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[ 16 giorni senza mondiale ] Abitudine

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Si dice: non lasciare la strada vecchia per una nuova, come forma rassicurante, ma poco consapevole. L' abitudine diventa normalità ripetitiva e automatica. Potrebbe trasformarsi in creatività ed esperienza nuova, mancata alla propria crescita. Abbiamo tutti la nostra zona confort che può essere indice di passività, ma comunque personale. Secondo me bisogna essere critici, ed autocritici su questa frase. Ad un estremo, con "ABBIAMO SEMPRE FATTO COSI'" finirebbe col non cambiare mai niente. In ufficio staremmo ancora con le macchine da scrivere. All' estremo opposto però, c' è l' obsolescenza programmata di tutto - strumenti e lavoratori; c' è un eterno clima di trasloco che danneggia la produttività e il servizio ai cittadini. Infatti come dice Anna-Maria Sandri  [...] Guardate la Sanità. Non dico che dovesse rimanere come nell' Ottocento, si capisce. Ma chiunque abbia accompagnato un paziente in pronto soccorso, o in semi-intensiva, avrà n

dalla parte del torto e mai ( o rara dalla parte della ragione )

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canzone i sottofondo Dio è morto - Guccini  in particolare  questi versi : << (  .. )  l'ipocrisia di chi sta sempre\con la ragione e mai col torto>>qui sotto una cover dei a chi mi dice perchè m'interesso   non solo  di  shoah  m a degli altrio olocausti   , ma  soprattutto   adesso anche recentemente  di foibe e di esuli istriani , raccontando non solo la volgata storico retorica dei crimini comunsiti \ tititini ma anche le porcherie e le atrocità da pulizia etnica che fecero i fascisti e gli ustascia aiutati dai primi e dai nazisti Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. Bertolt Brecht (  10 febbraio 1898,  Augusta, Germania - Data di morte:  14 agosto 1956, Berlino Est  )