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Visualizzazione dei post con l'etichetta fascismo

anche se odio le celebrazioni \ ricordo ed ipocrite a date fisse ricordo ecco come ricordare a 360 gradi la giornata del 27 gennaio

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Vi potrebbero interessare  per  capire  meglio  il mio post http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/01/il-27-gennaio-si-celebra-la-shoah-od.html  parte  1 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/01/il-27-gennaio-si-celebra-ricorda-l.html  parte  2 http://www.mosaico-cem.it/articoli/che-cosa-e-diventato-il-giorno-della-memoria-il-dibattito http://it.gariwo.net/editoriali/la-nostra-gratitudine-e-la-nostra-responsabilita-10098.html Eccoci come  ogni   alla  giornata della memoria  ( 27 gennaio  1945 ) , ricorrenza  diventata   ormai  sempre  più un rituale  retorico  e lava  coscienza ed  per  il  90  % dei  casi   celebrata  a senso unico  parlando   solo ed  esclusivamente dello  shoah ( olocausto  del popolo ebraico  )  .  Infatti  riprendendo  il finale di questo  mio precedente post  memoria  tra   mistificazione  \ mitizzazione  e realtà   faccio mie  le  osservazioni  \  aggiunte  di   Pino Nicotri   a  questa  bellissima intervista  a Moni Ovadia fatta

La "lista" del liceo Manzoni e la storia di Edoarda ed Gli ebrei italiani nella Grande guerra: prima patrioti, poi discriminati

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Lo so   che  sarete studi di leggere  post  sulla  giornata  della memoria   \ dela shoah  ma   certe cose  oltre  a non avere data    sono     ( primo caso    )  storie  incredibili o  smontano miti  ( nel secondo  caso )   quel del  nazionalismo fascista  e dell'esaltazione   della  grande  guerra entrambe le cose  sono tratta da http://www.famigliacristiana.it/ del  28\1\2015 28/01/2015   A 11 anni è stata espulsa a causa delle leggi razziali del 1938 dal ginnasio che frequentava a Milano. Insieme ad altri 70 ragazzi ebrei. Proprio oggi compie 88 anni e ieri, in occasione della Giornata della Memoria, Edoarda Flack ha ricevuto il diploma nello stesso liceo che l’aveva cacciata allora, il Manzoni di Milano. di FC Racconta Il Premier Renzi: «Un Paese non ha futuro se perde la memoria»

L'UOMO PIÙ VELOCE DI ROMA IL CAMPIONE PARTIGIANO la storia di Manlio Gelsomini ( 1907-1944 )

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 musica  consigliata   sonata per pianoforte   Die Sonate vom guten Menschen    di Bethoveen  da http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9217 L'UOMO PIÙ VELOCE DI ROMA Un libro di Valerio Piccioni racconta la tragica storia di un medico, campione sportivo e simbolo littorio che decise di aderire alla Resistenza Finì torturato in via Tasso e fu ucciso alle Ardeatine. Tutto vestito di bianco correva, volava. Undici secondi netti sui cento metri. Era il più veloce di Roma. Lo vedevano allenarsi ogni giorno sulla pista della Farnesina, scatti, allunghi, ripetute e poi ancora scatti. La tessera del partito fascista l'aveva presa nel '21, a quattordici anni. Poi quel ragazzo diventò un uomo, poi ancora un altro uomo, alla fine un uomo morto. Tradito da una spia, un collaborazionista delle Ss. Chi gli stava accanto non lo chiamava più con il suo nome, solo con quello di battaglia: Fiamma, comandante Ruggero Fiamma.Sono quat

corsi e ricorsi della storia , ritorno delle dittature di destra o semplici rigurgiti ?

