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Visualizzazione dei post con l'etichetta costituzione

cosa è oggi la resistenza e perchè bisogna celebrarla o festeggiarla ?

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oltre  questa riposta  data  sempre  su  fb a degli amici   che   volevano applicare  questa   slide   Hai ragione caro Gianpaolo Paolo Scolafurru succede in tutte le rivoluzioni o rovesciamenti di dittature- )  o  la   gjuerra  civile  in spagna    deglia nni  30 del  secolo scorso  come puoi notare da quersto cartone degli anni 50\60  Tratto dall'omonimo libro di G. Orweel , è piuttosto fedele alla storia, tranne alla fine in cui distorce un pochino gli eventi nel finale rispetto all'opera originale  che  è  più pessimista . Infatti Io Consiglio vivamente di leggere il libro ma se non   hai  nè tempo nè voglia  quantomeno di guarda questo cartone. e capirai insieme a Passi Flora che ha condiviso la stessa slide il 25 aprile   anche se non lo si festeggia dev'essere allo stesso tempo ricordato per gl stessi motivi che citate nella slide sopra contro cui bisogna rincominciare a lottar

Il Mondo migliore

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In questi giorni abbiamo spesso sentito parlare, o forse straparlare, di "Italia migliore" . Secondo gli organi d'inforNazione più accreditati, l'Italia migliore sarebbe quella che elogia il governo sempre e comunque, che non protesta mai, che plaude alle ronde e si entusiasma quando la polizia caricare gli extracomunitari su appositi autobus con inferriate, come accade a Milano; che approva senza riserve le "missioni di pace" militari (sostenute devotamente pure dall'"opposizione"); mentre se qualcuno osa timidamente obiettare che, a suo umilissimo parere, gli eroi sono, chessò, i volontari o i missionari; se ritiene che probabilmente si esagera a trattare esseri umani come bestie pericolose; beh, state tranquilli: costui è ipso facto un criminale, un anti-italiano, un apostata e chi più ne ha, più ne metta.   Sarà. Ma a Milano, tre sere fa, abbiamo visto un'altra Italia, addirittura un altro mondo, e, scusate, a noi piace un pochino d

E. E.: i cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco e Radio Maria

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Proprio per il rispetto verso E. E. (come Michele Serra, non riesco nemmeno a nominarla a causa dello scempio perpetrato dalle scimmie urlatrici attorno al suo corpo) e la sua famiglia, in particolare papà Beppino che, indipendentemente dalle scelte, nessuna persona con un minimo di coscienza UMANA - e non solo cristiana - potrebbe definire "assassino" , non sono mai intervenuta pubblicamente sulla sua sciagura. Tuttavia il livello d'indecenza raggiunto da certi personaggi in questi giorni è tale, e l'immagine dei cattolici fornita dai media e dalla cricca vaticana così distorta, che come credente mi sento offesa e sfregiata, e avverto l'irrinunciabile diritto-dovere di render nota a tutti la realtà. I cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco, la Binetti o Radio Maria . Riporto alcune dichiarazioni di autorevoli associazioni, politici e anche religiosi AUTENTICAMENTE credenti. Di ciarpame siamo stufi. D. T. Mons. Casale: “Eluana lasciamola morire in pace come facem

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Appello in difesa della Costituzione di Massimo Fini e Marco Travaglio Con l’annuncio di Silvio Berlusconi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza si è giunti al culmine di un’escalation, iniziata tre lustri fa, che porta dritto e di filato a una dittatura di un solo uomo che farebbe invidia a un generale birmano. Da un punto di vista formale la cosa è legittima. La nostra Carta prevede, all’articolo 138, i meccanismi per modificare le norme costituzionali. Ma farlo a colpi di maggioranza lede i fondamenti stessi della liberal-democrazia che è un sistema nato per tutelare innanzitutto le minoranze (la maggioranza si tutela già da sola) e che, come ricordava Stuart Mill, uno dei padri nobili di questo sistema, deve porre dei limiti al consenso popolare. Altrimenti col potere assoluto del consenso popolare si potrebbe decidere, legittimamente dal punto di vista formale, che tutti quelli che si chiamano Bianchi vanno fucilati. Ma la Costituzione non ha abolito la pena di

Non possiamo / dobbiamo dimenticare ….

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10 agosto 1944   I 15 martiri di Piazzale Loreto   15 uomini gettati sul selciato .     l’eccidio di Piazzale Loreto :   http://www.romacivica.net/anpiroma/DOSSIER/Dossier4.htm

Per non spegnere la luce...

