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“Io, imprenditore, ecco come mi sono salvato dalle banche”la storisa di Giuseppe Alunni

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Di solito per  non finire  vittima  delle  tasse  e   quind non avere debiti con le banche o fai del nero  \ piccola  evasione. Ma    chi  non volendo ,  - come  *****  falegname  \  artigiano del legno   del mio paese  ,   fare debiti con le banche  per  aprirsi  la sua attività, ha lavorato   per  conto d'altri  poi unavolta raggiunti i soldi necessari si è  apero la sua attivita  . Ma  volendo  fare titto in regola  ed  evitare  anche il più piccolo  nero   ha  finito  per  chiudere perchè  <<  non  volevo  ne  fare  debiti con le banche  per  l'attività  .,   gli ho  con lo stato  >> cioè  fatturava  tutto  fino all'ultimo centesimo  e  lo stato   come solito  più fatturi  più tase paghi  . Ma   c'è anche  chi  èriuscito  a salvarsi da questo circolo vizioso del   : consuma , produci , crepa ed  è a  storia   che  d'oggi   presa, libri consigliati  compresi   da http://www.ilcambiamento.it/moneta/ Ha scritto un libro e ha colto talmente tan

Le banche sono il Terminator della democrazia Una truffa dare a intendere che la crisi è dovuta non ai salvataggi degli istituti di credito ma a un eccesso di spesa per il Welfare ?^

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Esce in questi  giorni  In libreria “Il colpo di Stato” Il colpo di Stato di banche e governi: l'attacco alla democrazia in Europa", appena pubblicato da Einaudi (345 pagine, 19 euro),di Luciano Gallino   ( foto  a  destra    )                                        Eccone  la segnalazione del buon articolo  di   Costantino Cossu  dalla nuova sardegna del  28\11\2013  Combattere la recessione con misure recessive. E' il paradosso delle politiche economiche, dominate dalle esigenze di bilancio, che da tre anni a questa parte vengono attuate dai governi europei. Milioni di cittadini, vittime della crisi, sono costretti a pagare i disastri causati dalla crisi stessa, in una spirale recessiva di cui non si vede la fine, accompagnata da una drastica riduzione della sovranità degli Stati e da un crollo drammatico del livello di consenso dei cittadini verso le istituzioni democratiche. Sono i temi del saggio "Il colpo di Stato di banche e governi: l'attacco

Un amricano , un Islandse , un sardo di francesco Sedda

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da Centru d 'Attivitai "Faber" ProgReS Progetu Repùblica ( ex Irs ) - Tempiu e Gaddura di Punentun articolo intressant e di Franciscu Sedda "Il commento" Sardegna Quotidiano 6 Luglio 2011 www.sardegnaquotidiano.it Ci sono un americano, un islandese e un sardo...  L'americano si chiama Barack Obama ed è “l'uomo più potente del mondo”. Ha vinto le elezioni parlando di speranza e cambiamento sospinto da un entusiasmo popolare senza precedenti. Tuttavia davanti al crollo delle banche private che avevano allegramente giocato con i soldi degli americani ben poco ha potuto fare, se non salvarle utilizzando i soldi di quei contribuenti che dalle banche erano stati fregati. Il secondo è uno qualunque dei 309mila abitanti della Repubblica d'Islanda. Sulla piccola isola del nord Europa le persone si sono sollevate tutte insieme, pacificamente, per dire che non l'avrebbero lasciata vinta a banchieri e governanti che dopo averne combinate di cotte e di