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Il caos

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Comprendo la fatica del nostro Giorgio Schultze . A parte la normale campagna elettorale, è costretto a emettere comunicati tutti i giorni praticamente su qualsiasi argomento. Non che non sappia replicare (tutt'altro): è che, molto spesso, si ha l'impressione di dover ripetere delle ovvietà, all'apparenza assodate e lampanti per tutti. Ma così non avviene: non in Italia. Alla Camera passa il primo sì al cosiddetto "decreto sicurezza" ; il Presidente del Con(s)iglio, per cinismo puro, rispolvera un frasario degno della "Difesa della Razza" ( "Non vogliamo un'Italia multietnica" : meglio i cretini puri, certo), fra l'altro anacronistico e surreale dato che siamo multietnici da diversi decenni, per non dire da sempre; e a Schultze non rimane che invocare l' aiuto dell'Onu contro questo "governo". Schultze alla manifestazione per i rifugiati politici, 9 maggio 2009. Così ci siamo ridotti: a rimediare figure barbine di fro

Facciamo festa!

...è vero, non bisognerebbe chiamarla "festa" ma "giornata" della donna, anzi, delle donne. Ma io voglio sottolineare proprio l'aspetto festoso o, meglio, gioioso di questa ricorrenza. Ricorrenza, sì. Ho realizzato un video con immagini volutamente grintose, vincenti, fascinose, colorate, insomma belle, per dimostrare a tutti la nostra forza e il nostro orgoglio femminile. E siamo molto di più e di variegato di quel che in quattro minuti di musica sono riuscita a stipare, lo so. Ma l'importante è il simbolo, il messaggio, la nostra appartenenza tenace ed ebbra di vita, durevole nei secoli. Facciamo festa, allora: è il nostro franco sorriso, del resto, a indebolirli. Iniziative a Bresso (e altrove) L'appello di Amnesty International Un aiuto alle donne disabili del Sud del mondo

"Arcobaleni in marcia": sulle strade della pace

Domenica 1° marzo, al Centro umanista Alkimia di Milano, si è tenuta la prima riunione operativa di Arcobaleni in marcia , gruppo auto-organizzato di persone che aspirano a una società realmente e fattivamente umana, "dove ogni forma di discriminazione e di violenza sia solo il ricordo di un mondo decaduto" , affermano gli organizzatori Simona , Marco e Gianmaria . "L'idea ci è venuta nel corso dell'ultimo Forum Umanista Europeo - spiega Simona. - Ovviamente partiamo dalle tematiche lgbt, ma intendiamo condurre lotte comuni con tutti i segmenti discriminati e/o in qualche modo emarginati dalla società: donne, gruppi di base, ambientalisti ecc. Ci inseriamo poi nel più ampio discorso della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza [cfr. il sottostante video] , di cui, come umanisti, siamo promotori. Di qui il nome Arcobaleni in marcia : omosessuali - ma non solo - per la pace e la nonviolenza". "E, da umanisti, puntiamo sulla proposta e sull'a

Milano: contro lo scudo spaziale in Europa, la marcia degli invisibili

La nostra vita a Zero - "Quattro dischi e un po' di whisky" in scena a Roma

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Rossana è schietta, determinata, volitiva. Gestisce un cocktail-bar dal nome curioso: Quattro dischi e un po’ di whisky . La vita sembra averla resa disincantata, talora cinica, ma dietro la maschera si nasconde un grande bisogno d’amore e di tenerezza. Lorenzo è un giovane e fascinoso prete dall’inquieta vocazione che, dopo aver gettato la tonaca alle ortiche, cadrà tra le braccia di Paola, la bella del gruppo, aspirante attrice. Camillo, infine, è il più estroso dei quattro: gay frizzante negli anni ’80, più pacato oggi, ma sempre sottilmente pervaso da guizzi inattesi, scrive con poca fortuna favole per bambini: “È la rappresentazione del puer , il bimbo eterno”, spiega Roberto Biondi . Si deve a lui la stesura di Quattro dischi e un po’ di whisky : “Una commedia leggera e ironica – spiega – che prende spunto da un un verso di Triangolo , canzone-simbolo di un’icona nazional-popolare come Renato Zero , cui tutti i protagonisti sono affettivamente legati. Accompagnati dalle sue canzo

La nostra vita a Zero -

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Rossana è schietta, determinata, volitiva. Gestisce un cocktail-bar dal nome curioso: Quattro dischi e un po’ di whisky . La vita sembra averla resa disincantata, talora ci nica, ma dietro la maschera si nasconde un grande bisogno d’amore e di tenerezza. Lorenzo è un giovane e fascinoso prete dall’inquieta vocazione che, dopo aver gettato la tonaca alle ortiche, cadrà tra le braccia di Paola, la bella del gruppo, aspirante attrice. Camillo, infine, è il più estroso dei quattro: gay frizzante negli anni ’80, più pacato oggi, ma sempre sottilmente pervaso da guizzi inattesi, scrive con poca fortuna favole per bambini: “È la rappresentazione del puer , il bimbo eterno”, spiega Roberto Biondi . Si deve a lui la stesura di Quattro dischi e un po’ di whisky : “Una commedia leggera e ironica – spiega – che prende spunto da un un verso di Triangolo , canzone-simbolo di un’icona nazional-popolare come Renato Zero , cui tutti i protagonisti sono affettivamente legati. Accompagnati dalle sue can

1° gennaio, liturgia per la Giornata Mondiale della Pace

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*Maria Madre di Dio – A – B - C / 1° Gennaio [1] Nel 1969 con la riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II e con la pubblicazione del Messale romano riformato, Paolo VI ha dedicato il primo giorno dell’anno civile a «Maria Santissima Madre di Dio». A questa giornata associò anche la Giornata mondiale della Pace che ogni anno ha un tema particolare di riflessione. In questo giorno si celebra il Figlio di Dio nato dalla figlia di Sion che lo offre al mondo: il Figlio di Maria, circonciso nell’alleanza della Pace (Nm 25,12; cf 1Mac 8,20.22) che è il nuovo «nome» della salvezza messianica. Solo la poesia ispirata di Dante ha saputo evocare questa singolare sintesi tra divino e umano: «Vergine Madre, figlia del tuo Figlio…» (Divina Commedia, Paradiso, XXX, 1). Questa festa è anche un punto d’incontro con le chiese d’oriente che celebrano con grande venerazione la Theotòkos /Madre di Dio. Nazareth: basilica dell'Annunciazione. La prima attribuzione del titolo di Madre di Dio a