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no all'obbligo imposto da salvini del crocifisso .si alla libertà facoltativa di esporlo o non esporlo

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 canzone    suggerita Laico reggae -   Avanzi Sound Machine   La proposta della Lega di rendere obbligatorio il crocifisso “ben visibile” in ogni luogo pubblico di questo Paese non è solo un’arma di distrazione di massa per distogliere i cittadini dai disastri sul fronte immigrazione, economia, politica estera e qualunque cosa questo governo abbia toccato.  Infatti   È anche, e soprattutto, figlia di un’idea di mondo retrograda e paranoica che, attraverso l’ostentazione del simbolo - sia esso una croce, un tricolore, una parola, uno slogan - irregimenta i cittadini e li inquadra in una visione settaria del mondo.L’idea non è certo nuova né particolarmente brillante. La differenza è nel metodo, nella forma, mai come in questo caso sostanza. Un tempo, neppure troppo tempo fa  [ cioè fino al  1985   rinnovo del concordato  \  patti lateranensi   del 1929   aggiunta mia   ]  con quel simbolo si voleva esprimere un circoscritto sistema di valori condiviso da una parte non trascurabile dell

ricordo ancora il primo giorno scuola .... un pensiero assopito e la nostalgia si fa avanti leggendo la storia di Mimi Salis alias Su Mastru Salis: un vero maestro, non solo di scuola.

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sulle  note     della   sigla  del famoso  cartone  Libro cuore  Leggo questo storia trovate  sulla  home  di facebook   da   Diego Ibrahim Manca    Ieri alle 00:29  ·  Su Mastru Salis: un vero maestro, non solo di scuola. Oggi voglio raccontarvi la storia di un uomo che, negli anni 60, in un piccolo paese del centro Sardegna riuscì a dare una svolta decisiva alla lotta all'analfabetismo innescando un processo di cultura del bello e della responsabilità che ancora oggi si respira profondamente . La fortuna di averlo conosciuto, di aver potuto assistere alle sue narrazioni, di aver potuto condividere anche se per poco, una passione comune (l'amore per la propria terra) e aver avuto il privilegio di poter godere della sua fiducia, mi danno forza e speranza nell'inseguire i miei sogni. Il patrimonio enorme  di testi, scritti, appunti, lavori di studio vari, i millemila reperti raccolti, schedati, organizzati e presentati nel museo della tecnologia contadina di Santulu

Senza titolo 846

LA GELMINI PREPARA LA STRAGE DEI PRECARI DELLA SCUOLA I precari della scuola sono i grandi assenti dal dibattito sulle riforme proposte dal ministro Gelmini: si parla di grembiuli, di voto in condotta, di maestro unico, ma nessuno sembra curarsi del taglio di 90.000 docenti e 47.000 ATA. Il ministro si limita ad assicurare che i docenti di ruolo possono stare tranquilli e che i precari possono sempre essere riciclati nel turismo. La proposta è umiliante visto che si tratta di personale laureato, abilitato ed idoneo all'insegnamento e spesso in possesso di master e corsi di specializzazione; oltretutto non sembra che ci sia bisogno di 150.000 guide turistiche o addetti nei musei. E' quindi evidente che la proposta della Gelmini sia in realtà una presa in giro per indorare la pillola alle decine di migliaia di persone che resteranno disoccupate dopo aver lavorato a tempo determinato, anche per 10 o 15 anni, con contratti annuali. Le persone che perderanno il lavoro sono concentr

La marcia di Barbiana

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                                          La marcia di Barbiana Come ogni anno, ormai da qualche anno, anche ieri, 20 maggio 2007, da Vicchio (FI) è partita la marcia per Barbiana, la frazione resa famosa dal Priore, Don Lorenzo Milani, che lì aveva aperto una scuola per i più poveri e che morì proprio quaranta anni fa. Recarsi a Barbiana vuol dire capire molte cose, che sfuggono alla lettura dei libri, sia quelli scritti da altri e che riguardano il coraggioso sacerdote di Barbiana, sia quelli scritti dallo stesso Don Lorenzo. L'esperienza umana, cristiana e pedagogica del Priore ha notevoli sfaccettature, che di rado vengono colte tutte assieme e che non infrequentemente vengono utilizzate e strumentalizzate per giustificare posizioni che poco hanno a vedere con Don Lorenzo. All' evento di ieri, qualcuno riluttante, qualcuno commosso, qualcuno compiaciuto... hanno partecipato pure gli alunni di Don Milani. Io ho avuto la fortuna di incontrarne alcuni. Nevio Santini, ad esempi

DON LORENZO MILANI E LA SCUOLA DELLE GRIGLIE

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l 26 giugno del 1947 moriva il Priore di Barbiana, Don Lorenzo Milani. Pochi giorni prima era stata pubblicata "Lettera a una professoressa" il testo che il sacerdote aveva scritto coi ragazzi della sua scuola e che era destinato a scuotere le coscienze dal profondo e a rendere famoso il suo autore. Il messaggio del Priore di Barbiana, che, in fondo,  non era che l' autentico messaggio cristiano, scandalizzò molti quando apparve e, per certi versi, continua a scandalizzare ancora, perché un messaggio quando è autentico è sempre scandaloso e scuote dal profondo, toccando e facendo vibrare corde nascoste. Scevro da pregiudizi, da imposizioni e da usanze, il sacerdote-maestro a Barbiana aveva osato  mirare alla parte buona  dell'uomo, che indubbiamente esiste, ponendosi come obiettivo quello di svilupparla, a dispetto dei poteri costituiti, che invece hanno avuto e, purtroppo sembra che abbiano ancora troppo spesso, tutto l'interesse a svilirla. Don Milani è stato