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Visualizzazione dei post con l'etichetta fascismo

Come si possono comprendere i fatti che commemorano? È possibile spiegarli astraendoli dal loro contesto e osservandoli con la sola lente delle “vittime ?

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Dopo   il  post    sul  27 gennaio  (  olocausto  \  shoa  )    e i  due  (  I   II   )   :  sul  10  febbraio  (  foibe  ed  esodo  Istriano )   ,  cioè le  due   giornate     sulla  memoria  \  ricordo     ecco  a mente fredda   una  mia     riflessione   su     questo  secondo   evento   Ogni volta  che   amici     che :   non  s'ineressano  di storia e  di politica   ,    che sento   o leggo   delle  foibe  e  dell'esodo o  d'altre  stragi  e  genocidi  mi  chiedo nnostante sappia già  in partenza che è una illusione se  sarebbe possibile comprendere le uccisioni e le violenze  sia quelle precedenti  degli italiani  sugli slavi  e   poi  d'essi      sugli   italiani nell’autunno 1943 e della primavera-estate 1945, e così il lungo esodo degli istriano-dalmati verso l’Italia nel secondo dopoguerra, senza considerare il contesto  ed  le  cause  in cui avvennero e  che  sono  all'origine   ? Si possono astrarre dei fatti dalla storia? A mio avviso  Il Giorno ( orma

acca larentia il passato che non passa

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DI COSA  STIAMO PARLANDO   Strage di Acca Larenzia - Wikipedia Mi spiace deludere IL Signor Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma come ormai d’abitudine, ogni anno la commemorazione della strage di Acca Larenzia diventa l’occasione per una celebrazione neofascista, e non accade solo sotto questo governo di estrema destra, cosa che dovrebbe farci seriamente riflettere sulla maturità delle nostre istituzioni democratiche. nel silenzio ( totale o quasi ) , nell’indifferenza e nell’impunità generale In centinaia, disposti in formazione militare, con il braccio teso in un saluto romano al grido di “presente” per ricordare i camerati caduti in via Acca Larentia, a Roma.Tutti lo sanno, ma nessuno interviene, come se fosse un normale raduno di militanti.Ma questo non è raduno, questo è un ritrovo dichiaratamente fascista. Questo è un reato, un crimine, una scena semplicemente intollerabile in un Paese civile e democratico. Sarebbe ora di di dire basta ma con i fatti non a parole

la menoria condivisa non esiste il pasticcio della memoria alla Stazione Centrale di milano e delle lapidi in cui l’omaggio ai deportati della Shoah convive con quello alla guerra del Duce in Etiopia

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 La  vicenda   che riporto  nel post   odierno  dimostra   che   la memoria  condivisa  non esiste  ed   un utopia . Al contrario esistono    più memorie   su detterminati eventi del secolo scorso come  fa  notare  quest'articolo : <<   La memoria condivisa non esiste  >> de Il Foglio di    qualche anno fa   da  https://www.open.online/  del    24 MAGGIO 2023 - 06:35 Milano, il pasticcio della memoria alla Stazione Centrale: l’omaggio ai deportati della Shoah convive con quello alla guerra del Duce in Etiopia                                         di Simone Disegni La giustapposizione delle targhe al binario 21 dello scalo milanese, da cui partivano i convogli della morte della Shoah. Lo storico Filippi: «Così l’Italia (non) fa memoria» Ai viaggiatori che sbarcano a Milano da fuori città, la Stazione Centrale dà il benvenuto con un strano minestrone: di Storia e di memoria. Per lo meno a quelli non distratti da smartphone e bagagli che alzano lo sguardo sul complesso

«Alla Memoria della Shoah si deve accompagnare la coscienza della Storia» di Massimo Castoldi

