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Visualizzazione dei post con l'etichetta donne coraggiose

regali di natale alternativi e dell'ultimo momento Tatuaggi Gratis Per Coprire Le Ferite Causate Dalla Violenza Domestica

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come avevo suggerito sul blog , nella guida natalizia dell'anno scorso ( se non ricordo male ) , il tatuaggio può essere , specie un regalo specialmente last minute e specialmente a chi ha subito simili nefandezze da   http://www.curioctopus.it/read/5742/una-donna-offre-tatuaggi-gratis-per-coprire-le-ferite-causate-dalla-violenza-domestica L'idea è della tatuatrice brasiliana Flavia Carvalho , che ha inaugurato così “A Pele da Flor” (La pelle del fiore). Il progetto è nato due anni fa, dopo la visita di una giovane cliente presso lo studio di tatuaggi dove lavorava la Carvalho. La ragazza voleva coprire una brutta cicatrice sull'addome, conseguenza della brutalità di un uomo al quale aveva rifiutato di concedersi. La tatuatrice brasiliana ha iniziato così a farlo per chiunque desiderasse nascondere le cicatrici di un abuso ricevuto, trasformando i segni di coltelli, pallottole, mastectomie, da ricordi indelebili di atrocità e violenze a disegni color

ruolo importante delle donne nella grande guerra - reprise \ l'8 marzo care donne non è solo spogliarello ma anche lotta e solidarietà non dimenticatelo

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  vi potrebbero interessare  http://www.altromercato.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3228 http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/455934/8-storie-per-l-8-marzo-Vietato-rassegnarsi-vite-di-donne-controcorrente Come   ogni  anno     s'avvicina  l'8 marzo  e   la sua festa  , ormai sempre  più   carica di retorica  e    di business commerciazilzzazione  e  come ogni  anno  in anticipo su  tale  fenomeno    sempre  piùmassiccio     gioco sui tempi  . Ma  quest'anno per  l'8 marzo , oltre   ad  evitare     la solita pippa  storica   su  d'esso  (  chiunque  in rete anche  mnei  siti   commerciali   troveranno qualche riga   in cui   si racconta  cosa  è  l'8 marzo ed  il suo significato    ho scelto di raccontare e di parlare di tale  festa  raccontando, a scapito di altre  storie ( ne  trovate   fra  i link  sopra  dei riferimenti )  , approfittando  del   secondo   della serie di centenari   il primo di quello italiani ( infatt

ho vinto sul tumore ora voglio liberare la mia terra dal veleno dei rifiuti tossici. la battaglia di Maura Messina

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 La storia che racconto nel post d'oggi è tratta dalla rivista  Natural  di febbraio, ringrazio gentilmente  l'autrice Alina Rizzi   per avermini concesso la pubblicazione  su quesrte pagine   . Maura Messina designer appassionata di pittura, oltre adaver scritto un libro (a destra) lo ha illustrato,impaginato e ha disegnato la copertina: davvero talentuosa ! Maura Messina, 26,vive a Villaricca, (Na), vicino alle discariche del giuglianese dove, per legge, non possono essere localizzati nuovi siti di smaltimento rifiuti. È previsto, però, un ampliamento della discarica di Cava Riconta. Maura e i suoi concittadini chiedono invece la bonifica della zona e la chiusura definitiva dell’impianto, con la tombatura finale.Il libo s'intitola Diario di una kemionauta «Per me che amo dipingere non è stato semplice trovare un’alternativa immediata quando in ospedale mi hanno vietato l’uso dei colori», racconta Maura Messina. «Ho iniziato così a scrivere un diario che aggiornavo

È nuorese la “rossa” della Fp Cgil che sfida il ministro su Twitter Il segretario nazionale Rossana dettori interviene sul riordino degli enti locali

