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L’eroe segreto che consegnò il boia nazista Eichmann al Mossad

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  spesso gli eroi   restano nascosti  ed  in silenzio  èd  questo  uno  dei  casi Si chiamava Gerhard Klammer. Collega del gerarca nazista in Argentina, lo denunciò ma senza convincere le autorità. Poi portò una foto del gerarca: il Mossad la vide e decise di entrare in azione Nel cerchio rosso il gerarca nazista Adolf Eichmann. Accanto a lui Gerhard Klammer L'uomo nella foto sorride. Ma non è ignaro. Sa chi è il collega che posa accanto a lui. Sa che è uno dei più feroci gerarchi nazisti, latitante da anni. Anche  Adolf Eichmann  sembra accennare a un sorriso. Si sente protetto in quella sperduta provincia argentina. Coperto dalla fedeltà d'acciaio dell'ampia rete di ex nazisti che si nascondono nel Paese di Perón e dalla falsa identità che gli hanno regalato. Ma l'uomo nella foto ha capito da un pezzo che dietro  Ricardo Klement  si cela uno dei principali architetti dello sterminio degli ebrei, il boia che  Hannah Arendt  prenderà a esempio per descrivere la banalità

Il capostazione che salvava gli ebrei (e poi non volle dirlo a nessuno)

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  dal http://www.corriere.it/cronache/ del  28 gennaio 2016 (modifica il 29 gennaio 2016 | 19:24) LA STORIA Il capostazione che salvava gli ebrei (e poi non volle dirlo a nessun Spiava nella posta i loro nomi. Poi li andava a cercare e li avvisava di Paolo Foschini e Roberto Rotondo MILANO Parenti di eroe cercasi. Perché l’eroe, morto da tanti anni, era uno di quelli che la loro storia se la portano via col funerale senza averla detta a nessuno e fino a tre giorni fa non si sapeva di lui neppure il nome: che invece era Andrea Albisetti, classe 1885, durante l’ultima guerra capostazione di Tradate, tra Milano e Varese. Un servitore dello Stato come tanti, a vederlo ora mentre fa partire un treno nell’unica sua foto rimasta. Però guardatelo bene e pensateci, se credete di aver avuto in famiglia da quelle parti un ferroviere lontano e dimenticato. Perché è stato l’uomo che, intercettando e leggendo in controluce i dispacci in arrivo con gli ordini d’arrest