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a  freddo  dopo    la  sbornia  retorico   celebrativa  sia  del  27 gennaio   sia  di  quella    del  10  febbraio   pubblico questo   interessante  articolo  di     Massimo Castoldi Il giorno della liberazione di Auschwitz è la data simbolo per non dimenticare lo sterminio degli ebrei per mano di nazismo e fascismo. Ma occorre evitare la vuota ritualità e restituire complessità ai fatti. Ridestando interesse e sgomento Il giorno della Memoria — 27 gennaio , in ricordo del 27 gennaio 1945, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz — non è una festa nazionale come sono il 25 aprile, festa della Liberazione, e il 2 giugno, festa della Repubblica, ma un giorno di lavoro, di studio, che dovrebbe essere pretesto per cercare di comprendere le ragioni storiche di quanto è avvenuto nel nostro Paese e in Europa tra anni Venti e anni Quaranta del secolo scorso. La legge del 2000 che lo ha istituito invita a riflettere «su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati mili

Il confine orientale Dove corrono i tormenti del ’900 è le foibe e l'esodo spiegato ad un adolescente parte II )

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Inizialmente stavo pesando a qualcosa di simile all'articolo sotto vista l'età 13\14 del ragazzo in questione . Ma poi vista : 1) l'obbietà dell'articolo che collima con il mio intento che coltivo dall'istituzione di tale giornata palla ma che ormai dopo anni di silenzio a livello della pubblica opinione è diventa una delle date fondanti della Repubblica. Insieme al 27 gennaio ( anche se sarebbe stato meglio il 16 ottobre deportazione degli ebrei romani ma va beh ) , 8 marzo , il 25 aprile , il 1 maggio , il 2 giugno , il 4 novembre , Il 12 dicembre 2) la sagacità del ragazzo quando : << [...] ma come sta  mettendo sullo stesso piano violenze fasciste e violenze comuniste , lager e foibe [...] >>   di cui parlavo  nel post  precedente   :  il 10  febbraio e la  questione   del confine orientale  spiegata   ad  un adolescente   ho cambiato idea . Perché

Genova, Mussolini fece confiscare il suo conto: dopo 70 anni fa causa alla banca e allo Stato

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repubblica   online  Piero Riccardo Pavia era solo un bimbo quando arrivarono le leggi razziali. I genitori gli avevano aperto un libretto - ritrovato solo poco tempo fa - al Banco di Chiavari che oggi gli offre 800 euro, lui chiede mezzo milione Il signor Piero Riccardo Pavia oggi ha 81 anni. Ne aveva appena 3 quando il Governo fascista, con lo strumento delle leggi razziali e attraverso la prefettura di Genova, nel procedere alla confisca di tutti i beni degli ebrei e quindi anche di quelli della sua famiglia, si appropriò del libretto di risparmio numero 3142 che i suoi genitori gli avevano aperto all’allora Banco di Chiavari e che conteneva 11 mila lire. Era il 6 aprile del 1944. Oggi, 78 anni dopo, una giudice del tribunale di Genova deve decidere sulla richiesta di risarcimento depositata dal signor Pavia attraverso il suo legale, l’avvocato Mauro Frigerio. Se Piero Riccardo Pavia si è mosso solo dopo così tanto tempo è perché lui neppure sapeva di quel libretto. Lo ha ritrovato

La storia del nivuriddu, Michele Antonio Scigliano di Longobucco (CS) figlio del Ras etiope Ubie Manghescià.

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La  storia     che riporto  oggi è    la tragedia personale di un giovane che paga due volte il prezzo del sanguinario colonialismo italiano. Nato da  un etiope  al confino   e  una donna  locale  nella Sila degli anni Trenta, quando finalmente sembra arrivare il momento del suo riscatto la sorte gli predispone una trappola beffarda. E gli fa saldare un conto rimasto in sospeso tra due popoli.      fonti  La storia del nivuriddu, Michele Antonio Scigliano figlio del Ras etiope Ubie Manghescià – Antica Biblioteca Corigliano Rossano  con  video testimonianze  STORIE CALABRESI – Micael Mangascià di Longobucco – Orsomarso Blues il  podcast  SOTTOTRACCIA: NASCOSTI NELLA STORIA ,  purtroppo  a pagamento ,  della  repubblica  \  la stampa    Il ras di Longobucco - Michele Scigliano e l'eredità africana  Durante il fascismo a Longobucco vennero confinati 35 personaggi di primo piano del regno di Etiopia. Tra questi il ras Ubie Manghescià, ex ambasciatore etiope a Roma ed ex governatore del