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  cosa facciamo ? Stiamo alla finestra ? O  proviamo tanti sassolini insieme a smuovere la montagna ? NOI s criviamo al Ministro Sacconi la nostra indignazione. E tu ?  5 minuti del nostro tempo Per non spegnere la luce... Se condividi  posta sul tuo blog l'iniziativa , scrivi ai tuoi amici e PASSAPAROLA ! Riempiamo la "buca"  del Ministro   . La mia lettera al Ministro Sacconi...   Hanno aderito : http://degiorgioblog.splinder.com/   http://lucycy.splinder.com/ E tu stai alla finestra ?

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Di seguito un a ppello dovuto all'iniziativa di Massimo De Santi e preparato da Roberto Passini . Fra i primi firmatari spicca la costituente Teresa Mattei ed il prof. Michelangelo Bovero . Chi desidera sottoscriverlo può inviare un messaggio di adesione a info@firenzeperlacostituzione.it   APPELLO contro l'ennesima provocazione plebiscitario-presidenzialista RIAFFERMIAMO LE RAGIONI DELLA DIFESA ATTIVA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE NEL 60° DALLA SUA ENTRATA IN VIGORE   Il degrado politico e culturale che imperversa da tempo nel nostro Paese sta assumendo toni sempre più allarmanti. Le forze politiche dell'Unione, dopo aver assunto con il programma elettorale l'impegno di mettere in sicurezza la Costituzione modificando l'art.138, fanno a gara nel proporre modifiche col pericoloso pretesto della modernizzazione del sistema politico . L'ultimo esempio è la recente intervista rilasciata dall'On.le Dario Franceschini al quotidiano la Repubblica in d

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 WWW.L'ITALIA   di Francesco De Gregori Viva l'Italia, l'Italia liberata. L'Italia del valzer. l'Italia del caffè, l'Italia derubata e colpita al cuore. Viva l'Italia, l'Italia che non muore. Viva l'Italia, presa a tradimento. L'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura. Viva l'Italia, l'Italia che non ha paura. Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare. L'Italia dimenticata, e l'Italia da dimenticare. L'Italia metà giardino e metà galera. Viva l'Italia, l'Italia tutta intera. Viva l'Italia, l'Italia che lavora. L'Italia che si dispera, e l'Italia che si innamora. L'Italia metà dovere e metà fortuna. Viva l'Italia, l'Italia sulla luna. Viva l'Italia del 12 dicembre. L'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre. L'Italia con gli occhi aperti nella notte triste. Viva l'Italia, l'Italia che re

Senza titolo 1353

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» Al referendum rispondiamo NO [ver. 2006] Autore: Fausto Amodei Anno: 2006  Note: Rivisitazione della canzone "Al Referendum rispondiamo NO", del 1974. per il file mp3 dela canzone  consultare  il sito www.ildeposito.org sito da  cui  ho prelevato il testo Al referendum rispondiamo No! di fausto Al referendum rispondiamo No! A chi ha sconvolto la Costituzione senza eccezione rispondiamo No! Al referendum noi diremo No! Al referendum noi diremo No! L’hanno sconvolta l’hanno scardinata, è un’altra porcata a cui va detto No! Al referendum rispondiamo No! Al referendum rispondiamo No! Delle riforme fatte dai fascisti un repulisti lo si fa col No! Su quella scheda scriveremo No! Su quella scheda scriveremo No! Ai quattro bischeri di Lorenzago non diamo spago e rispondiamo No! Al referendum noi diremo No! Al referendum noi diremo No! A chi legifera dentro una baita, anche se sbraita noi diremo No! A Calderoli noi diremo No! A Calderoli noi diremo No! Torni a curar le carie e si c

Senza titolo 1350

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    Ragazzi, domenica e lunedì si vota. Non è un referendum come gli altri questo, è determinante per decidere se continuare a vivere in un paese che, con tutti i suoi pro e contro, è un paese che dà diritti e garanzie ai cittadini, con istituzioni pienamente democratiche,     oppure scegliere un paese in cui comanda un uomo solo, che decide tutto e a cui nessuno, uomo o istitutuzione, può opporsi. Un paese in cui non ci sarebbero più diritti uguali per tuti (vedi scuola e sanità) ma dove solo i ricchi potrebbero garantirseli. Un paese, insomma, fuori dai canoni dei paesi democratici occidentali.     Non si tratta di destra o sinistra, si tratta di fermare una riforma che ricalca il Piano eversivo della P2, e che non a caso ha ricevuto gli elogi di Licio Gelli...     Per questo io voterò NO , e invito tutti a farlo. Se volete farvi un'idea di questa riforma e informarvi meglio prima di votare, CLICCATE QUI e leggetevi questo breve opuscolo.     Non sprechiamo questo voto...

