Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta donne

Donna,vita, libertà contro la cultura della guerra e della morte /e basta retorica alla mimosa…. di Pier Luigi Raccagni

Immagine
  Piccolo contributo alla giornata dell’ emancipazione femminile in tutte le forme storiche ed esistenziali acquisite. Hanno ragione le militanti del movimento a reclamare meno mimose e più attenzione ai bisogni. Lo sfruttamento della forza lavoro femminile,ad esempio,in Italia non si è mai fermato, così come il senso di una società patriarcale a misura padronale e di possesso. E i femminicidi non sono di  certo diminuiti,dopo il caso orrendo di Giulia Cecchettin. E lo stupro delle donne israeliane ?  E il massacro delle donne palestinesi?  E le donne iraniane uccise per un velo?  E Ilaria Salis in catene?  L’ 8 marzo è  anche un dolore che deve essere condiviso, un invito  poi all’ unica rivoluzione possibile. E poi,poi ci sarebbe da sfoderare la retorica solita,di cui non si può fare a meno per cui da decenni l’8 marzo  è venduto come qualsiasi altro prodotto,con suggestioni più mercantili che culturali. Ma le donne,le ragazze sanno quello che devono fare .

8 marzo . tessendo l'amore storia dell'associazione pugliese le costantine

Immagine
   da  F  settimanale    n 39  2  ottobre  2023 

quando la moda non esalta la perfezione assoluta dei corpi , ma ti accetta per come sei

Immagine
    Odio  la  moda  e cerco  di esserne  succube   e  di  farmi influnzare  il meno possibile  . Infatti  concordo  con   questo interessante  articolo   (  da  cui  ho preso la  foto  del  post  )   di   https://www.facebook.com/alfemminile   Anni e anni di pubblicità, cartelloni appesi per la città e sfilate ci hanno abituate e abituati all’idea che solo un determinato corpo potesse (e meritasse) di sentirsi sexy e a proprio agio in intimo. D’altronde, ancora oggi, è difficile che modelle dai corpi non convenzionalmente magri vengano scelte (specie dai grandi marchi della moda) per indossare lingerie o costumi da bagno. Questa mancata rappresentazione finisce, quindi, per convincerci dell’esclusività di determinati capi, la cui possibilità di essere indossati si trasforma così in privilegio. Un privilegio che ieri, durante la Milano Fashion Week, Dolce e Gabbana ha reso diritto, facendo sfilare in lingerie corpi diversi ma ugualmente (e sapientemente) valorizzati da mise che di norma

1943. Nella #polonia invasa dai #nazisti brilla la stella di #mariannabiernacka, sacrificatasi al posto della #nuora giovane e #incinta da https://www.dols.it/

Immagine
  D i Daniela Tuscano “Se proprio ci tieni, vecchia”. La donna cui l’ufficiale nazista scaglia in faccia quest’epiteto ha solo 55 anni, età che oggi nessuna, almeno nell’opulento Occidente, assocerebbe al tramonto della vita. Al massimo al periodo maturo, ancor rigoglioso di fascino e lusinghe. Vecchio, qui da noi, non è del resto più nessuno: la parola viene ritenuta scorretta e offensiva proprio come al tempo delle dittature, che disprezzavano i corpi in declino e magnificavano i fisici freschi e atletici, salvo poi mandarli a morire in guerra. Ma  Marianna Biernacka (1888-1943)  della vecchiaia non ha paura. La sua è una generazione concreta. Consunta anche, certamente.  Sa che  il tempo ha pochi spazi e ci vive dentr o, nelle stagioni e tra le fatiche. E poi, a vederla, dimostra almeno  dieci anni di più. Vecchia, d’accordo. E allora? Il suo periodo è quello, è madre, suocera, nonna, e fuori impazzano le bombe e la sua Polonia è invasa dalle truppe di Hitler. Marianna abita in due

Quelle "signorine per bene che giocavano a calcio" e sfidarono il duce: la prima squadra di football femminile

Immagine
da   https://cultura.tiscali.it/storie/articoli/ Nasceva novant'anni fa a Milano. Libri, articoli e uno spettacolo teatrale prodotto dalle compagnie Meridiano Zero, Teatro Tabasco, Compagnia Vaga per la regia di Laura Garau scritto e interpretato da Michele Vargiu che sta girando l'Italia raccontano la vicenda del Gruppo Femminile Calcistico milanese                                      di     Francesca Mulas “Si può essere signorine per bene e da casa e praticare al puro scopo ginnasstico lo sport del calcio”. Così la giovane milanese Losanna Stringaro difendeva novant'anni fa, sulle pagine del quotidiano Il Littorio, il suo Gruppo Femminile Calciatrici, la prima squadra di calcio femminile nata in Italia. L'esperimento, come lo chiamarono le stesse fondatrici, durò poco meno di un anno ma rivoluzionò per sempre la visione dello sport italiano e fu una preziosa prova di coraggio e libertà nel tempo in cui il fascismo imponeva la sua visione autoritaria e oppressiv

