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Visualizzazione dei post con l'etichetta donne

India: l'Università Mussulmana apre la biblioteca alle donne dopo mezzo secolo

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in sottofondo   The Times They Are a-Changin' - bob dylan  Per la prima volta dopo quasi mezzo secolo, una storica università mussulmana del nord dell'India ha ammesso l'ingresso delle donne nella principale biblioteca. Un gruppo di studentesse della Aligarh Muslim University (Amu) sono entrate ieri mattina nella storica Maulana Azad Library, dopo l'ordine di un tribunale che ha costretto l'ateneo a rimuovere l'arcaico divieto che discriminava le ragazze. L'università pubblica che sorge ad Aligarh, nello stato dell'Uttar Pradesh, è stata fondata 94 anni fa, prima dell'Indipendenza indiana, ed è tra le più antiche e prestigiose del Paese asiatico. "E' un momento storico per le donne di questo campus - ha detto una giovane al Times of India - e anche per il prestigio dell'università".    Donne indiane impegnate nello studio  La polemica era scoppiata circa un mese fa quando il vicerettore Zameeruddin Shah aveva detto c

non si può imprigionare il vento

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Per  arricchirvi  culturalmente  non  cadere  nelle propaganda del potere vi consiglio Ragioni senza forza ,  forze senza  ragione. Una risposta a Oriana Fallaci  è  un libro di Allievi Stefano pubblicato da EMI nella collana Religioni in dialogo   http://www.ibs.it/code/9788830713741/allievi-stefano/ragioni-senza-forza.html   dall'amica   e  compagna di  viaggio Daniela Tuscano  In fondo, non ci sarebbe molto da commentare. I fatti sono li', lampanti. La conclusione, anche. Feroce quanto si vuole, disumana al massimo ma, purtroppo, né imprevedibile né sensazionale. I soliti analisti riprendono la salmodia sulla comunità planetaria, che per Realpolitik si è mossa tardi e, allentata la tensione, ha abbandonato Reyhaneh al suo destino. Sì, tutto vero. Com'è vero che il suo caso non provocherà alcuna rottura diplomatica fra Stati, e verrà presto, già di fatto lo è, archiviato. Le rituali frasi inutilmente sdegnate e si volterà pagina. Poveraccia, le è anda

Donne di cui la Boldrini non parla e forse non parlerà le storie di Deniz Firat e delle YJA—Star

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Lo  so  che   Qelsi.it   è  al  99.99 % un sito fogna  , ma  ogni tanto anche nelle fogne  ci sono  delle perle  visto  che   di solito  la  gente  scarica  di  tutto   , ma  stavolta    ha ragione Deniz Firat, nella foto, era una giornalista. E’ morta due giorni fa a Maxmur, città irachena fra Erbil e Kirkuk, abitata in gran parte da cristiani e sede di un campo profughi composto dalle minoranze religiose della zona. E’ stata ferita al cuore da una scheggia proveniente da un proiettile di mortaio lanciato dai miliziani dell’IS, I Jahidisti che attualmente tormentano l’Iraq. Laura Boldrini, presidente della Camera sempre così attenta alle donne, non la citerà mai, come si dimenticherà delle donne dello YJA—Star, gruppo di guerrigliere che ora sta combattendo gli estremisti nella stessa area, permettendo la fuga dei cristiani. Non ne parlerà nonostante le origini di questo gruppo siano nell’estrema sinistra del PKK. Allo stesso modo non parlerà mai delle donne e degli uomini dell

MATRIMONI SIMBOLICI, UN ALTRO MODO PER DIRSI SÌ martina marras di http://www.ladonnasarda.it/

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. In spiaggia al tramonto, con parenti, amici e damigelle. Oppure nella caletta più nascosta, durante una romantica fuga d’amore. La celebrante laica Claudia Murroni racconta i riti animisti. Claudia Murroni  [  foto a destra ]  è una bella ragazza, capelli lisci in un caschetto lungo. Ha . 39 anni, ma ne dimostra molti meno: un passato da sportiva alle spalle (è stata campionessa regionale nei 400 ostacoli, anche se sembra non ricordarsene più), una laurea in Scienze politiche. Ha vissuto a Barcellona e poi in Inghilterra dove ha lavorato nel campo degli eventi. Qualche anno fa è tornata in Sardegna e oggi si dedica all’attività di I matrimoni di cui Claudia è celebrante sono promesse d’amore accorate, ma assolutamente simboliche: non hanno valore legale e non si ispirano al credo di nessuna chiesa. I matrimoni laico-umanisti, un’assoluta novità nell’Isola e in Italia, sono riconosciuti nei paesi anglofoni. La moda, manco a dirlo, parte dagli Stati Uniti. La filosof

