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GionaBlog

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GionaBlog domenica, maggio 20   Il Popolo che c'è [Per ricevere la Newsletter via email  iscriviti a Giona ] Family Day Allora, il popolo della famiglia c’è. C’è anche il popolo cristiano. Non è possibile che tanta gente frequenti le Chiese di domenica, le invada al colmo per le prime comunioni dei ragazzi o per il funerale di una giovane mamma, e poi tutti insieme spariscano di colpo risucchiati dalle invettive dei presentatori televisivi o dai proclami degli imbonitori politici. C’è tanta gente che non solo crede alla famiglia, ma vive la splendida gioia dell’amore tra marito e moglie e figli. I genitori con bambini che hanno avuto l’ardire di viaggiar di notte o di prima mattina per andare a occupare tutti gli spazi di piazza San Giovanni a R

Senza titolo 1797

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Il mondo nuovo                                  L'Arcivescovo Bagnasco, il 30 marzo, parlando all'incontro degli operatori della Comunicazione Sociale della Diocesi di Genova, ha sottolineato le contraddizioni di un'etica basata su criteri soggettivi (come l'opinione pubblica o le scelte personali) invece che oggettivi. Se dovessero valere i criteri soggettivi perchè - ha chiesto - «dire di no all'incesto o al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano ?». Bagnasco ha contestato che «la libertà di ciascuno, come autodeterminazione, come scelta » possa costituire il criterio del bene e del male, e motivato la sua posizione facendo osservare come l'applicazione di tale criterio porterebbe a giustificare rapporti pedofili e incestuosi purchè fra persone consenzienti. Da qui a paragonare i DICO alla pedofilia ce ne corre . A questa conclusione, che a noi sembra così chiara, non sono giunti alcuni giornali - Repubblica ha tit

“Family Day”

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“Bloggers uniti in difesa dei diritti delle minoranze e della laicità dello Stato”. Accendi, con una candela, la speranza di veder riconosciuti i diritti di tutte le famiglie, di tutte le forme di amore. Sabato 12 maggio parte del mondo cattolico si riunirà a Roma per il “Family Day”. Una manifestazione, nata chiaramente come risposta alla proposta governativa dei Dico, che vuole promuovere un unico modello di famiglia: quello descritto nel manifesto della CEI. Il “Family Day” è figlio dei “Non possumus”, di una concezione atavica di famiglia che non comprende le famiglie di fatto, e cioè le coppie  non coniugate che convivono stabilmente, con o senza prole, od anche i nuclei familiari composti da coppie omosessuali o costituiti dal singolo genitore e dai figli riconosciuti. Noi crediamo che anche a queste altre famiglie vadano riconosciuti i diritti già acquisiti nella stragrande maggioranza dei paesi europei, nel rispetto soprattutto del sentimento che caratterizza più di tutti ques

Senza titolo 1726

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Durante una pausa  dallo studio   per  l'esame  di letteraturas italiana II , ho  esplorato il blog dell'utente  donnaprassede78  che aveva  visualizzato  il  mio profilo  . In esso  ho trovato, oltre notevolissime  concordanze  con il mio spirito ribelle  e libertario , un ottimo video ( che trovate  sotto )  -- ancora oggi, nonostante  risalga al 1965,attuale in  tempi  come questi le cui ingerenze  interne ed esterne , sempre esistite nel nostro paese dall'unità, sono  notevoli più che mai in  cui  un  grande  della Letteratura  Italiana  ( ancora attuale  nonostante sia morto 32  anni fa ) Pier Paolo Pasolini , mettendo  da parte   ogni pregiudizio  ideologico   intervista  Ungaretti   un  altro grande  della letteratura  italiana del secolo scorso . Inoltre  le parole  introduttive al documentario  sono  ancora  valide   : << Appurato  che  gli Italiani , di fronte  a  delle domande  generali  oppongono  una serie   e un po'  di balordi   NO COMMENT  . (

Finalmente la nota pastorale della Cei sulla legalizzazione delle unioni di fatto (dico)

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La nota della CEI: tutta “secundum scripturas” Sandro Magister autore del blog Dopo una vigilia un po’ confusa, scompigliata anche dall’inopinato “motu proprio” del cardinale Tarcisio Bertone (vedi il post precedente), mercoledì 28 marzo il consiglio permanente della conferenza episcopale italiana ha finalmente prodotto la superannunciata nota su famiglia e unioni di fatto. Eccola integrale qui sotto. Chi si aspettava sorprese non ve ne trova. Il testo ricalca pari pari le precedenti autorevoli “scritture” di Joseph Ratzinger papa e cardinale. Ai “cattolici che operano in ambito politico” non intima obbedienza. Chiede coerenza. * Nota del Consiglio Episcopale Permanente a riguardo della famiglia fondata sul matrimonio e di iniziative legislative in materia di unioni di fatto L’ampio dibattito che si è aperto intorno ai temi fondamentali della vita e della famiglia ci chiama in causa come custodi di una verità e di una sapienza che traggono la loro origine dal Vangelo e che continuano

Senza titolo 1716

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Se Martini tifa per i Dico e «scomunica» Ratzinger   di Alessandro Maggiolini * - lunedì 19 marzo 2007, 07:00 Nei giorni scorsi il Cardinal Carlo Maria Martini, in pellegrinaggio a Gerusalemme con mille e trecento fedeli di Milano, ha giudicato «inopportune» le parole del Papa sui conviventi che, senza il Sacramento del matrimonio, si considerano sposati. A essere sbrigativi, si potrebbe affermare che Benedetto XVI ha tolto di mezzo uno dei sette Sacramenti: il matrimonio appunto. Il Papa continua ad attestargli la sua stima citandolo nei discorsi e ricevendolo mediamente due volte l’anno. Non solo: Martini si rivolge ai credenti milanesi - gli altri possono considerarsi esonerati - «perché io parli chiaro sino alla fine». Una frase, questa, che può essere ridetta tale e quale da Papa Ratzinger con la propria autorità suprema sulla Chiesa. A nome di Gesù Cristo. Non è qui toccato il problema della scomunica, come è, per esempio nel caso dell’aborto. Non si può, tuttavia, negare che