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Tragedia Sardegna. Inammissibile dichiarazione di Lara Comi, Pdl: “I sardi sono morti perchè ignoranti”

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speravo di tornare  alla normalità   è di parlare  d'altro  , senza  per  questo dimenticare :  i morti   tempiesi  ( e non  )   sia  che  li conoscessi  o  meno  ,il fango  nelle pareti di casa  di  mio  zio  e  il   garage  allagato  .Maa   certe  cose   mi fanno incazzare  ed arrabbiare  non bastavano  i post   imbelli    di certi , una minoranza  per  fortuna  , continentali adesso ci si  mettono  anche  i nostri politicanti  .  Non ho parole  lascio  che a parlare  sia    questo articolo  di  http://www.zappadu.com/ Tragedia Sardegna. Inammissibile dichiarazione di Lara Comi, Pdl: “I sardi sono morti perchè ignoranti”  Incredibile commento della deputata europea del PDL Lara Comi (  foto  a destra  )   sulla tragedia che ha colpito la Sardegna. Le sue parole sono state riportate su Facebook dalla giornalista Selvaggia Lucarelli. Ecco il messaggio: “Io di fronte a certe tragedie mi chiedo come certa gente non abbia il pudore di tacere. Lara Comi stamattin

la ferita ancora aperta di nassyria e le distorsioni dei media delle parole pronunciate alla Camera da Emanuela Corda, deputata sarda del M5S

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Musica  in sottofondo e consigliata    e questa  http://www.youtube.com/watch?v=UF_LyEpcfKo o   http://www.youtube.com/watch?v=Gc3A__oi3-0 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/11/strage-di-nassyria-dieci-anni-dopo.html   cosi rispondo a  coloro che mi dicono che  offendo le  vittime L'intera classe politica dirigente, ieri, si è spesa nel ricordare l'episodio della strage  di  Nassyria   attribuendogli una valenza ad alto impatto retorico, definendo l'evento (parole del Presidente Napolitano) "un atto di grande viltà". Non è così. Non ci fu assolutamente niente di vile, secondo me  e secondo  il blogger http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com/ Infatti  L'uso del termine "vile" è fuorviante e come significante ha l'obiettivo di far pensare alle persone che i nostri carabinieri sono stati colpiti a tradimento. Il fine di questa manipolazione consiste nel far credere che la partecipazione degli italiani alla guerra

precisazioni al post La casa? Ce la costruiamo da soli il primo borgo multietnico fai-da-te

Fra le  tante  email , a volte  capita  di ricevere ,  ed  è questo il caso,smentite  o meglio chiarimenti   non tuoi  , per  articoli  da te  citati (   qui  il post  in questione  )    . da b.rinaldi@aliseicoop.it a redbeppe@gmail.com Oggetto commenti riguardo l'articolo Il primo borgo multietnico fai-da-te Buongiorno, chiedo di inserire nel suo blog le due smentite o meglio chiarimenti riguardo all'articolo di Repubblica che ha inserito nel suo blog. Cordiali saluti   Benedetta Rinaldi   Ebbene   questo è il caso . Ricevo e pubblico  . Ringraziando  la  Sign. Benedetta  Rinaldo per  gli ulteriori  chiarimenti e precisazioni  in merito   a benemerito  progetto  dell'auto costruzione  ------------- Inerente all’articolo apparso sul quotidiano Repubblica domenica 15 agosto firmato da Fabio Tonacci, ovvero quando le omissioni inducono all’errore. Al lettore interessato l’articolo appare senza errori, dunque tutto vero quello che è stato scrit

In mutande e in pantaloni

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Due capi d'abbigliamento estremi. I primi ridotti all'osso, i secondi castigati per antonomasia (eppure, come scriviamo più sotto, qualche testa bacata è giunta a considerarli indecenti). I primi, non solo simbolici (alcuni disoccupati e precari della scuola hanno davvero protestato in questo modo); ma sicuramente anche segno d'una spoliazione, d'una perdita non solo del lavoro, ma della di gnità. Ebbene in questi giorni, molti lavoratori, al Nord come al Sud, sono in mutande. Per lo più nel chiassoso silenzio dei media, in tutt'altre faccende affaccendati. "Devi attirare l'attenzione delle telecamere, altrimenti non esisti" : frase che suona grottesca perché non esce dalla bocca di Fabrizio Corona, ma da uno degli operai della Esab di Mesero , alle porte di Milano, che da giorni, coi compagni, grida sui tetti - il Vangelo coglie sempre nel segno - la sua lotta e la sua resistenza ai licenziamenti. Il regime videocratico impone leggi ferree: tanto val

Niente crisi per i mercanti di armi

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Più 4% nel 2008, più 45% in dieci anni . Un commercio che vede anche l'Italia ai primi posti e a cui ogni cittadino contribuisce con 689 dollari l'anno La crisi economica vi ha colpito pesantemente? Entrate nel business che non conosce stallo: il commercio di armi . Come ogni anno da Stoccolma il Sipri, l'istituto internazionale di ricerca per la pace, la più autorevole fonte internazionale nel campo del monitoraggio sul sistema degli armamenti, ci offre una panoramica su un settore de ll'economia internazionale tanto fiorente quanto poco vantato e pubblicizzato, almeno al di fuori delle riviste specializzate. Intanto il dato globale, che è eccellente: nel 2008 le spese militari nel mondo sono cresciute del 4% , raggiungendo 1.464 miliardi di dollari, ovvero oltre 900 miliardi di euro, pari al 2,4% del pil globale e a 217 dollari a persona. E anche se la crisi in realtà, ha un po' inciso anche sui profitti delle aziende che lavorano nel sttore della "difesa&quo

Schivitù moderna

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E’ alquanto difficile ammetterlo, ma la verità è che non vi sono grosse differenze tra lo sfruttamento della schiavitù che praticavano gli antichi Greci, o gli antichi Romani, rispetto a quella praticata dall’occidente moderno nei confronti dei paesi del terzo mondo, se non per il fatto che quest’ultima è stata opportunamente mascherata dalla ipocrisia dei nostri governanti.