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In treno verso il fascino nitido della Francia armoniosamente mediterranea Si muore anche a Cassis (ma ci si vive molto meglio)Vigne, mare, poeti e gatti sedotti dal profumo dei dolc

dall'unione  sarda  non  ricordo la data Il treno regionale per Cassis è strapieno, ed è sporco. La stazione della Blancarde, con la sua armonia un po' appassita e l'intonaco bianco ombreggiato dal tempo, sembra già un ricordo lontano. Ritornano alla mente le parole del rivenditore di stecche di vaniglia. Un algerino con gli occhi azzurri e i capelli ricci, nerissimi. «Marsiglia è allergica alla pulizia: Cassis è l'opposto: è pulita fino al midollo. Ed è piena di purezza». Nonostante l'affollamento, in treno c'è silenzio. Non si chiacchiera più in viaggio. Ognuno è impegnato a leggere, a giocare a Scarabeo sull'Ipod o ad ascoltare musica dal telefonino. Ci sono poi i passeggeri “multi task”: quelli che, in pieno silenzio, riescono a fare più cose contemporaneamente. Fortuna che i bambini (almeno loro) qualche volta, un po' di rumore lo fanno. Un ragazzo biondo con i capelli rasati legge un libro sui templari. Un libro vero, di carta: con le pagine da s