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Visualizzazione dei post con l'etichetta crisi economia

a quando in italia un freemarket ?

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alcune  foto qui presenti  sono   prese dalla galleria  di  repubblica   (  qui la  galleria  citata  )   le foto postate sul profilo   Instagram  del Freemarket, che descrivono le ultime fasi di preparazione del locale, prima della sua apertura Erano   mesi che un gruppo di giovani danesi lavorava alla realizzazione di un luogo fisico per lanciare la sua startup. Finalmente a metà agosto è stato inaugurato a Frederiskberg quartiere di Copenaghen  un supermercato che ha adottato un'insolita strategia di marketing: "vendere" prodotti gratis. una fila lunga un centinaio di persone attendeva di entrare nel nuovo negozio  Con lo slogan "prova prima di comprare" Simon Taylor, fondatore di Freemarket , ha accolto i suoi clienti e promosso un nuovo modo di fare la spesa, "vendendo" prodotti alimentari gratuitamente in cambio di pubblicità sui social network. Il suo piccolo negozio è adatto a chi è aperto a sperimentazioni e disponibile a cambi

A 17 anni ferisce il padre per una ricarica telefonica Ghilarza. L’uomo ha negato 10 euro alla figlia, all’ennesimo rifiuto lei ha cercato di colpirlo con un coltello di cucina, ferendolo a una mano

lo so che   quello che riporto sotto  è un semplice fatto di cronaca , ma dimostra come le nuove tecnologie e la crisi sia anche sociale e non solo economica . Parlo per esperienza personale , anche se non sono mai arrivato a situazioni del genere , rubacchiavo in famiglia fino ai 22\3 anni . E quindi capisco io disagio dell'adolescente e l'impotenza della famiglia incapace di fare un grande gesto cioè quello di :spaccargli il telefono davanti agli occhi ! o quanto meno educarla ad il risparmio ed ad un uso critico e ragionato del mezzo di comunicazione ovvero il cellulare  unione sarda  22\4\2013 di Elia Sanna GHILARZA                                                                                                                         Il padre le avrebbe rifiutato i soldi per una ricarica del cellulare e lei ha tentato di accoltellarlo. L’uomo è rimasto ferito ad una mano mentre cercava di evitare i fendenti della figli

“Non buttate quando si rompe” ecco la scuola aggiustatutto Dal computer all’elettrodomestico, quei club del ripara-da-te

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 facendo la  raccolta differenziata della carta  ho trovato questo articolo di  giornale   più precisamente   di repubblica  del 9\4\2013   che in tempo di crisi  può essere  utilissimo  . Sia  a  chi pratica per  hobby  o per  principio (  a me  che  sono nato nella  generazione di mezzo  cioè  metà anni '70 hanno insegnato che non si buttano le  cose    senza prima provare   a ripararle \  aggiustarle     ) pratica  questa   scelta  di vita   repubblica  del 9\4\2013 DAL NOSTRO INVIATO   ROSALBA CASTELLETTI LONDRA BOLLITORE rotto?   Computer lento? Non  c’è bisogno di precipitarsi  in negozio per rimpiazzarlo  con l’ultimo modello. In  tempi di crisi economica ed  ecologica, il motto è «riparalo, non disperare». E «Repair, don’t despair» è per l’appunto lo slogan adottato da due  trentenni. UGO Vallauri e Janet  Gunter, questi i loro  nomi, l’anno scorso hanno dato vita al “Restart Project”. Sulle orme dei “Repair Café” di Amsterdam o dei “Fixers

Firenze Fa arrestare il ladro, poi gli offre un lavoro

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  dopo  la lettera  anonima  , e  significativa di   come si sente  un imprenditore  che licenzia i suoi dipendenti  scritta    a Napolitano  ( che  trovate  in questo mio post precedente  )  ecco da   la repubblica  10\4\2013  una  storia    ( fortunatamente  finita  bene ) tipica  insieme ai suicidi  in questo periodo di crisi   economica Fa arrestare il ladro, poi gli offre un lavoro “Ho temuto che si potesse suicidare” Firenze, il gesto di un manager: “Non sono un santo, volevo dargli una possibilità” LAURA MONTANARI  FIRENZE  Ha fermato il ladro con un coltello, lottando e ferendolo appena al torace. Poi ha scoperto che era un disoccupato, uno che campa con 250 euro al mese e il giorno dopo gli ha offerto un lavoro. «Che ladro può essere uno che viene a rubare con l’auto della moglie, uno che lavora tutta la notte per un bottino di 60 euro in fili di rame?»  si è chiesto Paolo Pedrotti,62 anni(  foto  sotto   a  destra  ) veneziano, un vita spesa nelle gallerie

tempio pausania 22 23 marzo Economia, le lezioni di don Milani Due giorni di dibattito sulla crisi con uno degli allievi del prete di Barbiana

