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misteri e sprechi .tour suoi luoghi dell'altra storia della repubblica italiana II puntata‬ Portella delle ginestre\ e le morti di Giuliano e gaspare Pisciotta ., e il delitto di Capocotta

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I PUNTATA   La   seconda  puntata  del  tour  nei luoghi repubblicani   vede   due  luoghi  simboli di  quelli che  vengono definiti misteri  d'italia    che  segneranno e  segnano tutt'ora  la  nostra  storia   repubblicana   e  che possoi essere   causa  di morti sospette  e misteriose  come  esempio  quella di riino Gaetano  ( cerca in archivio le  interviste  fatte  a  Bruno Mautone  ) ed  accuse di complottismo   a  coloro (  sottoscritto compreso )    che osano esprimere  dubbi   suelle versioni ufficiali   .    Su   di essi   ho ha  ancora  testimonianze  e ricordi indiretti   il libro ( ancora  in fase di lettura   )  Noi che  Gridavamo al vento di Loriano Macchiavelli  (  copertina a destra )    foto  a destrea  e  il dossier  ( finito  da  qualche parte  in soffitta  o  in qualche armadio     del settimanale  avvenimenti  ora  left    che  fece  nel lontano 1997 per  i  50m anni di tale   evento  )   , le trasmissioni tipo la storia siamo noi  , blu  not

Afghanistan dall'intervento dell'ex Urss a pantano dell'occidente

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potrebbero essere utili  http://it.wikipedia.org/wiki/Afghanistan http://it.wikipedia.org/wiki/Mujaheddin da l'unione  sarda del 24\12\2013   Trappola Afghanistan, il Vietnam dell'Armata Rossa Vigilia di Natale del 1979: carri armati e parà dell'Armata rossa varcano all'alba la frontiera afghana. Obiettivo: imporre un regime filosovietico nella terra del mullah islamici. È il Vietnam dei russi. Che lasceranno sul terreno decine di migliaia di morti. Per l'Urss è l'inizio della fine. Il Vietnam della Russia inizia all'alba del 24 dicembre 1979: i carri T62 dell'Armata rossa entrano in Afghanistan. È l'ultima invasione di un esercito comunista. L'inizio della fine. La prima breccia su un muro - quello di Berlino - distante migliaia di chilometri da una Kabul semideserta e addormentata. Dieci anni di guerra, due milioni di civili afghani morti, 90 mila mujaheddin, 26 mila russi. È la vigilia di Natale ma nel paese dei mullah

Che imbranati quelli della C.I.A.!

Alzi la mano chi alla parola, anzi alla sigla, C.I.A. non visualizza immediatamente marcantoni agilissimi in abito scuro e auricolare, capaci di intercettare, subodorare, individuare, capire prima di tutti e meglio di tutti l’ennesima minaccia alla sicurezza nazionale del loro paese. Film come SPY GAME (con due agenti della C.I.A. del calibro di Robert Redford e Brad Pitt), serie televisive come ALIAS (con un’agente praticamente miracolosa come Jennifer Gardner) ci hanno dato un’immagine delle spie della C.I.A. assolutamente romantica, eroica, superiore alle capacità del comune essere umano. Entrano in un bar affollato e immediatamente, con una sola ampia occhiata individuano il nemico, lo isolano, lo rendono inoffensivo. Il cinema americano dal dopoguerra in poi ha svolto un’attività di propaganda a livello mondiale che si può riassumere in una sola, romanissima frase: “ L’Americani so’ forti!” . L’abbiamo pensato tutti, alcuni continueranno a pensarlo per sempre. Ma certo l’apertura