Giornata della donna, nel lavoro e nel diritto al voto affondano le radici dell’emancipazione

Immagine
leggi  anche   https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/03/caro-platone-noi-donne-non-siamo-mele.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/03/caro-platone-noi-donne-non-siamo-mele.html ha  perfettamente  ragione     l'articolo riportato sotto. L'8 marzo     fa parte  del  calendario    civile  italiano  . da    https://espresso.repubblica.it/attualita  7\3\2023   di  Luca Casarotti* Rappresentanza politica, occupazione, uguaglianza. Sono i capisaldi su cui si sono basate e si basano le rivendicazioni femminili. Dal movimento operaio del primo ’900 alla Resistenza e alla Costituzione repubblicana. Fino a oggi, con gli scioperi dell’8 marzo Rappresentanza politica, occupazione, uguaglianza. Sono i capisaldi su cui si sono basate e si basano le rivendicazioni femminili. Dal movimento operaio del primo ’900 alla Resistenza e alla Costituzione repubblicana. Fino a oggi, con gli scioperi dell’8 marzo Nel 1977 Bianca Guidetti Serra pubblica “Compagne”, un libro

Clara Immerwahr, scienziata ebrea, che decise di togliersi la vita per protestare contro l'uso dei gas asfissianti inventati da suo marito, Fritz Haber da Piero Gurrieri tra la gente

Immagine
 Grazie  a    Piero Gurrieri tra la gente   per   questa    bellissima storia       ·   Clara si era laureata in Chimica a Breslavia, la prima donna in Germania, sposando poi Fritz Haber, altro chimico. Due scienziati che lavoravano insieme, cui si deve l'invenzione della sintesi dell’ammoniaca da idrogeno e azoto atmosferico. Clara però non voleva essere solo la "spalla" di Fritz: "È sempre stato il mio modo di pensare che una vita valga la pena di essere vissuta solo se si è fatto pieno uso di tutte le proprie abilità e si è cercato di vivere ogni tipo di esperienza che la vita umana ha da offrire. È stato sotto questo impulso, tra le altre cose, che ho deciso di sposarmi in quel momento, la vita che ho avuto è stata molto breve e le ragioni principali sono il modo oppressivo di Fritz di mettersi al primo posto in tutto, così che una personalità meno spietatamente auto-assertiva è stata semplicemente distrutta." Scoppia la guerra, il governo tedesco commission

in una regione in cui la sanità pubblica e ormai in mano ai privati Una notizia bella, da un ospedale sardo…

Immagine
 da    Maria Giuseppina Careddu   Il casco refrigerante per chi fa chemioterapia e permette di non perdere i capelli…… due pazienti sulle tante , potranno usufruirne: grazie a contributi pubblici e privati! Elogio e plauso a chi ha permesso questa opportunità. Con l’augurio che diventino di più e che tutte le donne possano usufruirne In realtà perdere i capelli è nulla , di fronte al rischio di perdere la vita… Ma è un trauma, perché rende visibile la fragilità della malattia a tutti… Un trauma, pur sapendo che poi i capelli ricrescono… Esiste ancora la generosa comprensione!

Perché da ex maschio alfa parlo di femminicidi e d'argomento femminili

Immagine
In realtà  il post  d'oggi avrebbe dovuto essere  un altro    . Ma   visto   l'ennesimo  femminicidio    visto   che   Teresa di Tondo di  44 anni ed era un'educatrice. Il marito l'ha fatta a pezzi con un coltello. E dolore nel dolore, a trovarla sul pavimento di casa è stata la figlia diciassettenne. Ma  visto    che ,   è notizia  di  qualche  ora   fa  ,  lui   è  stato  trovato impiccato  ,   e  quindi   si  parlerà  di  omicidio  suicidio .  Femminicidio  o   omicidio   .-  suicidio  sempre  di  violenza    di genee   o  sulle  donne  si tratta  .  Ho deciso  il titolo  del  post      ,  visti    i  commenti  poi  rimossi     e non  pubblicati    in attesa  di  moderazione  ( ecco  uno  dei motivi     per  cui   uso la moderazione   )    a tali argomenti  o   a semplici post    \  storie   od  argomenti  femminili    mi   si  replica   "Eh, ma non parli d'altro, sei monotematica" come se la colpa fosse mia se questa cosa accade tutti i giorni, diverse

Al telaio contro la guerra Guernica per il Man dalle tessitrici di Sarule dello studio Pratha La designer Laura Lai: «I simboli di Picasso, studiati e resi con la lana»

