Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta cambiare

Tutto continua tutto va avanti di Dulcinea Anna Maria Pecoraro

Immagine
 Non possiamo cambiare le persone, nè il movimento di rivoluzione della terra. Tutto continua e va avanti, spinti dal moto d'azione o fermati dall'inerzia. Ognuno scopre la sua via solo vivendola, assaporando fino all'ultimo quel senso che arricchisce o lascia il retro gusto amaro. Non è solo il caso che modella, ma siamo noi che attraverso una metamorfosi interiore fermentiamo sogni, pensieri e costruiamo creando. Spesso ci blocchiamo e diamo colpa alla sensibilità, al poco tatto, o a quel cuore che ritma le scelte.  Ma chi si ferma è perduto, anche se il riposo è necessario per acquisire nuove forze.  Tutti troppo di corsa o troppo fermi, forse è da dosare proprio quel troppo, per poter così fare quel guizzo verso l'oltre. Giusto o sbagliato che sia, lasciarsi prendere e provare a mettersi in gioco, senza scendere a compromessi. Alzarsi e combattere anche quando tutto va storto e provare a andare incontro e non contro alle cose. C'è chi dice che da ogni disastro c

proviamo ad affrontare le tre seghe mentali più difficili d'abbattere

Immagine
Le convinzioni che ci creiamo su noi stessi e sugli altri sono paraocchi, filtri che influenzano il modo in cui guardiamo alla realtà e agiamo, portandoci al fallimento; liberiamocene. Ora è vero che tali elucubrazioni seghe mentali sono quelle più dure e che ti bloccano di più nella creazione della tua opera d'arte e nel viaggio ma il titolo dell'articolo del discreto portale http://www.caffeinamagazine.it riportato sotto mi sembra troppo duro , specie verso chi ( sottoscritto compreso ) ci cade spesso o chi n'è avvolto completamente . Inoltre l'articolo dl buon portale non dice come non farsele , non da' nessun consiglio \ suggerimento su come non farsele Alzi la mano chi non si è mai fatto delle gran seghe mentali! Inizia così un articolo su Efficacemente che non poteva citare un classico del genere, quel Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita di Giulio Cesare Giacobbe uscito ormai più di dieci anni fa ma a

Il Mondo migliore

Immagine
In questi giorni abbiamo spesso sentito parlare, o forse straparlare, di "Italia migliore" . Secondo gli organi d'inforNazione più accreditati, l'Italia migliore sarebbe quella che elogia il governo sempre e comunque, che non protesta mai, che plaude alle ronde e si entusiasma quando la polizia caricare gli extracomunitari su appositi autobus con inferriate, come accade a Milano; che approva senza riserve le "missioni di pace" militari (sostenute devotamente pure dall'"opposizione"); mentre se qualcuno osa timidamente obiettare che, a suo umilissimo parere, gli eroi sono, chessò, i volontari o i missionari; se ritiene che probabilmente si esagera a trattare esseri umani come bestie pericolose; beh, state tranquilli: costui è ipso facto un criminale, un anti-italiano, un apostata e chi più ne ha, più ne metta.   Sarà. Ma a Milano, tre sere fa, abbiamo visto un'altra Italia, addirittura un altro mondo, e, scusate, a noi piace un pochino d

Opposte latitudini

Immagine
Dati i tempi calamitosi, abbandonarsi a eccessivi entusiasmi risulta, più che esagerato, imprudente. E proprio questo, d'altronde, è un indicatore assai eloquente della perversità del periodo attuale: la censura, o meglio l'auto-censura, della passione, dell'afflato mistico, dell'istinto potente e creativo. Ma così va il mondo. Tuttavia, poiché tale ripiegamento sulle proprie ambasce non può che logorare, vogliamo cogliere intorno a noi segnali di speranza. E anche la rabbia, in tal senso, va intesa positivamente. Certa rabbia, almeno. Che non si rassegna, che vuol reagire. E altra rabbia, che sarebbe forse più appropriato definire dispetto o stizza (puerile, riottosa e pertanto pericolosissima) che, suo malgrado, è anch'essa positiva. Sembra infatti che Osama Bin Laden , o chi per lui, in questo momento sia molto arrabbiato, anzi stizzito, anzi indispettito, anzi riottoso, puerile, pericolosissimo. Lo capisco, lo storico discorso ai musulmani del suo quasi omonimo

