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Per capire la violenza bisognerebbe ascoltare le vittime e incoraggiarle a parlare.ecco perchè celebrò il 25 novembre anche se odio le giornate a tema

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   segnalo  questa  interessante  iniziativa   Quando sei vittima di violenza, domestica, non sei solo una donna che ha subito un trauma con cui dovrà convivere tutta la vita. Spesso sei anche una madre che ha condiviso quella violenza con i suoi figli, che la condivide, che ha il dovere di esorcizzarla. In un sforzo continuo e in divenire: perché il violento non si arrende mai. Non è mai una dinamica post traumatica, ma sempre in elaborazione. Così come il pericolo e la minaccia. La natura dell'orco è quella di continuare nel suo intento distruttivo, utilizzando i mezzi a propria disposizione (altre persone, ricorsi legali, minacce sui social, aggressioni, violenza economica, subalterni o sottoposti, nuove partners, denigrazioni costanti, sistemando magari testimoni in case e macchine più comode per le ritrattazioni in tribunale) e soprattutto accanendosi sui figli a cui viene fatta pagare la non sottomissione della madre alla violenza. In tutto questo, le istituzioni vanno a rile

Oggi Giornata mondiale degli insegnanti

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«I giovani non sono abituati ad essere realmente ascoltati in classe, e quando provano ad esprimere liberamente un loro pensiero vengono zittiti da un sistema gerarchico che pone al di sopra di tutto l’autorità degli insegnanti considerati custodi del sapere acquisito e quindi dato. Io non agisco così. Insegnare per me è condivisione e fascinazione. Non impongo nulla ai miei allievi e cerco sempre di stimolare il loro spirito critico attraverso il dialogo. Jean-Jacques Rousseau sosteneva che: “Per insegnare il latino a Giovannino non basta conoscere il latino, bisogna soprattutto conoscere Giovannino”. Nessuna preparazione, per quanto ottima, ci esonera dal conoscere i nostri allievi. Ascoltarli è un dovere e un’occasione per crescere umanamente e professionalmente» Cristian A. Porcino Ferrara

LE REGOLE DELL'ARTE DI ASCOLTARE

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da  Quello che le Donne  ( Note ) Domenica 14 aprile 2013 alle ore 15.00 1- Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni.Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca. 2- Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista.Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista. 3- Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva. 4- Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio.Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico. 5- Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili.I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti,perché incongruenti con le proprie certezze. 6- Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e del