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Visualizzazione dei post con l'etichetta anoressia

storia di Angela Russo ha 28 anni chi ha vinto il male dell'anoressia e ha fondato un'associazione che aiuta chi soffre di disturbi alimentari

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  Non bisognerebbe mai sottovalutare un problema solo perchè non lo viviamo sulla nostra pelle ... Quando qualcuno ha un problema, la cosa peggiore che possiamo fare è infierire puntando il dito o accusando la persona che lo sta vivendo ... bisognerebbe riuscire ad avere più empatia e comprendere che a volte basterebbe del supporto, un appoggio morale e la volontà di aiutare chi amiamo a superare questo momento. Ecco che incuriosito  :   dal video   della   storia   (   vedere  video sotto )    reale  o immaginaria  che  sia      di  Story Impact Italia ( qui la  pagina   Facebook)  da  cui  preso  l'introduzione  ho trovato    cercando    storie    su  tale  problematica   quella di  Angela  Russo . Essa  è  una  di quelle  poche (  non solo  ragazze anche  se  sono quelle più colpite     )  persone       che  hanno  sconfitto  l'anoressia    e    sono ancora  vive  pe raccontarlo  , ed  fondano associazioni per  aiutare   a  chi  è caduto in questo male    , ed  ecco   

Torino, padre rifiuta la figlia anoressica: «Sei un mostro, fai impressione». Il giudice: «Per lei una vita penosa»

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   dobbiamo smettere   di considerare    slo ed  esclusivamente   il femmicidio    nel significato  principale  cioè  Il termine  femminicidio  (più raramente chiamato anche femmicidio o femicidio) è un neologismo che identifica i casi di omicidio doloso o preterintenzionale ...   Ma   di usare      il   quelo  esteso    ovvero   Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.      Infatti   dal   https://torino.corriere.it/cronaca/     del  6\8\2021                                di Simona Lorenzetti   Torino, rifiuta la figlia anoressica: «Sei un mostro, fai impressione». Il giudice: «Per lei una vita penosa» L'uomo, 65 anni, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per maltrattamenti. Per il Tribunale ha «infierito psicologicamente sulla

Anoressia, la storia di Alba che sta sconfiggendo la malattia: «Ai ragazzi come me dico di lottare. La vita è bellissima, se le diamo l’occasione di essere vissuta

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da   https://www.open.online/ Anoressia, la storia di Alba che sta sconfiggendo la malattia: «Ai ragazzi come me dico di lottare. La vita è bellissima, se le diamo l’occasione di essere vissuta» – L’intervista 21 FEBBRAIO 2020 - 22:06  di Olga Bibus 00:00 02:05 «Ho deciso di curarmi perché un a parte di me sapeva che prima o poi mi sarebbe successo quello che è accaduto a Lorenzo: sarei andata a dormire per non svegliarmi più», dice a Open Alba Toninelli ha 21 anni, vive da sola a Narni, in Umbria , dove sta frequentando l’Università. Studia, esce con le amiche, viaggia, ogni tanto torna a casa a Firenze , mangia. Alba finalmente ha ripreso a mangiare. E questa sarà una delle vittorie più grandi della sua vita.  Fino a un anno fa, Alba non aveva le forze per alzarsi dal letto, era arrivata a pesare 37 chili, non riusciva più a studiare, ad amare, a ridere con gli amici. Aveva solo un pensiero fisso: perdere peso, non mangiare.

andata all'inferno e ritorno la battaglia di silvia piga contro l'anoressia

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ieri  sera   è avvenuta  ed   sarebbe continuata per  ore     visto il grande interesse  suscitato  e  la  grandissima presenza di pubblico    in particolare di adolscienti  con  i genitori  a  # tempiopausania  nella  # libreriabardamù  la bellissima presentazione del  coraggiosonon retorico ed diretto libro  # lamicadimiafiglia   di  Silvia Piga  sulla sua discesa all'inferno e la risalita e fuoriuscita dal  # anoressia  . FNCL AI  # PROANA   # PROANORESSIA  . Ecco il mio reportage fotografico . Auguri  all'autrice per il suo percorso fatto e futuro e a  Luana Scanu  sua presentatrice.   Un libro quello di Silvia  P  duro ed  crudo  , ma  con un messaggio di speranza  . Infatti  , secondo   questo articolo   di   www.olbia.it   , Vincere un mostro e trasformalo in un messaggio di speranza: è questo un po’ il sunto della vita di Silvia Piga, classe ’88: una donna minuta laureata in Lettere classiche e Scienze dell’educazione, sopravvissuta all'anoressia .  Dal li

all'inferno e ritorno la battaglia e la vittoria contro lì'anoressia di silvia piga