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inizialmente  non avevo voglia  di scrivere  questo  post d'oggi  izialmente  non avevo voglia  di scrivere  questo  post d'oggi e lasciare  solo uno sfogo  sulla mia bacheca di fb  ( a cui   ho  aggiunto  dei collegamenti ipertestuali dopo il caso della ragazza di Sassari   (   ne  parlato precedentemente  qui  sul blog   )  che scrive in un tema in classe gli ebrei son o una razza inferiore e la sua bocciatura per il 5 in condotta e denunciata perchè insulta la prof che le spiegava che le fonti erano sbagl iate accusandola di essere comunista di ... che difende gli ebrei è il caso di adesso  c'è un altro imbecille a in lombardia ( vedere news sotto ) l'ideologia malata sta ritornando dalle fogne cosa aspettiamo ad opporci e a chiedere che sia applicati  il decreto scelba   1952  e  quello mancino  ? o i gruppi antifascisti scendano in piazza ? Non  che  abbia cambiato  tutto  d'un tratto opinione  sul fascismo  e  neonazismo o  sia  cadu

Macerata, Forza Nuova insulta ministro "Cécile Kyenge torna in Congo"

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il solito disco rotto  dell'estrema destra.infatti come dice  un comento a questo articolo  : <<  tutte stupidaggini già sentite migliaia di volte. consiglio cambiare nome in Forza Obsoleta   >>   dall'unione  sarda ( eccetto  la  2 foto   che  è presa  dalla mia  bacheca  di facebook )   del  9\5\2013   "Kyenge torna in Congo". Questo lo striscione affisso da militanti di Forza Nuova davanti alla sede del Pd in via Spalato a Macerata. Ne dà notizia una nota del movimento di ultradestra, contrario alla proposta del sen. Mario Morgoni di concedere la cittadinanza onoraria al ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge. "Proporrò ai sindaci della provincia di Macerata di invitare il ministro Cecile Kyenge alla prima cerimonia utile per il conferimento della cittadinanza onoraria ai figli di immigrati nati qui. La battaglia per la legge sullo ius soli deve diventare una battaglia di tutta la politica it

«Nuvola Bionda», gay al tempo del fascismo: spedito in miniera

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  dalla nuova  sardegna del 25\2\2012  «Nuvola Bionda», gay al tempo del fascismo: spedito in miniera "A Roma mi ero innamorato di Nicola, figlio di un fornaio. La matrigna lo riferì alla polizia che mi arrestò. Arrivai nel 1941. A noi omosessuali il capo ci trattava come bestie, ci mise anche i campanelli ai polsi" di Gianfranco Nurra dall'articolo CARBONIA. C'è un racconto, pubblicato su una rivista del mondo omosessuale, che conferma quanto detto dal senatore del Pdl Giuseppe Ciarrapico a proposito del trattamento che veniva riservato ai gay durante il ventennio fascista. Durante una trasmissione radiofonica, il parlamentare ha affermato che venivano mandati a Carbonia, in miniera. Sfogliando le pagine della rivista Adam ci si imbatte in una testimonianza diretta. Un certo Vittorio, soprannominato Nuvola Bionda, racconta del suo arrivo a Carbonia. «Fui vittima di una delazione - racconta -. Mi ero innamorato di Nicola, un ragazzo molto bello, il fig

Corriere della Sera 14.2.12 Matteotti, il delitto e la beffa A rischio le carte del legale che denunciò il processo farsa di Paolo Fallai

Corriere della Sera 14.2.12 Matteotti, il delitto e la beffa A rischio le carte del legale che denunciò il processo farsa di Paolo Fallai PESCARA — Questa storia ne contiene due. Comincia da una calligrafia dolorosa: le lettere sono alte e strette come a precipitare il più presto possibile verso la fine. È il 29 marzo 1926. Velia Matteotti è la vedova del deputato socialista assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924. Si è appena concluso a Chieti, dove è stato spostato per allontanarlo da Roma, il processo farsa ad alcuni degli assassini. Un processo a cui Velia non ha voluto partecipare, ritirando la costituzione di parte civile. Scrive «ora che il procedimento è chiuso» per chiedere la restituzione di «tutto ciò che appartiene al suo defunto marito». E in particolare di «una falangetta» che «il rispetto mai negato alla pietà famigliare impone di consegnare alla famiglia del defunto e a questa sola». Ma il triste elenco prosegue: la tessera ferroviaria, una ciocca di capelli, giacca