Da disoccupata a imprenditrice di successo realizzando un suo hobby arredare con oggetti riciclati e altre storie

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le prime tre  storie  sono tratte da http://notizie.it.msn.com/ Lo so che molti mi diranno che mi sto effeminando , visto che questa settimana è la seconda volta che riport storie di donne , ma ( almeno in base ala mi esperienza che di solito come tute le esperienze può essere sempre pronta ad essere abbattuta , il  figlio del re -    pietro marras ,   docet )  esse sono  le  più resistenti  ai  mutamenti sono quelle che quando cadano si riprendono vedere meglio  o dono capaci di  fare  grandi cose  . immagine simbolo  A fare una buona azione si guadagna sempre. Lo sa bene Sarah Hoidahl, una cameriera statunitense di 21 anni che, per avere offerto un pranzo, si è vista ricompensare con un assegno da 10mila dollari. Sembra una favola, eppure è realtà.Andiamo per ordine. Era una giornata come tante quella di Sarah, tra ordini da prendere, clienti scontrosi, poche mance e piedi doloranti per il continuo avanti e indietro dai tavoli alla cucina

ANNA POLITKOVSKAJA: IO SO e "Libera" di © Daniela Tuscano

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Io so. Io so i nomi dei responsabili dell’omicidio di Anna Politkovskaja (e che in realtà era un femminicidio come dimostra il vanto di chi materialmente ha rivendicato quel gesto). Io so i nomi dei mandanti del femminicidio di Anna Politkovskaja. Io so i nomi di chi ha deciso, a un certo punto, che scatenare guerree soffocare l’autodeterminazione dei popoli era l’unico modo per ripristinare la dittatura. Io so che Anna sapeva. Che chi si opponeva a conflitti di potere e di conquista veniva tacciato di antipatriottismo e disfattismo. Io so che Anna sapeva. Che per arruolare soldati per la sua guerra di conquista il Cremlino ha svuotato gli orfanotrofi, portando via disperati che nessuno avrebbe pianto. Io so che Anna sapeva che in Cecenia un essere umano era considerato un essere biologico esattamente come un palestinese. Io so che Anna sapeva che la libertà di stampa e di opinione in Russia era stata soffocata e all’Occidente non importava nulla. Io so i nomi

l'amore è non doversi sempre depilare e truccare ( reprise )

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musica in sottofondo   Vecchioni : voglio una donna  e  Donne  - Zucchero  finalmente una donna  che la pensa  come me  . scusate   se  metto un mio video  sulla  prima canzone   di un suo  concerto   ma  la  canzone  mi martella nella mente   veniamo  ora   all'articolo da  http://virginpunk.wordpress.com/ La bellezza dell'amore risiede nella conquista e in tutto il percorso che, insieme, si affronta. Ogni storia ha la sua direzione, composta da piccoli pezzi di un puzzle che un giorno rifletteranno l'immagine totale. A volte è un vestito da sposa, a volte un cagnolino, a volte una donna che piange. Perchè le storie iniziano, si costruiscono e poi culminano. O in un futuro o in una fine. Ma durante questo sopracitato percorso che cosa accade, solitamente? Le persone si conoscono e non sanno nulla, l'uno dell'altra ma tutti conoscono la verità che appartiene all'essere umano. Cosa? beh, per esempio le donne odiano depilarsi. Perchè diciamocelo

Intervista Donne e spot, cambiamo marcia intervista di Francesca Sironi a una delle pioniere dell'advertising italiano, Anna Maria Testa.

