come Giulia Tramontano. E un altro figlio di quattro anni a casa. Ancora un femminicidio. Ancora per mano di un uomo che lei aveva già denunciato per stalking, senza che questo le abbia salvato la vita. Si chiamava Vanessa Ballan, aveva 27 anni. Noi continuiamo a parlare, a mettere fiocchi rossi e segni in faccia. E loro continuano a morire. E, nel frattempo, non c’è più rimasto nessun uomo che possa chiamarsi fuori. Perché anche chiamarsi fuori, anche solo non dire o fare niente, è parte del problema. Ma allo stesso tempo Nella storia del femmincidio di Vanessa Ballan c’è, una volta tanto, la storia di un uomo meraviglioso nella sua dignità: il compagno Nicola Scapinello. Si erano conosciuti presto, prestissimo. La classica storia d’amore nata sui banchi di scuola, poi la convivenza e un figlio, oggi di quattro anni. Entrambi originari di Castelfranco Veneto, da q

analisi degli aspetti culturali del femminicidio e della violenza di genere nella conferenza : “L’amore nel Terzo Millennio” Maestro Alessandro Massa - Baritono - Torino - Divorziato da donna e ora marito di un uomo. Stefania Pastori aka Stefi Pastori Gloss (Gruppo di Lavoro e osservatorio Sessismo e Stalking) - Filosofa Umanista e Scrittrice - Torino. 30\10\2023

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A mente  fredda  ,  dopo  l'enessimo  femmnicidio  , proviamo  ad  analizzare  l'aspetto  culturale   dei  femminicidi e  violenza  di genere   Lo   facciamo  ,  oltre  la   classica  giornata  del   25   novembre    Abbiamo  scelto  di  parlare    del fenomeno   il  più lontano    da tale  giornata  in quanto    con tutta la sua vacua, insopportabile, inutile retorica, rigurgitata senza vergogna da chi non ha mai fatto né detto nulla per contrastarlo , o se lo fa ( vedi la proposta di legge bipartisan ) lo fa a mo' grida manzoniane , ma anzi lo ha sempre alimentato, ciò che produce la violenza di genere \ i femminicidi . Abbiamo voluto evitare il can can ma soprattutto per lo sciacallaggio e strumentalizzazione ideologica a cui ogni femmicidio è sottoposto vedere ( I II ) quello che sta avvenendo con i familiari i Giulia chettin ) .  E' vero    che                                      da  chat  di bing   Gpt-4   Q

ora basta parlare ancora di Filippo turretta e giulia chettin ed facciamo silenzio ed lasciamoli in pace

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 LEGGI   ANCHE  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/12/quando-finiranno-i-femminicidi-e-non.html N.B non sto mettendo     nessun  divieto     e  nessuna  censura  . Ma  dopo il necessario, sacrosanto, rumore, i genitori di Giulia ( e delle altre vittime ) meritino adesso di essere lasciati in pace in attesa dell’unica verità che speriamo di poter raccontare senza imbarazzi e ad alta voce: quella processuale. Il resto è voyeurismo gratuito e oscena morbosità ed un pescare nel torbido Infatti concordo con Lorenzo Tosa 7   d i c e m b r e   a l l e   o r e   1 5 : 5 7    ·  Magari sono io, per carità, ma proprio non riesco a cogliere l’utilità giornalistica, informativa e l’opportunità di pubblicare in prima serata - e a social unificati - l’audio di Filippo Turetta mentre esprime giudizi personali e processualmente irrilevanti sulla donna che ha massacrato e accoltellato a morte. Quale altro senso può avere un audio del genere se non quella di stuzz

anche chi dovrebbe contro i femminicidi non è immune dalla cultura tossica che n'è alla base e pesca nel torbido nei particolari morbosi di tale crimine

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leggi anche  Myrta Merlino, il "miracolo di Giulia": cosa è successo al funerale di Giulia Cecchettin ⁕ https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/12/i-femminicidio-e-non-solo-di-giulia.html Nella giornata di ieri si è svolto il funerale di Giulia Cecchettin nella basilica di Santa Giustina a Padova. Il padre della giovane, Gino, ha dedicato alla figlia parole toccanti e, insieme ai suoi due altri figli, ha accompagnato il feretro fuori dalla chiesa.Nella trasmissione Pomeriggio 5, durante una conversazione con lo zio della giovane via collegamento, la conduttrice Myrta Merlino ha espresso il suo pensiero su come questo evento rappresenti per l'Italia il "miracolo di Giulia".  ⁕  La drammatica vicenda ha scosso tutta Italia e ha acceso i riflettori sulla violenza che troppe volte le donne subiscono. Dalla scomparsa dei ragazzi alla fuga di Filippo Turetta fino al tragico ritrovamento della giovane e a tutta la violenza subita da Giulia.In questi giorni l&

Giovanna e Vera, mamme di due vittime di femminicidio: "Noi condannate all'ergastolo del dolore"

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 Concludo i miie post    sulla settimana  contro la  violenza di genere  \  femminicidio   contrapponendo  al silenzio  ed  indifferenza    ed  una legge   solo repressiva   ed  peraltro piena  di buchi   secondo alcuni  giuristi\e    come le  grida  manzoniane   con le storie di Giovanna e Vera.mamme di due vittime di femminicidio: "Noi condannate all'ergastolo del dolore"  Vite parallele di due donne che patiscono  tale  “l’ergastolo del dolore”. Una pena diversa da quella dei loro carnefici perché “se ti comporti bene in carcere puoi essere premiato” dicono condividendo le stesse paure. Giovanna Zizzo è la mamma di Lauretta Russo uccisa dal padre il 21 agosto 2014 a San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, mentre dormiva tenendosi stretta alla sorella Marika rimasta gravemente ferita. Vera Squadrito è invece la mamma di Giordana Di Stefano uccisa il 7 ottobre 2015 dall’ex compagno con 48 coltellate a Nicolosi, sempre nel Catanese. A sostenerle c’è padre Gio

c'è ancora domani di paola cortellesi un film Senza infamia e senza onore o un esordio vero ?

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Ieri  sono andato al cinema   ,   ho voluto staccarmi  dallo schermo del pc   ed  riscoprire  le  vecchie   ed  sane  abitudini   😂😇🥇🧠 del passato  a vedere  i film c'è ancora  domani  film    che    vede  l'esosrdio  come regista  di  paola  cortellesi  .  Avendone sentito  parlare   bene sia  dal passaparola      sia   da intervistre  allla regista  ed  avendo letto  molte  recensioni     positive per  lo più  ma  soprattutto dopomaver letto   in rete    in particolare     su   movieplayer.it    che   : <<     IL Ministero della cultura aveva negato i fondi al film di Paola Cortellesi  coinsiderandolo  di  Scarso valore  >>  recensioni   ho preferito     stavolta andare a  vederlo in sala   anzichè scaricarlo piratamente .  Un film un0' nostalgico   come sembra  confermare  l' intervista rilasciata a   The Hollywood Reporter Roma , Cortellesi ha spiegato la scelta di ambientare il film nella città «È stato naturale. La storia del film è inven