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da   http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2015/01/23    È nuorese la “rossa” della Fp Cgil che sfida il ministro su Twitter Il segretario nazionale Rossana dettori interviene sul riordino degli enti locali  SASSARI. «Ma pensate che sia normale, mentre la gente fa un sit-in sotto Montecitorio su dissesto economico e servizi non più erogabili, che il ministro cinguetti che ci sono 1000 posti disponibili per la mobilità degli statali? Io penso di no, ma per sapere che succede è meglio procurarsi uno smartphone». Non è certo una che si tira indietro Rossana Dettori, nuorese purosangue, emigrata a Roma per frequentare il convitto dell’Umberto I: «L’unico dove mi prendevano senza essere battezzata». E dove, dopo ha fatto l’infermiera professionale («la mia vera e unica passione») e ha iniziato il suo lavoro sindacale come delegata. Una strada che l’ha portata lontana: nel 1994 è segretaria della Funzione pubblica Cgil di Roma Nord, nel 2003 diven

Mi chiamo Ester, scrivo di 'ndrangheta (a Milano), guadagno 3 euro

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Ricolegandomi a quanto già detto nei post precedenti : 1) per il coraggio delle donne , 2) ne vale la pena ? Eccovi una storia che dimostra come le nuove generazioni non sonomsolo bimbiminkia e basate solo sull'edonismo.  Ma  prima di raccontare  la  storia    vorrei   esprimere  un mio  dubbio  (  poi   sopito  leggendo i  suoi scritti  su fb e  tw   , vedere  i link sotto  )  : se  lei  fosse  al sud   avrebbe lo stesso lo coraggio  come al nord  ?  a  me   sembra  di  si .  Un ultima cosa  prima  d'incominciare Storie Correlate "Io, presa per pazza perché parlavo di 'ndrangheta nel milanese"   'Ndrangheta al nord: Sedriano è il primo comune lombardo sciolto per mafia i suoi articoli http://www.stampoantimafioso.it/author/ester-castano/   http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/ecastano/ptype/articoli/ i  suoi contatti  https://twitter.com/Ester_Castano https://www.facebook.com/EstelleEstella    Ma  ora  veniamo  a

Ha 16 anni e fa il muratore La storia dell'ucraina Olena

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Musica   consigliata VASCO ROSSI CAMBIA-MENTI Lo  so   che  questo post   scatenerà   vivaci discussioni   come  questa  avvenuta  sulla mia  bacheca  di  facebook    quando  ho  riportato tale  news Giuseppe Scano  ha condiviso un  link  tramite  Angela Nella . 4 ore fa Ricordiamocelo bene bene la prox volta ke diremo ad altri la medesima cosa !!!! Joele, ucciso a 19 anni in Gb perché italiano. "Rubi il lavoro ai ragazzi inglesi" da   tastorosso.wordpress.com Danilo Atzori Guarda che la colpa è di voi sinistroidi di merda!!! I nostri connazionali sono costretti a scappare e non in tutti i paesi sono coglioni come in Italia...avrei voluto vedere se tu padre anzichè far lavorare te avesse preso un extracomunitario o un altro qualsiasi come l'avresti pensata, COGLIONE!!! 4 ore fa · Mi piace Danilo Atzori Scusa Giuseppe , ma mi hai fatto incazzare parecchio!!! 4 ore fa · Mi piace Cassan Remo Giuseppe non prendo in consi

Sassari . coraggio di donna e moglie : << cosi ho salvato mio marito dalle slot machine >> .

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 da la  nuova Sardegna  online del  26\9\2013 Un falegname di 36 anni ha giocato per tre anni. Adesso riconquista la vita nella comunità di recupero di don Chino Pezzoli. di Vannalisa Manca wSASSARI «Un giorno ha infilato un euro in quelle maledette macchinette e il tintinnare di monete lo ha fatto saltare dalla contentezza. Con un euro si era fatto uno stipendio. Non immaginava che quell’euro stava cominciando a cancellare la sua anima di uomo meraviglioso, di padre, di marito». Angela (il nome è di fantasia) è una donna minuta, ma la luce dei suoi occhi emana una forza enorme. Quella che ha avuto per strappare il marito dal vizio del gioco, da quella malattia che lei chiama da slot machine e che gli stava consumando la vita. Il tunnel è durato tre anni, un periodo che Angela ha vissuto come un incubo, cercando di capire che cosa avesse cambiato anche i sentimenti del suo compagno, un uomo di 36 anni, un bravo falegname che amava la moglie e i due figli di 10 e 3 anni.