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Dopo la denuncia di Boldrini sull'abuso del corpo femminile nella pubblicità parla una delle pioniere dell'advertising italiano, Anna Maria Testa. Che dice: usare lo stereotipo 'velina' fa male all'economia (08 luglio 2013) Auto, yogurt, telefonini. Vacanze, gelati, spedizioni postali. Non importa il prodotto quanto il mezzo. E nelle pubblicità italiane il mezzo è quasi sempre lo stesso: la donna. Non la donna scienziato, esperto, dottore, astronauta. Ma la donna "Fidati, te la do gratis", "Montami a costo zero", "Metti il tuo pacco in buon mani", oppure zitta, un bell' arredo, un porta-qualcosa utile per una radio come per una marca di vestiti. E se a maggio il tema dell'abuso dell'immagine femminile in tv era stato sollevato dalla presidente della Camera Laura Boldrini ( «Serve porre dei limiti all'uso del corpo della donna nella comunicazione», aveva detto l'ex portavoce dell'Unhcr: «Basta all'oggetti

Donna Resistenza

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da  http://www.reset-italia.net/2013/04/24/donna-resistenza/#.UXg1tG_w80l Il 25 aprile tante tante persone riuscirono finalmente a fare un sorriso liberatorio…Ho inserito una foto , dove appare  Rosalinda Zariati , staffetta partigiana comasca. Nell’ articolo che la riprende, mi piace citare un brano: “…La Resistenza “civile” delle  donne , spesso anonima e silenziosa, è stata addirittura più ampia e diffusa di quella maschile «perché ha coinvolto gli infiniti gesti della vita quotidiana, un tessuto diffuso di relazioni». È soprattutto la guerra che determina una prima presa di coscienza antifascista, una guerra che irrompe brutalmente nel privato e nella quotidianità, una guerra che porta morte, fame, freddo e miseria.  Questa Resistenza femminile assume una molteplicità di forme. Molte donne offrirono rifugio e sostegno a ricercati, ebrei in fuga, a chiunque fosse in pericolo (esercitando una sorta di “maternage” di massa), altre svolsero il compito di staffette. Per alcune d

1 dicembre 1955 the woman dind't stand up ( la donna che non s'alzò )

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da       https://www.facebook.com/o.Briganti.o/info La donna che non si alzò, Rosa Parks. Il 1º dicembre del 1955, a Montgomery, Rosa, allora sarta, stava tornando a casa in autobus e, poiché l'unico posto a sedere libero era nella parte anteriore del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì. Poco dopo salirono sull'autobus alcuni passeggeri bianchi, al che il conducente James Blake le ordinò di alzarsi e andare nella parte riservata ai neri. Rosa però si rifiutò di lasciare il posto a sedere e spostarsi nella parte posteriore del pullman: stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe (per giunta costretta anche a stare in piedi), rimase al suo posto. Il conducente fermò così l'automezzo, e chiamò due poliziotti per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. È da allora conosciuta come " the woman who didn't stand up/la donna che non si alzò "

maschio in crisi oppure no ? RAPPORTO DELL’OSSERVATORIO CENSIS-ABILe donne reagiscono meglio alla crisi

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Cresce l’occupazione femminile: +1,3%Le donne italiane hanno dimostrato di saper reagire meglio alla crisi in corso. Nei primi due trimestri del 2012: -1,3% l'occupazione maschile, +1,3% quella femminile. Lo evidenzia un rapporto dell'Osservatorio Censis-Abi secondo il quale ''l'Italia può contare sulle donne per guardare con maggiore ottimismo al domani e lavorare a una ricetta per il Paese''. Il 16% delle lavoratrici sono autonome (contro una media europea del 10%), il 3,6% imprenditrici con personale alle loro dipendenze. Secondo più che crisi  si tratta  delle donne , che finalmente  dopo tante battaglie stanno raggiungendo la tanto prospettata parità e stanno facendo  valersi come agguerrite  concorrenti  per  un ritorno  alla società matriarcale                speriamo  solo  che   in questa  trasformazione  sia  sempre  se  stressa   (    video da me  girato  )    

