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Visualizzazione dei post con l'etichetta conflitto arabo-israele

ancora per quanto tempo dovremo leggere storie come queste “Voleva solo fare musica”: se ne va anche Yonatan, il dj rapito da Hamas o di vittime dei bombardamenti israeliani

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entrambe vittime della follia della guerra a tutti i costi . Quando il terrrismo si può combattere in altri modi . Cosi si crea un circolo vizioso e lo si alimenta di più . È morto a Gaza Yonatan Samerano, 21 anni di Tel Aviv, preso in ostaggio da  Hamas  dopo essere stato ferito durante l’attacco del festival Nova a Re’im il 7 ottobre.    La famiglia della vittima è stata informata dalle autorità israeliane. Samerano stava partecipando come Dj al rave vicino a Re’im la mattina dell’attacco ed è fuggito nel vicino Kibbutz Be’eri dove è stato ferito e rapito. «Jonathan era un ragazzo magico, circondato da amici, un Dj che voleva solo fare musica, crescere, essere felice e viaggiare. Aveva tanti sogni», hanno detto i membri della sua famiglia. Jonathan ha lasciato i due genitori, Kobi e Ayelet e un fratello, Yair. Leggi anche: La mamma di Noa, rapita da Hamas: “Ho un cancro in stadio terminale, fatemi riabbracciare mia figlia” Leggi anche: Hamas diffonde vide

Treviso, il post choc della prof di matematica: «Hitler aveva ragione, ebrei andate all'inferno». Ora rischia la sospensione

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 leggi anche https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/11/cari-israeliani.html   da  thesocialpost.it    e  da  fanpage.it    del  9\11\2023   che   E’ pronta la sospensione per la professoressa di matematica Hanae Hammoud, l’insegnante salita alla ribalta delle cronache per aver postato sui social un messaggio sconvolgente, tanto da farle rischiare il posto da docente alla scuola internazionale H-Farm di Roncade di Treviso.La docente, di origine libanese [ non è    importante  di che    se  araba   \  medio orientale  o  occidentale    sempre  un insulto   becero  ed  vergognoso   è    aggiunta  mia ] in un momento incontrollato di rabbia – come riporta Il Corriere del Veneto – ha postato sul suo profilo Instagram un video che mostra gli orrori della guerra tra Israele e Palestina corredato di una semplice frase: “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei”. Il video postato tra le “stories” – ha raccontato la stessa docente ai dirigenti scolastici – è rimasto

Omer e Omar, uno israeliano, l’altro palestinese: così la guerra (anche sui social) lega il destino di due bambini uccisi vicino al confine

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Bambini - paola Turci Mentre leggo gli  l'articoli   e  vedo    la   foto tratta   dal   primo  ,  riportati  sotto non riesco a controllare le lacrime e lo sconforto nel vedere le vittime collaterali delle guerrra . In questo caso una guerra secolare in cui s'intersecano : ptrolio , religioni , odi atavici ed secolari .                                         repubblica  di Enrico Franceschini Avevano entrambi 4 anni: il primo è morto con tutta la sua famiglia, sterminata il 7 ottobre da Hamas, il secondo è rimasto sepolto sotto la casa che gli è crollata addosso colpita da un missile israeliano. E in Rete c’è chi ha trasformato le loro tragiche storie in propaganda I loro nomi sono quasi identici: Omer e Omar. Anche l’età era la stessa: avevano entrambi quattro anni. Il primo israeliano, il secondo palestinese, sono morti a pochi chilometri di distanza, sui due lati del confine che separa lo Stato ebraico dalla striscia di Gaza : Omer

“Hamas non ha ucciso”. La fabbrica trasversale del complottismo italiano

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Va bene dubitare delle versioni ufficiali e dei loor media come il sottoscritto , nato e cresciuto : nel periodo della guerra freda e della strategia della tensione .,con rimanzi e film polizieschi ., e le storie di topolino . Ma qui s'esagera . L'ultima ipotesi comlottista è  che  “Hamas non ha ucciso”.  e  l'attentato  del 7 ottobre     se lo sia  fatto Israele   per  giustificare  i  suo intervento nella striscia di Gaza Domenica 8 ottobre 2023, il giorno dopo le stragi di Hamas in territorio israeliano . Sul canale Telegram “Stop dittatura” a cura di Ugo Fuoco, 40 anni, già leader del comitato “Napoli non si piega” all’epoca della pandemia di Covid, compare il seguente post: “L’attacco di Hamas è una false flag, operazione pianificata dall’alto”. False flag, falsa bandiera, indica operazioni svolte sotto mentite spoglie. Significa, nel caso specifico, che gli israeliani sono stati scannati da altri israeliani per giustifica

Criticate Israele per quel che fa. Non per ciò che è Umberto De Giovannangeli Giornalista, esperto di Medio Oriente e Islam

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Di Medio Oriente mi occupo da trent'anni. Ma non ho dovuto attendere che i capelli si facessero bianchi per comprendere quanto fosse vera una riflessione lasciataci da un grande giornalista, ahimè scomparso, che il mondo l'aveva conosciuto e raccontato davvero: Sandro Viola. "Ho scritto tanti articoli da ogni parte e su tante cose avvenute nel mondo, ma non ho mai ricevuto insulti o plausi. Solo quando mi accingevo a scrivere di Israele avevo la certezza, sempre azzeccata, che sul tavolo del direttore sarebbero arrivate decine di lettere, quasi tutte di critica se non di insulti...". È la verità. Non c'è altro argomento, in politica estera, come Israele che tocchi così tante corde, emozionali e razionali, che susciti polemiche le più aspre, che fomenti divisioni, che militarizzi l'informazione. Sembra non esserci spazio per il dubbio, o si sta da una parte (israeliana) o dall'altra (palestinese) della barricata. E poco vale ricordare, con le parole e l

ALLA VIGILIA © Daniela Tuscano

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sempre  sullo stesso  fatto http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/08/bestemmia-ali-e-shira-sono-stati.html È spirata anche lei, alla vigilia del giorno della Madre, alla vigilia della scuola. Reham aveva ventisei anni, era insegnante e s'è fermata sulla soglia, in perenne attesa. Il suo cuore ha ceduto dopo la perdita ancora senza giustizia del figlioletto Ali, 18 mesi, arso vivo in un incendio causato da estremisti israeliani. E ha seguito il marito Saad, anch'egli deceduto pochi giorni f a per le ustioni. Di questa famiglia, quasi una sacra rappresentazione musulmana, non è rimasto più nulla. Peggio: è rimasto Ahmed, l'altro figlio. Quattro anni gettati nel mondo. Quattro anni che ancora ignorano di dover camminare da soli, e per quali vie. Le esistenze non sono quadri, anche nell'orrore c'è sempre una sbavatura, un surplus di pena, una vigilia di catastrofi, un bimbo solo. È soprattutto a lui che, ora, il mondo deve stringersi.