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Visualizzazione dei post con l'etichetta exenofobia dei media

il ritorno degli untori, dei rigurgiti neofascisti sul caso delle due italiane sequestrate in siria

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In   sabato  soleggiato   e caldo    (  finalmente   !!!  ) leggo   l'ennesimo articolo  di     questa destra  becera .  La  destra  perde il pelo ma  il vizio   (  trovate  nell'archivio   alcuni articoli    del  mio ex  blog  ,  sulle  vicende  di Baldoni    e  della guerra  in iraq  2003\5  )  .  la volgarità di certi individui  non  nuovi  ( leggete  qui  chi  è l'articolista  ) è devastante . Come cosi sono devastante  i commenti da  gente   che   come   (....)  Mio fratello vede tutto  e il suo occhio non distingue,  mio fratello vede tutto  ma il ricordo si confonde,  urlano teorie, rincorrono morali,  la propaganda vince  con frasi sempre uguali  Mio fratello ha rinunciato  ad avere un'opinione,  mio fratello ha rinunciato  in cambio di un padrone  che sceglie al suo posto  e che non può sbagliare  perchè ormai nessuno  lo riesce a giudicare  (....)   Oltre  la  guerra  e la paura  -  Modena  city ramblers   qui i

il caso di Milano sioamo all solito sciacallaggio exenofobo da parte dei media

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 leggo  sulla   Bacheca  dell'amico  e  compagno di strada  Carlo Gubitosa a  :<< Qualcuno ha chiesto scusa alla comunita' Rom per aver detto che gli assassini del vigile a Milano erano Rom Sinti? Poi si e' scoperto che erano due con passaporto tedesco ma "di origine slava". Da giornalista mi fa ribrezzo il razzismo che si insinua nella cronaca dei delitti, dove si dovrebbe essere piu' rispettosi che in altre occasioni ma spesso si scade nello sciacallaggio xenofobo.>> .  Sempre   sulla  stessa  bacheca    c'è l'ottimo commentoi  di  Lorenzo Lucioni : << Ogni fatto di violenza o illegalita' che, direttamente o indirettamente, si puo' associare a rom, e' puntualmente riportato dalla stampa con chiara impronta razzista. i giornalisti di cronaca non sono quasi mai illuminati, gli approfondimenti a freddo alle volte si ravvedono, spesso parzialmente.non provare ribbrezzo per qualcosa che e' in noi fino al midollo