Storico abbraccio tra le vedove Calabresi e Pinelli

Immagine
Un segnale di speranza nella possibilità di un mondo in cui i conflitti si possano risolvere con la riconciliazione Ieri, in occasione della giornata della memoria delle vittime del terrorismo, dopo che il Presidente Napolitano ha incluso Pino Pinelli tra le vittime della strage di Piazza Fontana, le vedove del commissario Calabresi e dell'anarchico Pinelli si sono scambiate uno storico abbraccio, dopo tanti anni dai tragici avvenimenti che le avevano messe, senza nessuna vera scelta da parte loro, sui lati opposti di una sorta di faida che sembrava inconciliabile; una faida non tanto tra le famiglie o tra le signore stesse, ma tra i gruppi di appartenenza, tra i mondi culturali e sociali rappresentati dai rispettivi mariti, tutti e due caduti vittima dell'assurda violenza di un'intera epoca. L'abbraccio di oggi, dopo le sagge parole di Napolitano su Pinelli e sulla nascita di quella stagione di tensione. È un fatto commovente in sé stesso, ma anche molto di più: è una

Fino a che punto si può cambiare?

Alcuni dicono che si può cambiare, che si può cambiare tutto. "Basta volerlo". Altri dicono che non si può cambiare, che non si cambia niente. Io vi dico come la penso, poi voi ditemi la vostra. Io sono delll'idea che se nasci tondo non muori quadrato. Cioè se hai una natura, tu la tua natura non la puoi cambiare. Se hai una forte sensibilità, dovrai conviverci per il resto della tua vita. Se sei stronzo dentro, lo sarai sempre. Se da piccolo maltratti gli animali, da grande malttatterai le persone. Credo però che si possa lavorare su se stessi: imparare a diventare più forti, a diventare più responsabili, a frenare l'impulsività. Queste cose per me si possono fare e VANNO FATTE perchè secondo me nella vita bisogna sempre migliorarsi. Ma quando mi dicono "si può cambiare tutto" io non ci credo. Dì la tua su http://ilmondochevorrei.forumfree.net/?t=37184508

Senza titolo 257

Immagine
Ciccio e Tore...Angeli. Ciccio e Tore … Perché nessuno li ha sentiti? Quello che mi sconvolge è la consapevolezza “della morte lenta” e che nessuno   li abbia sentiti   nonostante   fossero a poca distanza da casa …   Nel mio giardino oggi non si parla di poesia. Nel mio giardino ci sono due fiori strappati alla Vita e altri spariti nel nulla … Il mondo deve essere salvato non dobbiamo permettere che ci sfugga dalle mani … Dio ci ha creati con mani e piedi uguali   a “GESU’”… Propongo a chiunque volesse, di accendere un lume per non dimenticare i nostri cari Angeli. piccolalù

"Codici di geometrie esistenziale" (F. Battiato)

La panchina su cui mi siedo domina la pianura. All'ombra di un pino marittimo, lo sguardo accarezza i tetti delle case, i profili delle chiese. Lontano, brilla impertinente il mare. Due falchi scesi dalla montagna prendono quota, guidati da correnti ascensionali. Ammiro le loro grida, l'apparente spensieratezza, la capacità di lasciarsi trasportare. Se solo ne conoscessi il segreto.

lettera allo pseudo ministro dela giustizia

L'aggiornamento d'oggi  è dedicato sia   a tutti coloro che come me sono costernati e si chiedono  se Italia esiste ancora la  giustizia  o  è ancora una barzelletta  o  chi la gestistice  è una macchietta , sia  a  tutti quelli che  ( ed particolare  nelle istituzioni politiche , religiose , culturali )  remano  contro  chi combatte per le ingiustizie e conro le lobby  e contro le abberrazioni come  queste  . La vignetta sotto  riportata   è tratta dall'ottimo   blog ( e  nostro ) cdv  antipedofilia di massimiliano frassi

Cerco Dio! Cerco Dio!

Immagine
Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente, cercare il sogno che conduce alla pazzia nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate, dentro alle stanze da pastiglie trasformate, lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città, essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà e un dio che è morto, ai bordi delle strade dio è morto, nelle auto prese a rate dio è morto, nei miti dell' estate dio è morto... Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò che spesso han mascherato con la fede, nei miti eterni della patria o dell' eroe perchè è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura, una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto e un dio che è morto, nei campi di sterminio dio è morto, coi miti