saranno le donne che ci aiuteranno ad uscire dalla crisi ? le donne di Vega

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da http://www.sullanotizia.com/index.asp Le donne di Vega Cinque donne hanno avuto un ruolo importante nel lancio di Vega, il vettore spaziale italiano Le donne Vega, le chiamano così. Chi chiamano così?  Sono dette così le donne che lavorano allo sviluppo di Vega, il vettore spaziale italiano. Quindi stiamo parlando di ricerca aerospaziale, mica cosa da ridere, e loro si chiamano Giovanna Manca, Laura Cospite, Francesca Lillo, Claudia Di Trapani e Sara Corsetti.  E di questi tempi possono essere una istantanea che non potrà che fare del bene all’Italia e la tanto vituperata ricerca italiana che, nonostante tutto, mi sente di dire, ogni tanto ottiene qualche bel risultato.  Dopotutto una volta, neanche tanto tempo fa, gli italiani dicevano la loro nell’ambito dell’aereonautica, basti pensare a Umberto Nobile. Giovanna Mancas’è commossa a lancio avvenuto in quel di Kourou, nella Guyana francese, e insieme a Claudia Di Trapani ha messo sotto stress il vettore, simulazio

anche nella merda ci sono delle perle solo le donne ci posso salvare [ eccezione al regolamento e alle faq del blog ]

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Come potete vedere  dal titolo  fra  parentesi   oltre che  dalle  faq   del nostro  ( lo chiamo cosi  perché dovrebbero scrivere  diverse  voci  ma  in realtà ci scriviamo solo in tre   su  un 20 d'utenti,    )  blog   ho fatto un eccezione  pubblicando un post    troppo sessista . Infatti  anche nel negativo  xci posso trovare  delle cose  buone  ed  utili per  suscitare   un dibattito  .  Salvatore Sanna Solo le donne ci potranno salvare. Sono convinto di quello che dico ed invito tutti i Sardi - maschi ad una riflessione comune e non provocatoria, : l'uomo e una merda umana!!  in natura per alcune specie non serviamo neanche per la riproduzione alcune piante dopo averci conosciuto si auto impollinano!! Ma se la natura in milioni di anni ha già fatto a meno di noi decidendo alla fine di auto impollinarsi che succede?????? L'uomo e dico come maschio e un insensibile per natura, basti pensare hai leoni lui, il re..... uccide i suoi cuccioli solo

LE DONNE SECONDO ME . GIORGIO GABER

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le parole sono importanti . l'espressione donne con le palle non è un complimento cpome vogliono farci credere

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Inizialmente consideravo   l'espressione   donnne  con le palle  un modo di  dire  per  donne coraggiose  . Ed avevo lasciato  tale  categoria  sul vecchio blog  di splinder  (  cdv.splinder  per chi ancora , anche   se  credo lo sappiano anche i muri   , lo sapesse  ) perchè  vuoi per  : 1)  per  pigrizia mentale , 2) accettazione passiva  delle amiche  , l'unica  che  me lo abbia fatto notare   è stata la  nostra  utente   ed  amica  Daniela  Tuscano  . Poi  dopo aver  sentito  la littizettto    che  l' espressione in questione    usata  dai media  (  e non solo ) nel senso di capaci di collaborare costruttivamente con gli uomini per realizzare progetti...senza per questo dover rinunciare alla loro autonomia è odiata  da molte   donne , mi  chiedo  (  e vi chiedo  )     ma perchè ..... non lo dite  apertamente invece di far  finta  di niente ( e qui mi ricollego  ala mia elucubrazione precedete  )   ho deciso , visto che non riesco a cancellare  tale  categoria

8 marzo

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    musica  in sotto fondo figlio del re  di  Piero Marras   ( qui un bellissimo video  con il  testo  )   dedicato a voi tutte che amate ghettizarvi e per un giorno odiate gli uomini ( ovviamente senza generalizzare ma questa è la esperienza personale fin qui avuta in tale data  ed appena trovo  un po'  di coraggio  non perchè  abbia niente  da  nascondere  --- anzi  il contrario ----   , ma  perchè devo solo fare  ordine  negli eventi  l'hanno determinata       ) per l'8 marzo      e per   " pare  condicio  "   dedico  questa   foto  dell'amico Giuseppe  Gatto a  tutti gli uomini  buon 8 marzo    a  tutti \e

Liberate Rossella Urru!

