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Non pellicce ma tatuaggi" Modella cinese posa nuda

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musica in sottofondo  \  consigliata    Bandoneòn - Giacomo Spano (  http://giacomospano.com/  ) Nostra signora dell'ipocrisia  - Francesco Guccini   cazzeggiando sul sito de  l'unionesarda   leggo questa news . "Ink, not mink" significa "tatuaggi, non pellicce". E' lo slogan scelto per sensibilizzare le persone rispetto ai capi d'abbigliamento fatti con pellicce di animali.                                      La modella e artista cinese Wang Ke ha posato nuda mettendo in mostra solo i suoi tatuaggi. Obiettivo: ricordare il messaggio della Peta, associazione animalista internazionale, che da anni diffonde per sensibilizzare la gente a non acquistare capi di abbigliamento fatto con la pelliccia di animali Essa  non contiene  niente  di nuovo  perchè  ormai  usare  il proprio corpo come protesta   non costituisce nessuna   novità  degna  di nota . Infatti   se  i media ne parlano  è  perchè  siamo in una società  mediatica

a volte l'amicizia è per sempre [ Stand by Me ]

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da http://www.lerika.net/ Ci siamo conosciute il primo giorno di terza elementare. Tu avevi una pettinatura  fottutamente sovietica , con due enormi fiocchi sulle trecce attorcigliate tipo moglie di fantozzi, ma in bello. Avevi sta testolina bionda tipica delle belle bambine del paese da cui arrivavi. Io ero molto più bassa di te, avevo le trecce più lunghe dell’universo, ma marrone scuro. E le  basette . Non ero un fiore. Inutile dire che è stata sintonia a prima vista. Come quando la crema incontra il cioccolato. O quando i pinoli incontrano il basilico. Forse è meglio. Passano gli anni. Le discussioni. I fidanzati. Le improvvise sparizioni. Gli impegni. Non passa tutto il resto. Oggi è il tuo giorno, non potevi scegliere marito migliore. La mia fotocopia al maschile. Che se ne avessi scelto un altro non lo avrei mai approvato. E lo sai. Perché la (tua) testimone ha sempre ragione. Ti voglio bene.

non è vero che l'ozio\ il cazzeggio sia cosi negativo

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da   http://www.lospiffero.com/attico Il cazzeggio è un’arte Scritto da   Elisabetta Stefanelli Pubblicato Domenica 24 Febbraio 2013, ore 7,00 Non bisogna sentirsi in colpa per aver rimandato a domani una cosa importante. Un filosofo spiega perché i rimandatari cronici sono individui produttivi ed efficaci, il cui potenziale può essere migliorato stimolando proprio la loro tendenza a “non fare”. “Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”, è un vecchio adagio che spesso ci siamo sentiti ripetere, ma molti di noi lo hanno trovato e continuano a trovarlo incomprensibile. Perché non farlo domani? Sono i procrastinatori di professione, una folla impressionante di persone che non è detto non raggiunga o abbia raggiunto il successo, non si tratta di fannulloni ma di uomini e donne che di fronte ad una scelta netta vorrebbero sempre poter applicare l’arte della fuga. Ora in un delizioso libretto di stile anglosassone che attrae già dall'ossimoro del titolo,   La

anche le suore giocano a calcio il caso di Suor Maradona a Castellammare di Stabia presso l'Acqua della Madonna

 Cazzeggiando in rete  in particolare  su  youtube trovo questo video  di   http://www.youtube.com/user/fra1585   e messo qui tramite donwloadhelper   Avviene a Castellammare di Stabia, terra di campioni dello sport, che tutti ma proprio tutti si cimentino col pallone! E così, può capitare di vedere all'opera una suora che stoppa palleggia e tira bordate verso una porta dipinta sul muro del convento, dove un bimbetto inerme tenta la parata.. Suor Maradona si allena a Via Benedetto Brin nella piazza che ospita le cannelle dalle quali sgorga l'Acqua della Madonna e qualcuno parla già di miracolo.....

non si è mai vecchi per certe cose Judo, super-cintura nera a 98 anni: Keiko ottiene ''il decimo dan''

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  tale  news    riportata   sia nei due video sia  nei dettagli    conferma il  mio post  precedente ovvero  spesso la    vecchiaia  è  anche  felicità  video  originale   qui   sotto  trovato tramite il motore  di ricerca interno  di  donwloadhelper ( opzione  per  scaricare  video   da  youtube  e   non sdolo di mozilla  firex  fox  ) quello ridotto  e  sintetico di  repubblica .it     da  cui  hopreso anche  la didascalia A 98 anni Keiko Fukuda, un'anziana signora originaria di Tokyo e residente ormai da anni a San Francisco, è diventata la prima donna ad aver raggiunto il più alto riconoscimento nel Judo: il decimo dan. Ci sono soltanto altre tre persone, al mondo, che possono indossare la sua stessa cintura nera. E sono tutti uomini. Molto tempo fa Keiko, ultima allieva vivente di Kano Jigoro, fondatore del judo, ha abbandonato il Giappone - mandando all'aria anche il suo matrimonio - perché nel suo paese gli uomini, anche se tec