Là dove ieri c’era la fogna della Storia da oggi ci sarà la bellezza e la dignità del lavoro e dell’inclusione la storia È la storia della “Locanda dei Girasoli”, una pizzeria gestita da una cooperativa di donne e uomini con sindrome di Down

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https://www.facebook.com/LocandadeiGirasoli/ https://www.lalocandadeigirasoli.it/ da    https://www.facebook.com/lorenzotosa.antigone/ Questa è una storia di lavoro, dignità, bellezza. Dal finale straordinario. È la storia della “Locanda dei Girasoli”, una pizzeria gestita da una cooperativa di donne e uomini con sindrome di Down che, per 22 anni, ha animato con piatti di qualità e integrazione sociale il Quadraro a Roma, prima di essere costretti come tanti alla chiusura, nel gennaio di quest’anno. dal  sito    della cooperativa  La Locanda Dei Girasoli – Ristorazione inclusiva Oggi, grazie allo sforzo della Regione Lazio, del Presidenze Zingaretti e di tante persone perbene, la notizia più bella: la Locanda dei Girasoli è salva, riaprirà i battenti. Non in un luogo qualunque ma nei locali Ater di via Taranto che per anni sono stati occupati abusivamente da Forza Nuova, prima di essere meritoriamente sgomberati dall’allora sindaca Raggi.Pensate che segnale, che messaggio politico prof

celebro in silenzio il centenario del milite ignoto ma non disdegno il film la scelta

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   canzoni  \brani muysicali  Soldato ignoto  o  Inno del Milite Ignoto  (1921), brano celebrativo composto da  E. A. Mario  (pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta) Soldato ignoto - Valeriano Maspero La ballata del milite ignoto  (1968), brano antimilitarista composto da  Lino Patruno  e da  Walter Valdi , interpretato originariamente da  I Gufi . Al milite ignoto  (1975), brano antimilitarista di  Claudio Lolli  nell'album  Canzoni di rabbia . ecco perchè  non parteciperò alle manifestazioni    de   centenario del  4  novembre   a  #tempiopausania    sede   fondante  del 152° fanteria   della  brigata Sassari  . Ma    applico  ad oggi  le parole di  Giacomo Matteotti   (  22 maggio 1885 – 10 giugno 1924 )  : << Possono con cuore sincero glorificare il Milite Ignoto i rappresentanti del militarismo italiano che sulla gloria popolare fanno la più sporca speculazione a beneficio della casta militare; possono glorificarlo i rappresentanti di quel nazionalismo che sogna ancora e ar

a strasburgo si riduce un fenomeno complesso che è il 900 mettendo pericolosamente sullo sesso piani due crimini quello nazifascismo e quello comunismo diversi fra loro

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quanta ignoranza pericolosa  REPUBBLICA.IT Il comunismo come il nazismo: lite a sinistra sulla risoluzione votata dal Parlamento europeo Il testo fa insorgere Laforgia e Pastorino (Leu): "Ignobile equiparazione". Il presidente dell'europarlamento Sassoli: "Ricordiamoci che 40 .  In un'unica riprovazione si accomunano oppressi ed oppressori, vittime e carnefici, invasori e liberatori, per di più ignorando lo spaventoso tributo di sangue pagato dai popoli dell'Unione Sovietica (più di 22 milioni di morti) e persino il simbolico evento della liberazione di Auschwitz da parte dell'Armata rossa. Davanti al crescente pericolo di nazifascismi, razzismi, nazionalis mi, si sceglie una strada di lacerante divisione invece che di responsabile e rigorosa unità".è un testo confuso e contraddittorio. non si costringe la storia dentro uno schema parlamentare al solo scopo di tirarla da tutte le parti p