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Rossella Urru , 29 anni, volontaria italiana e rappresentate del Comitato Internazionale Sviluppo dei popoli (CISP), operava in Algeria, nei campi profughi Saharawi, per portare aiuto alla popolazione, in particolare ai bambini. Nella notte tra il 22 e 23 ottobre 2011, mentre cenava con alcuni colleghi spagnoli ( Ainhoa Fernandez de Rincon dell 'Associazione amici del popolo Saharawi e Enric Gonyalons , dell'organizzazione Mundobat) è stata prelevata da terroristi islamisti e di lei si son perse le tracce. Oggi, 29 febbraio, i blogger si dànno appuntamento sul web per ricordare Rossella e altri nostri connazionali rapiti: Maria Sandra Mariani , Giovanni Lo Porto , Franco Molinara , Valerio Longo , Letterio La Maestra , Agostino Musumeci , Valentino Longo , Daniele Grasso e Carmelo Sortino [lista delle adesioni nel blog di Sabrina Ancarola, http:// sabrinaancarola.blogspot.co m/ ] . Chiediamo di supportare l'iniziativa condividendo e commentando i post in r

cibi proibiti alle donne CETRIOLO VIETATO ALLE DONNE. RELIGIOSO: "RICORDA IL PENE MASCHILE"

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leggo  sulla mia home di facebook   questo articolo del giornale gratuito  http://www.leggo.it/ Giovedì 08 Dicembre 2011 - 16:06 ROMA - Cetrioli, banane, zucchine e carote. Eccoli i nuovi frutti del peccato, almeno stando a quanto sostiene un religioso islamico. L'uomo, residente in Europa, ha dichiarato che le donne non dovrebbero neanche avvicinarsi a ortaggi e frutta di forma fallica per evitare che queste possano portare alla mente "pensieri sessuali". Lo sceicco, per ora rimasto anonimo, è stato citato dal quotidiano el- Senousa. Accanto al divieto, però, l'uomo ha aggiunto anche delle "istruzioni per l'uso": se proprio le donne islamiche non potranno fare a meno di mangiare i frutti incriminati, dovranno almeno farlo in presenza di un uomo loro legato da parentela, come un padre o un marito, che provvederà a tagliarli in pezzetti tanto piccoli da non ricondurre alla forma originaria. Banane e cetrioli, infatti, “assomigliano al pene ma

Le parole stuprate

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La figlia sedicenne d'una disagiata famiglia abitante a Torino rivela d'esser stata vittima d'una violenza: "Colpa degli zingari", vale a dire i rom ammassati nel campo della Continassa, periferia profonda, agglomerato di baracche e casermoni in cui annegano uomini e cose. La fiaccolata di solidarietà (?) organizzata dal fratello della ragazzina e dagli abitanti del quartiere si trasforma ben presto nell'edizione 2011 della Notte dei Cristalli: assalto al campo rom, bombe carta, rogo. E i bambini?, osa obiettare qualcuno. Brucino anche quelli, è la ringhiosa replica dei giustizieri di stirpe e verginità. Di fronte all'irreparabile, la ragazzina crolla: non c'è stato nessuno stupro. Ma non è più intatta . Ha avuto un rapporto sessuale consenziente col giovane fidanzato, ma temeva la punizione dei genitori e della nonna, alla quale aveva giurato di arrivare pura al matrimonio. Per accertarsene, la famiglia la sottoponeva o

stori di donnne altrnativa a quelle di arcore e dello show buiness

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  con sottofondo  portando i  giornali alla raccolta  differenziata  della  carta  mi sono imbattuto  in questo m articolo   della settimana  prima di ferragosto  interessanti  il primo  della  nuova sardegna  o l'unione sarda   (  ?  ) Campionato di morra, il robot battuto e umiliato Così Maria Pala di Lula ha battuto e umiliato il robot super Gavin 1.0 di Angelo Fontanesi ONIFAI. Il protagonista annunciato della sedicesima edizione del «Campionau sardu de sa murra» e della nona edizione dell’«Atòbiu internazionale de sos murradores de su Mediterraneu» svoltisi nello scorso fine settimana a Baunei, doveva essere Gavin 1.0, robot murradore, costruito da un team di allievi dell’Istituto tecnico industriale Giua di Cagliari. Un assemblato di circuiti elettronici progettato e nato per vincere tutto e contro tutti. E così aveva fatto sino a quando sul palco di gara allestito dall’a ssociazione «Po su giocu de sa murra» ha incrociato le sue dita bioniche contro quelle corte e