Maria Occhipinti, storia di una pasionaria

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Prendendo atto     della campagna segnalata    sulla bacheca  di facebook di  Mila  spiccola  (  foto a  sinistra  )   :  <<  Quattromila firme e crescono sempre di più. Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia. Portiamo un'ottica di pluralismo di genere rimuovendo gli stereotipi educativi.  Educhiamo bambini e bambine al rispetto e alla diversità.  La battaglia contro al violenza sulle donne e sui diversi si conduce a partire dalle scuole e dagli educatori. E' una battaglia culturale e civile.  >> qui la  petizione Per  raccontare   una storia  , semopre  di donne coraggiose    e passionarie  , poco nota al grande pubblico    quella  di  Maria  Occhipinti    da   repubblica  video   del 26\3\2013 "Con quella faccia da straniera - il viaggio di Maria Occhipinti" è il nuovo documentario del regista siciliano Luca Scivoletto, che racconta la storia della "pasionaria" ragusana simbolo del movimento contro la chiamata al

Nuoro, padre naturale uccise la mamma Il papà di Vanessa è ora lo zio che l'ha amata

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INella mia Sardegna  , specie  in certe zone  , conosciute     ai media e alla  mentalità  di certa gente   [ sic  ] nonostante le belezze naturalistiche , solo per le desamistade ( "inimicizia" e, per estensione, faida, lotta. Il brano racconta appunto la faida tra due famiglie probabilmente per motivi d'onore e promesse non mantenute ed è uno spaccato delle classiche "guerre" e inimicizie tra famiglie che spesso si potevano vivere soprattutto in molte zone della sardegna fino a qualche decennio fa, dovute soprattutto ad un fortissimo senso dell'onore e dell'orgoglio. )  e   banditi  ,  succedono anche fatti come  questi   che dimiostrano che   la  cultura  sarda  è fatta   anche   di pace  e  di non violenza   oltre  che  da  volgia  d'uscire  da  questi   stereotipi  ed  uscire   dalla catena dell'odio e del rancore . é la storia  di  Vanessa  .  l'antenfatto dall'unione  sarda  del  19\3\2013 FESTA DE

La mia vita senza tacchi a spillo. Giusy Versace: io e la femminilità] La mia vita senza tacchi a spillo. Giusy Versace: io e la femminilità

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 dal blog del corriere  dela sera  http://invisibili.corriere.it/descrizione/#more_descrizione  ho preso questa storia  raccontasta  da  Claudio Arrigoni   Giusy Versace (sì, la famiglia è quella che immaginiamo) ha affrontato di colpo la disabilità quando aveva 28 anni: le gambe amputate da un guard rail sulla Salerno-Reggio Calabria. Nella sua vita c’è un prima e un dopo, come spiega nel libro “Con la testa e con il cuore si va ovunque” (Mondadori; la foto, di Jennifer Lorenzini, è quella della copertina). Anche nel suo modo di intendere la femminilità. Ce lo spiega oggi, “Festa della donna”, con un augurio: “Auguri a tutte, ma proprio a tutte, le donne: siamo come ci guardiamo”. di Giusy Versace Nel 2005 ho perso le gambe in un incidente stradale e insieme alle gambe credevo di aver perso anche una parte della mia femminilità. Ho sempre considerato le gambe come la parte più femminile di me, perdendole ho iniziato a vedermi come un piccolo mostro. Ho

donne che non tacciono La sfida di Mamphela per il nuovo Sudafrica

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visto che  quello che pubblico secondo  molti miei amiche  non va bene per  l'8 marzo    (  qui in  questi url  1   2   maggiori dettagli  )  cerco anche  se dovrei infischiarmene   e  andare oltre  d'accontentare   i politicamente corretti  raccontando  questa  storia fonte  repubblica.it   Avrebbe potuto restare nel Pantheon delle grandi personalità sudafricane semplicemente restando in silenzio, in un angolo, a fare la custode della memoria e dell'eredità politica del grande amore della sua vita, Steven Biko. Era da lei e non dalla moglie ufficiale che il grande leader anti-apartheid aspettava un bambino quando morì: quel bambino, Hlumelo, non conobbe mai il padre, che morì di torture in una prigione del governo dell'apartheid pochi mesi prima della sua nascita.  Aggrappata a lui, Mamphela Ramphele è sopravvissuta. Ha continuato a battersi contro l'apartheid, ha fatto il medico, la donna d'affari, si è messa a lavorare su temi economici e social