Le due sorelle
Una Pasqua terrena, una festa illusoria, una glorificazione fittizia. Così potremmo definire la Domenica delle Palme e degli ulivi , simbolo d'una pace non trovata, scoppiettante tripudio dietro il quale incombe un minaccioso futuro. Il potere, religioso e laico, aveva già deciso che la misura era colma, e il falegname di Nazareth avrebbe messo a repentaglio un intero popolo se avesse continuato a predicare il suo falso verbo. Fatica a parte, gli usurpatori stranieri erano forse i più sollevati alla prospettiva di eliminare l'ennesimo visionario sorto tra gente riottosa e ribelle. Quanto a Gesù, ignoriamo cosa pensasse; se umanamente si sia rallegrato dell'accoglienza tributatagli, mescolando al sorriso il turbamento dell'incomprensione. Se invece "si aspettasse tutto", come c'insegnavano un tempo a catechismo. Ma la morte, quella sì, l'aspettava, pur se arriva sempre sola, e sempre, e comunque, inattesa e unica, irripetuta e sfidante, irrompendo come