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C'è un ricercatore italiano a mille chilometri dal Polo Nord, dove il coronavirus non è arrivato, ma da cui non ci si può spostare. La sua storia dall'Artico

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Per  qualcuno  il  coronavirus  è anche  questo  . da https://www.vanityfair.it/news/storie-news/ del 10 APRILE 2020 di   CHIARA PIZZIMENTI «Come vedo il mondo da qui?  L’Italia e il mondo in questo momento sembrano un quadro di “De Chirico” con le piazze e i centri vuoti ». È un’immagine poetica ed efficace quella che sceglie  Marco Casula , tecnico dell’Istituto di scienze polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che, unico italiano, è nella Base Dirigibile Italia del CNR a  Ny-Alesund, nell’arcipelago delle Svalbard, in Artico , a 1000 chilometri dal Polo Nord. Da lì non si può muovere, un isolamento, il suo, che è però molto diverso dal nostro. Le regioni artiche sono fra le poche zone al mondo in cui non è arrivato il contagio da  coronavirus . Chi vive qui, una trentina di persone di diverse nazionalità, sembra essere protetto dal virus, ma è nello stesso tempo isolato dal mondo, in una sorta di limbo. «Qui tutti noi speriamo che la situazione globa

stava girando un video con il cellulare prima dello schianto: muore a 25 anni in un incidente d'auto

voi che usate i social e wzp mentre guidate e vi fate fottuti dannati selfie o video idioti pensateci bene e chiedetevi  ma  vale  la pena  di mettere    a repentaglio la mia  vita   per  simili cose  ? perchè c.....  mi hanno sequestrato   \  tolto  punti  dalla patente  ?   Se  proprio  non ci tenete  alle  vostre  vite  ( come  mi sembra  di capire  dal numero sempre  più alto d' incidenti  dovuti all'auso  del cellulare  mentre  si  guida  )  abbiate rispetto per  quelle degli altri  che  rischiate  di mettere in pericolo  . E voi genitori non date la colpa ai telefonini ma all'uso che la gente ,  compreso   vostro figlio\a o voi stessi ne fate  durante  la  guida  . E voi  mass media  spesso regionali  \ locali  finitela  dimettewre  nei titoli  e negli articoli   :  strada assassina e menate varie .Dobbiamo  prendere   esempio   dalle   parole di questa povera madre  downloadhelper  mi  scaroca  solo la  pubbli

Napoli: quando la filosofia è una senzatetto

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da http://fascinointellettuali.larionews.com/napoli-quando-la-filosofia-e-una-senzatetto/ NAPOLI – È uscito ieri pomeriggio, 26 luglio, su  Internazionale  un  articolo  reportage   sulla tragica situazione che sta vivendo l’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli . Il giornalista  Angelo Mastrandrea ex  vicedirettore del  Manifesto ) documenta la storia gloriosa dell’ottantottenne  Gerardo Marotta,  che oggi resiste strenuamente alla  chiusura  del polo culturale da lui creato. Alla primavera del 1975 risale la fondazione dell’istituto, incoraggiata dal sostegno di  Enrico Cerulli,  al tempo presidente dell’ Accademia dei Lincei , e di  Elena Croce , figlia del filosofo  Benedetto Croce .  Da allora inizia l’attività quarantennale del centro, sintetizzata dal responsabile delle scuole estive,  Aldo Tonini : 27mila ospiti del mondo del sapere umanistica e scientifica, da filosofi a medici; borse di studio – in media, 2500 all’anno – garantite a giovani studiosi grazi