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Seconda riflessione post blocco facebook: I morti famosi. di Leonardo Spartaco Luxemburg Boscani

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  Seconda riflessione post blocco facebook: I morti famosi. Semplicemente che sono nato e cresciuto in una famiglia di comunisti. Il più a destra era mio zio Piero , un ragazzo down che era democristiano e suo padre, Antoni Nigola , mio nonno , naturalmente, che era socialista. La mia famiglia mi ha insegnato una cosa, il rispetto anche per il nemico, per l' avversario soprattutto dinnanzi alla loro morte. Mi hanno insegnato loro e poi più avanti i miei compagni di lotta che la differenza tra noi e i fascisti e gli imperialisti o i militari golpisti, stava anche che questi brindavano alla morte del nemico come vittoria finale e noi comunisti e socialisti e anarchici al limite si brindava alla vittoria sul nemico e che inveire o insultare il cadavere del tuo nemico era barbarie, era populismo era rabbia "nazifascista" . Oggi leggere di compagni che brindano non al nemico da sconfiggere ma alla loro morte mi fa capire ancora di più che la sinistra che sta nascen

UN VIGILE ALLA MECCA di ©Giulia Acerba

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 Da un sarda   immigrata  per  lavoro   A  Genova   riporto  questa  storia  Giulia Acerba 1 h    ·  UN VIGILE ALLA MECCA Via San Luca, pomeriggio. In giro persone e Polizia Municipale con quelle grosse moto che secondo me in certi vicoli manco ci passano. Un vigile si ferma davanti al fruttivendolo che c'è a fianco all'Ekom , lo chiama, suona il clacson. Niente. Solo quando mi avvicino capisco cosa sta succedendo. Il fruttivendolo è dentro al suo negozio senza mascherina. In piedi su un tappetino, ha gli occhi chiusi, è rivolto verso la Chiesa di San Luca, ma penso che mirasse più alla Mecca che alla Chiesa di San Luca. Non apre gli occhi neanche quando il vigile suona il clacson. Un signore passa e dice al vigile: " sta pregando". Il vigile ci pensa un attimo e poi decide di non interrompere la preghiera e di proseguire il suo giro. Di fronte al fruttivendolo c'è una parrucchiera cinese che guarda, chissà cosa pensa e sotto la mascherina sorride, si capisce dagl

giovani artisti , tipo particolar e di bibliotecha , terrorista islamico pentita

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FERRARA Il trionfo di Lucilla: a 16 anni vince il “Kocian Violin” La giovane violinista conquista la Repubblica Ceca. «Ho iniziato a suonare a 5 anni e non mi sono più fermata» di SAMUELE GOVONI Ferrara, il talento di Lucilla Lucilla Rose Mariotti, giovane violinista ferrarese, a soli 16 anni ha vinto il prestigioso Kocian Violin, concorso internazionale che si tiene in Repubblica Ceca. Prima italiana a ottenere il prestigioso riconoscimento, si esibisce e si racconta in questo video di Filippo Rubin  LEGGI L'ARTICOLO FERRARA.  Lucilla ha sedici anni e da undici suona il violino. Ha iniziato a soli cinque anni, quasi per gioco. Ben presto però ha capito che quello strumento racchiudeva in sé qualcosa di più e lezione dopo lezione quel gioco si è trasformato in passione, una passione che alcuni anni fa l’ha portata a trasferirsi dalla sua Lucca a Ferrara per seguire il suo insegnante di violino e il sogno di diventare violinista solista di fama internazionale. È sulla