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   http://www.decrescita.it/joomla/ http://it.wikipedia.org/wiki/Decrescita http://www.cnms.it/ http://www.ilfattoquotidiano.it/tag/decrescita/ una serie d'articoli interessanti sulla decrescita Il 22   incontro pubblico  e  il 23  con la  cittadinanza  si  è tenuta organizzata dall’Associazione Nord-Sud/La Bottega del Mondo (  commercio  equo e solidale   qui il nostro sito   )   la conferenza  “Fuori dalla crisi, oltre la crescita” .  In esse  si  è parlato  di crisi, sviluppo e stili di vita alternativi, e    << ad accoglierlo e ad ascoltarne le parole troverà ancora una volta un pubblico numeroso e interessato. Francesco Gesualdi (foto  la  nuova sardegna    cronaca  di olbia    del 20\3\2013  ), uno degli allievi più giovani di don Lorenzo Milani  >>  ( dalla nuova  sardegna  edizione di Olbia\  Galura  del 20\3\2013   )   .  Il primo giorno è ststo dedicato   ad un incontro aperto alla cittadinanza , il secondo  giorno  parteciperà a un convegno

chi fa da se fa per tre ricavare un tavolino da un vecchio pneumatico

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da   https://www.facebook.com/greenme.it più  precisamenre   qui Avete bisogno di qualche idea per arredare la vostra casa omeglo il vosdtro giardino  visto che  secondo molti i pneumatici puzzano sono tossici  ? Voglio proporvene una davvero originale   Ecco come ricavare un tavolino  da un vecchio pneumatico Realizzarlo è semplice: occorre lavare un pneumatico e munendosi   (  nel caso questo fosse  bucato o  lesionato  )  di colla attaccatutto o graffette   . Poi si prende   di qualche metro di corda, lo si  ricopre in modo da nascondere la superficie originale. Una volta ricoperto per intero, bisogna fissare alla base dei piedini di legno o gomma (se non li avete potete sostituirli con dei vecchi barattoli resistenti o tronchi di rami  spezzati   oviamente  ripuliti da  cortecggia   o sassi   o  pezzi di  vecchi mobili ).

La pizza non si paga. Si baratta La nuova provocazione di Massimo Bosco, vulcanico pizzaiolo gallurese

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unione sarda del 6\12\2012 TEMPIO. Sempre al passo con la cronaca, l'artista del lievito, fa satira tra pomodoro e mozzarella  presa dal suo facebook www.facebook.com/massimo.boscopizzeria/              In questo periodo ogni espediente per arginare la crisi è buono. Così, a Tempio, una volta la settimana, e per tutto il mese di dicembre, la pizza la si potrà barattare. Niente soldi il lunedì. Per una volta a settimana, infatti, alla pizzeria Bosco, si ritorna alle origini, come spiega il proprietario: «da lunedì 10 dicembre, e solo i lunedì - spiega Massimo Bosco ( foto  a destra  )  - parte la prima di una serie di giornate di scambio di beni. Introduciamo lo scambio mediante baratto». Poi, il fantasioso pizzaiolo aggiunge: «In economia, il baratto è un'operazione di scambio bilaterale di beni. Noi abbiamo i nostri prodotti artigianali, che verranno barattati con quello che si hanno da proporre». Ci sarà solo qualche vincolo: il baratto dovrà essere concordato prima

azienda in crisi ma pacifista Italia, azienda in crisi rifiuta committenza militare per coerenza etica

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da  La Repubblica 15   07  2012  IL RIFIUTO di collaborare alla fabbricazione di siluri lo hanno deciso insieme, l'imprenditore in crisi e i suoi dipendenti cassintegrati. Si sono riuniti nella sede della piccola Morellato Termotecnica a San Giuliano Terme (Pisa), hanno discusso a lungo, si sono divisi. E poi hanno deciso di dire no. AMAGGIORANZA hanno deliberato di non accettare la commessa della Waas (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), gruppo Finmeccanica, che offriva alla piccola impresa artigiana toscana di realizzare un impianto per refrigerare la grande vasca dove testare i siluri militari. Un lavoro da 30.000 euro, ossigeno ad azienda e lavoratori in difficoltà, ma il «no pacifista» alla fornitura ha un costo sociale che i lavoratori accettano di pagarea testa alta. «Ho 39 anni, moglie, un mutuo sulla testa, peròa 18 anni ho fatto obiezione di coscienza al servizio militare e figuriamoci se vent'anni dopo mi metto a contribuire alla costruzione di strumenti be

la normalità è il vero eroismo . nuova concezione d'eroe

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Ricollegandomi  a  quanto dicevo   nel mio post precedente  sul tipo di eroi ,    sia i fatti   che  sotto vado a narrare ( ed a riprendere  perchè ne  avevo già parlato in qualche post    , sul blog  ) e la canzone che trovate  alla fine sembrano che mi diano ragione  e in culo a  tutto il resto   Reportage di    www.linkiesta.it/  12 maggio 2012 - 09:24  Storia eroica di un impiegato costretto a diventare imprenditore Leonardo Bianchi Sembrava finita. Dopo la chiusura dello stabilimento della Metal Welding Wire, che lavorava il ferro, Stangalini e i suoi colleghi erano stati licenziati. Sembrava che ci fosse solo la cassa integrazione, e poi il nulla. Ma Stangalini non molla e, convinto che il settore fosse comunque in espansione, decide di vendere la casa per trovare il capitale iniziale e fondare una nuova impresa. Ce la fa e riassume i suoi vecchi colleghi. Una storia che finisce bene nell’Italia in cui chi riesce a fare impresa diventa un eroe.