Immagine
Mentre  cercavo qualcosa    con cui  distrarmi    e  rimanere fedele   ai mio proposito   di boicotaggio  anti mondiali     ho letto  sulla  nuova   Sardegna d'oggi   di  questa  bellissima  iniziativa  a  cura  di   Graziella Carta: «Una sapienza da salvare che parla ancora come un’arte moderna» .   Infatti  Essa  insieme  ad  altre tessitrici  (    di Alberta Pinna, Lucia Piredda, Lucia Todde, Gonaria Todde e Rosaria Ladu  )    hanno  creato Sei grandi tessuti  che  raffigurano  Guernica    di Picasso  ora  in esposizione  al  museo Man  di Nuoro .   dall'articolo   del  giornale   Un lavoro minuzioso, un’arte antichissima e una creatività attuale si sono incontrate, per urlare ancora contro la sopraffazione, nelle tessiture per “Picasso e Guernica. Contro tutte le guerre”, mostra al Man (a cura di Michele Tavola) visitabile fino al 19 febbraio prossimo. Un’esposizione imperdibile che propone il reportage fotografico di Dora Maar sulla creazione dello stori

Arianna Lomuscio macchinista sui treni merci sfata i luoghi comuni: "Dicono che non sia un mestiere da donne perché faticoso, sbagliano

Immagine
da  repubblica  online  Arianna Lomuscio macchinista sui treni merci sfata i luoghi comuni: "Dicono che non sia un mestiere da donne perché faticoso, sbagliano"                           di Gennaro Totorizzo Arianna Lomuscio al suo primo viaggio da macchinista Quello del macchinista, in particolare sui treni merci, è un lavoro che richiede un grande sforzo fisico, stancante, e quindi non adatto per una donna. “C’è questa concezione errata, anche se nessuno me lo ha mai detto chiaramente. E all’inizio mi ha frenato”. Arianna Lomuscio, ventitreenne di Toritto, nel Barese, non si è data però per vinta e ha sfatato il luogo comune: da una settimana è alla conduzione dei treni Gts, come secondo agente. Nell’azienda barese di trasporto merci è accaduto per la prima volta. Arianna non giocava con i trenini da bambina. Ma quella per le locomotive è una passione insita, cresciuta nel tempo: “Mi è sempre piaciuto ma non avevo mai avuto il coraggio di intraprendere questa strada – racco

prima donna vescovo in italia contro i pregiudizi

Immagine
Maria V. Longhitano "Io, prima donna vescovo contro i pregiudizi"di Giada Lo Porto La sua Chiesa è quella episcopale, ramo della famiglia anglicana con lo sguardo rivolto al cattolicesimo ma che non obbliga al celibato 13 MAGGIO 2021 "Avevo dieci anni quando, nella mia Enna, il parroco mi disse che non sarei mai potuta diventare prete". Maria Vittoria Longhitano, 46 anni, non si è arresa. È la prima donna vescovo in Italia, sarà ordinata a Catania il 29 maggio. Fa parte della "Inclusive anglican episcopal church", chiesa della tradizione anglicana, che non obbliga al celibato. Maria Vittoria è sposata, è madre di una bimba di 5 anni e vanta molteplici primati: è stata la prima donna sacerdote ordinata in Italia, nel 2010, la prima a celebrare nozze religiose gay e la prima vicaria episcopale per le comunità di lingua italiana. Per tanti anni alla guida del "Gesù Buon Pastore" di Milano, è tornata in Sicilia nella parrocchia Madonna del Carmelo a

LA MIA COLPA? CHE MI HANNO VIOLENTATA Paola, messicana, economista, dormiva quando, in Qatar, un collega è entrato e l’ha stuprata. «Ho documentato tutto con le foto», racconta. E sporto denuncia. Però rischia 7 anni di carcere e 100 frustate.

Immagine
  dal settimanale  oggi   Quando venne data la notizia che sarebbe stato il Qatar a ospitare i primi Campionati del mondo di calcio in Medio Oriente, la Fifa e il Qatar presentarono un documento di 112 pagine in cui garantivano  che i diritti umani sarebbero stati tutelati.  Il Qatar, si legge, promuoverà «condizioni di lavoro e di vita dignitose» e verrà ribadito il divieto di «qualsiasi forma di discriminazione nei confronti di Paesi, persone o gruppi di persone in base a origine etnica, colore della pelle, nazionalità, origine sociale, orientamento sessuale, disabilità, lingua, religione, opinioni o qualsiasi altro status». Fatma Samoura, segretario generale della Fifa, continua a ripetere che i campionati di calcio nel novembre di quest’anno offrono «un’opportunità unica per apportare cambiamenti positivi, un’opportunità a cui né Fifa né Qatar possono e devono rinunciare». Deve essere andato storto qualcosa se una donna messicana che lavorava all’organizzazione dei Mondiali rischia