Senza titolo 1348

Berlusconi non cambia copione Ora il «coglione» è «indegno» Puntuale, a tre giorni da voto, la scena attesa e inevitabile. Insulti e corde vocali tese allo spasimo. Il copione elettorale di Berlusconi ormai è andato a memoria anche agli spettatori. Alla manifestazione di chiusura della campagna referendaria del centrodestra non poteva mancare. Del resto, dopo la grande rincorsa delle Politiche, l´attore presume che il pubblico sia sempre soddisfatto. L´ex presidente del consiglio chiama «indegno» l´elettore che vota No. Così come, ad inizio di aprile, aveva chiamato «coglione» l´elettore intenzionato a votare sinistra. La sostanza retorica del disprezzo per l´avversario non cambia. Così come la postuma auto interpretazione e la mezza smentita che irride le polemiche. «Ho scritto una lettera che spero arrivi a 10 milioni di famiglie italiane, nella parte finale della quale ho detto che un italiano che ha avuto la fortuna e la ventura di nascere e vivere in un paese meraviglioso come i

Senza titolo 1345

SALVIAMO LA COSTITUZIONE, le ragioni di un NO di Antonio V. GELORMINI     Charles Louis de Montesquieu nella sua idea di stato moderno aveva fatto ricorso alla metafora della diligenza per rappresentare e affermare la dottrina della separazione e dell’indipendenza dei tre poteri fondamentali dello stato: il legislativo, l’esecutivo e il giudiziario (i cavalli trainanti), equilibrati, coordinati e influenzati dai vari organi previsti nella prassi costituzionale di ogni nazione civile (le redini, le briglie e i finimenti). L’assalto alla diligenza di Montesquieu è stato poderoso e irresponsabile, col rischio di avere effetti davvero devastanti sugli equibri complessivi della Carta Costituzionale. L'hanno chiamata riforma “federalista” per non dare nell’occhio e non mettere paura. In realtà, il testo votato dall'allora maggioranza cambierebbe radicalmente i connotati alla nostra Costituzione. Certo la Costituzione italiana, nata in un contesto caratterizzato da equilibri di natura

Senza titolo 1340

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Ciampi: «Voto No. Costituzione valida». E la Lega insulta Carlo Azeglio Ciampi non ha l´abitudine di nascondersi. E ai giornalisti che gli chiedono la sua posizione sul referendum costituzionale del 25 e 26 giugno, risponde senza esitazione: «Non ho difficoltà a dire che andrò a votare per il referendum e voterò no, convinto come sono della validità dell'equilibrio e dell'impianto costituzionale di fondo della nostra Costituzione». Una dichiarazione di voto forse scontata, ma è la prima volta che il presidente emerito della Repubblica lo dice esplicitamente, schierandosi nel fronte che vuole impedire il via libera alla devolution. Per l´Unione quello di Ciampi è il No più autorevole. Dalla destra, invece, piovono insulti. Il leghista Roberto Maroni liquida l´ex capo dello Stato, con toni sprezzanti. Sulla sua età e sul suo ruolo: «Uno con la sua storia, con la sua età, non può che essere un conservatore – sostiene - come si fa a non essere conservatori a 86 anni? Per quanto ci

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Un referendum sulla nostra storia di Domenico Gallo 1. Non è un referendum come gli altri. Il 25 e 26 giugno il popolo italiano sarà chiamato alle urne per lo svolgimento del Referendum costituzionale, avente ad oggetto l'approvazione o la bocciatura della legge di riforma della II Parte della Costituzione, approvata dalla maggioranza di centro destra nella scorsa legislatura, e non ancora entrata in vigore. Non si tratta di un referendum come tutti gli altri. Qui la scelta non è se abrogare o meno una legge in vigore, ma se consentire o meno che vada in vigore una legge di riscrittura della Costituzione italiana che una contingente maggioranza politica ha voluto arrogantemente imporre a tutto il popolo italiano. Nel referendum costituzionale non è previsto un quorum di votanti per la sua validità. L'astensione non gioca alcun ruolo: vince lo schieramento che riuscirà ad ottenere anche un solo voto in più dello schieramento avversario. Ma la differenza non si esaurisce qui: men