Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta eroi

Alluvione, l’eroe di Ravenna: "Deviate l’acqua sui miei terreni". E la città si salva

Immagine
  Alluvione, l’eroe di Ravenna: "Deviate l’acqua sui miei terreni". E la città si salva Il presidente di una coop agricola ha sacrificato i raccolti: "Mais, grano e ravanello, tutto perso. Ma rifarei la stessa scelta" Per approfondire: Articolo: Alluvione Romagna, i soccorsi con l’elicottero: "Così salviamo le persone" Video: Alluvione Cesena, il governatore Bonaccini in visita alle zone colpite In città il giudizio è unanime: il sacrificio dei suoi terreni ha salvato il centro di Ravenna. "Ringrazio tutti per gli attestati di stima, ma ringrazierei piuttosto tutte le persone del consorzio di bonifica, della Protezione civile e i volontari che da giorni, dormendo poco o nulla, stanno facendo il possibile per farci uscire da questo incubo. Sono loro i veri eroi". Fabrizio Galavotti è il presidente della Cab Terra di Ravenna Fabrizio Galavotti è il presidente della Cab Terra , una settantina di soci e la cooperativa più antica di Ravenn

Onori e sgarbi Dopo l’8 settembre Ettore Castiglioni portò in salvo un centinaio di persone, tra cui molti ebrei e il futuro capo dello Stato Il no a un monumento

Immagine
  Questa storia è ormai di ordinaria meschinità politica. Ha radici lontane. Lo spunto è una data: il 12 marzo 1944. Ogni anno, sui social, in occasione di questa ricorrenza, si ricorda il grande alpinista e partigiano Ettore “Nino” Castiglioni, sottotenente degli Alpini che dopo l’8 settembre 1943 si era unitoai partigiani e che salvò oltre cento ebrei e antifascisti fra i quali il futuro presidente Luigi Einaudi, portandoli al sicuro in Svizzera, nel Cantone dei Grigioni, e queste imprese lo hanno eletto “Giusto tra le Nazioni”.  Castiglioni, infatti, morì assiderato la notte del 12 marzo 1944 mentre fuggiva dalla Svizzera, dove era stato arrestato per la sua attività di passeur  . Indossava un lenzuolo e un plaid: i  gendarmi elvetici gli avevano sequestrato gli scarponi, gli sci, la giacca a vento, persino i pantaloni.  Se assurda e ingiusta è stata la morte di Castiglioni, ancor più assurda e ignobile è invece stata la decisione di Donato Seppi, sindaco di Ruffré-mendola che ha ne

questo si chiama eroismo rofighter, il pilota potrebbe essere rimasto ai comandi per evitare l'impatto sulle zone abitate

Immagine
da repubblica    14 DICEMBRE 2022 AGGIORNATO ALLE  12:40  di    Gioacchino Amato, Maria Emanuela Ingoglia   E' una delle ipotesi dell'inchiesta dell'Aeronautica sulla tragedia del caccia precipitato a 5 miglia dalla base di Birgi. Dall'aereo pilotato dal capitano Altruda non sarebbe arrivato nessun allarme, neanche il segnale automatico di espulsione del sedile eiettabile Potrebbe essere rimasto ai comandi del suo caccia Eurofighter fino all’ultimo per evitare l’impatto in zone abitate, il capitano Fabio Antonio Altruda, 33 anni, originario di Caserta, morto nell’impatto del suo aereo ieri pomeriggio a cinque miglia dall’aeroporto di Trapani Birgi dove stava rientrando dopo una normale missione di addestramento. Per il momento è solo una delle ipotesi sulla tragedia sulla quale farà luce un’inchiesta dell’aeronautica militare alla quale se ne è aggiunta un’altra della procura di Trapani. Altruda volava in coppia con un altro aereo che lo precedeva e che è normalmente ri

La storia della maestra che lotta contro il cancro restando con i suoi alunni che ha “commosso” Mattarella

Immagine
 Alcuni li chiameranno  incoscienti  ed  imprudenti e  si comportano  ( nessuno escluso  a volte  ci  casco pure  io  )   come   quelli del meme  a     sinistra  .  Ma    per  me  e  per    altri  come  la  mia   utente  fb  Gisella Rossi Rossa indubbiamente una grande Donna, e sono certa che la forza che le veniva dai suoi ragazzi sia stata una grande terapia, oltre che un grosso esempio per i suoi ragazzi Ora qualcuno\a  dirà   che   se ne trovano  a migliaia  di storie  del  genere  .  Certo Di belle e brave persone ce ne sono tante, sono la maggioranza ed è giusto metterle in evidenza e prenderle ad esempio ,ma purtroppo rimangono nell'ombra e nel silenzio . Inoltre Storie come questa sono linfa vitale per continuare a svolgere il nostro lavoro con passione e serenità. Ovviamente, la cosa più importante è che la collega vinca la sua battaglia contro il cancro e guarisca. Auguri !!! La storia della maestra che lotta contro il cancro restando con i suoi alunni che ha “commosso”

Covid La maestra fatina e gli eroi all’epoca del coronavirus

Immagine
da Oggi  n°50 17\12\2020                            di Cristina Rogledi QUESTI MESI ORRIBILI CI HANNO REGALATO ANCHE PRO VEDI SOLIDARIETÀ E SENSO CIVICO. DAI RISTORANTI CHE HANNO DONATO PASTI, AI “MAGHI” CHE HANNO RESUSCITATO COMPUTER DA FORNIRE AGLI STUDENTI PERLA SCUOLA A DISTANZA, ACHISI È “SCOPERTO” INFERMIERE ... . Ogni giorno, la cronaca della pandemia snocciola numeri drammatici e immagini cariche di dolore. Eppure, in questi mesi ci sono state persone speciali, generose o fantasiose che si sono rese protagoniste di storie che regalano speranza e persino buon umore. Ne abbiamo scelte dieci. Un Pc agli studenti in Dad A Sorrento, una mamma e un tecnico informatico hanno unito le forze per regalare ai ragazzi che fanno lezione a distanza, computer e tablet rigenerati. «Un giorno ho scritto su Facebook che una mamma aveva bisogno di un tablet per la figlia e mi hanno risposto in tanti offrendomi Pc che non usavano più. Da lì, ho deciso di darmi da fare», racconta Eugenia Di Leva, 4

storie dal coronavirus fra coscienza , sacrificio , ed incoscienza

Immagine
Parla Elena Pagliarini, 40 anni, infermiera a Cremona, ritratta stremata e addormentata in una foto che è diventata un’icona                          DI PAOLO GRISERI MILANO - Poi ha spinto la tastiera verso il computer e ha piegato un lenzuolo sulla scrivania, per appoggiarci la testa. "Non era ancora finito il turno ma ero stremata". Elena Pagliarini quasi si giustifica. A 40 anni, da 15 in ospedale, si stupisce ancora: "Dopo quella foto mi chiamano in tanti. Mi ringraziano. In un periodo normale mi avrebbero criticato". per  non perdere  la memoria  di questi giorni    e  lasciare  testimonianza  a chi   sopravviverà ecco alcune storie     su tale  fenomeno La prima  triste ed  emblematica    che  dovrebbe  far  riflettere  a  coloro    che ancora   lo sottovalutano e credono alle  bufale  ed  ai ciarlatani  ed  non vogliono fare  sacrifici  . In cina   ed  a  codogno  ( primo focolaio italiano  ) lo  hanno fatto e stanno rincominciando a vivere