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Paralimpiadi, Bebe Vio vince l’oro: «Non è scontato essere qui, ad aprile ho rischiato la morte per un'infezione»

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  La storia  di bebe  vipo  la  conoscete  tutti  .  Ma la medaglia  vinta  a queste  paraolimpiadi  la ripaga    di quello che ha  dovuto affrontare per  essere  a questa edizione delle  paraolimpiadi di Tokyo . Infatti     leggo sul corriere  della sera  d'oggi   che  Paralimpiadi, Bebe Vio vince l’oro: «Non è scontato essere qui, ad aprile ho rischiato la morte per un'infezione»  di Redazione Sport   La schemitrice oro nel fioretto femminile. Altre quattro medaglie sono venute dal triathlon e dal nuoto desc img Bebe Vio conquista la medaglia d’oro a Tokyo, bissando il trionfo di Rio 2016. La 24enne veneziana ha battuto la cinese Zhou 15-9 nella finale di fioretto individuale categoria B. Conquistato un vantaggio di ben 5 lunghezze di vantaggio sull’avversaria, ha avuto un piccolo sbandamento, subendo tre stoccate consecutive. Poi ha ripreso in mano il match e ha chiuso la sfida. «Ho avuto un infortunio abbastanza grave, parecchio grave e mi han detto che neanche era» sconta

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Questo è Michael e io lo trovo bellissimo. Non è retorica. Lo trovo bellissimo, angosciante, difficile, insopportabilmente umano.Suo padre ha chiesto di condividere la sua immagine oggi, nella Giornata internazionale della Disabilità . Lo faccio molto volentieri [per info e aiuti, qui ] . Michael è umano perché greve, imprevisto, imprevedibile, diverso. Sì, diverso da tutte le nostre normalità in serie, amorfe o, al contrario, proteiformi: ma sempre dello stesso vuoto. Lui resta là, nella rozza fatica d'un rantolo, per conquistarsi il diritto di svelare quel pezzo di muro, quel soffitto inesplorato di cucina, per stupirsi. Michael ricorda quanto siamo indifesi, quanto lo diventeremo, quanto lo siamo già nell'anima. E per questo lo ringraziamo.

gli animali sono meglio dell'uomo ? quel cane randagio vero amico di Sarah scazzi

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Lo scritto d'oggi nasce da una mia incoerenza  con quanto scrissi    recentemente   riguardo al mio rifiuto di parlare   ancora del cazzo d'Avetrana . Ma   dopo aver : 1) letto  tale lettera , da cui nascerà tale discussone , successiva   a repubblica  di Anna Maria Quattromini aquattromini@tiscali.it : <<  Nella  triste vicenda di Avetrana c' è un personaggio di cui nessuno si occupa o, almeno, non tanto quanto meriterebbe. Parlo del cane randagio amico di Sarah, che la seguiva dappertutto e che ancora si preoccupa per la sua piccola amica. Da quel 26 agosto staziona vicino a quel maledetto garage dove, forse, ha visto scomparire la sua Sarah e non l' ha più vista uscire. Lui è lì che aspetta, dovrà pure uscire da lì sembra dirci con questa attesa. L' innocenza di un cane non può entrare nella traviata mentalità umana, nelle perversioni umane. Lui pensa solo alla sua piccola amica. Quanto ci insegna quel cane! >> 2) l'aver   cliccato   su tale