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 per chi ' di tempio Pausania e dintorni o si trova a tempio Venerdì 10 Gennaio alle ore 18:00, presso la Libreria Bardamù Ubik a Tempio Pausania, il 10 gennaio, Silvia Piga parlerà del suo libro p dal titolo "L'amica di mia figlia. Dal diario di un'anoressica", pubblicato dalla CSA Editrice. Dialoga con l'autrice Luana Scanu. romanzo narra la storia di Amelia, una ragazza affetta da anoressia, e della sua idea per venirne fuori. La madre Angela è schiacciata dal dolore, ma trova la forza di mantenere la promessa di leggere il diario scritto da Amelia e scopre una figlia diversa da quella che conosceva: una combattente che ha trovato uno stratagemma per sconfiggere l’anoressia mentale, la prigione dorata, la gabbia del secolo. Angela unisce le parole della figlia al metodo di un noto esperto in materia e apre un blog in cui condivide l’autoterapia di Amelia. I contatti sul sito aumentano di giorno in giorno e pazienti, genitori e familiari di

La bufala sull’eutanasia concessa dall’Olanda alla 17enne Noa Pothoven

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colonna  sonora Di  cosa  stiamo parlando   NOA POTHOVEN EUTANASIA BUFALA – No, Noa Pothoven ( ne ho parlato precedente ), la diciassettenne olandese ammalatasi di anoressia e depressione in seguito a uno stupro subito all’età di dodici anni, non ha ottenuto alcuna eutanasia. Quindi la storia dell’eutanasia ottenuta da Noa Pothoven è una bufala.   leggi anche    Chi era Noa, la ragazza di 17 anni che non ha ottenuto l’eutanasia in Olanda  Eutanasia, come funziona la dolce morte in Olanda prima di far  scannare  la  gente    dobbiamo verificare  la  news    onde  evitare  errori .  Infatti   https://www.tpi.it/2019/06/05/ Il caso di Noa è deflagrato in Italia nella giornata di ieri, martedì 4 giugno, e ha tenuto banco per quasi 24 ore, scatenando un accesissimo dibattito pubblico. Fiumi di parole sono però stati spesi per commentare una notizia  che, allo stato attuale, altro non è che una vera e propria fake news. Come rivelato a   TPI   da   Marco C

FINALMENTE MODELLE NON ANORESSICHE... Peccato che i giornali scrivano "ADDIO PERFEZIONE"!

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di cosa  stiamo parlando   anoressia https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2019/05/sara-dossena-risponde-ai-leoni-da.html E'  d'anni che   all'estero le modelle normopeso sono già impiegate in moltissime campagne pubblicitarie, in Italia, invece, le modelle magre erano ancora il punto fermo della moda, ma finalmente H&M ha sradicato questo paradigma e ha scelto come modelle donne dalle forme più generose ! Un piccolo passo verso quello che spero sia l'abolizione di modelli estetici imposti.  Mi auguro che, quanto prima, qualsiasi forma fisica (purché sia sana – no quindi agli obesi e agli anoressici – per motivi di salute, non estetici, sia ben chiaro) venga accettata e valorizzata come unicità di ogni singola persona.No all'omologazione per assomigliare ai modelli estetici imposti.Di questa notizia se ne è parlato in diversi quotidiani e, devo dire, che nella maggioranza dei titoli si leggeva: “Addio alla PERFEZIONE”. << Ora Que

Sara Dossena risponde ai leoni da tastiera: ''Sono un'atleta, più rispetto per chi soffre davvero di anoressia''

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Non mi stancherò mai   di ripetere   ( e  di ripetere    a me stesso visto che spasso   ci cado   anch'io anche    se  non a  livello degli h aters  odiatori\leoni  da tastiera  )  che le parole  sono  importanti La campionessa pubblica sui social un selfie scattato in palestra e partono i commenti sul suo fisico. "Lo so che sono magra, sono una maratoneta, non una quattrocentista: macino chilometri tutti i giorni e mangio sano. È il mio lavoro. Ma darmi dell'anoressica offende chi combatte tutti i giorni con i fantasmi dei disturbi alimentari". Sara Dossena   da  repubblica  online                                  di AGNESE ANANASSO USARE parole senza saperne il significato, colpire alla cieca in modo crudele. Usando i profili social di personaggi pubblici per esprimere la propria rabbia e superficialità. Stavolta a essere vittima di questi 'leoni da tastiera', anche se della vittima non ha proprio nulla, è  Sara Dossena , classe 1984, campio