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fare foto non è solo schiacciare un bottone e via . ma metterci dentro ma fare filosofia e uno psicologo .le foto di Eliana naddeo

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 Ero  in crisi   ed  avevo messo  in  un cassetto   le mie macchine   fotografiche  non  non avevo voglia     ed  non trovavo ispirazione  .  Ma  navigando in rete   fra  gli account  di istangram   ho  trovato  quello  di Eliana   Naddeo  (  ritratto  al lato   )  alias nadel.artgrafik (  potete  trovare  le  sue    bellissime  foto   sul  suo account   istangram     https://www.instagram.com/nadel.artgrafik/ e  sul  suo  sito    https://www.nadelartgrafik.it/ ) . Essa   è   una  bravissima  fotografa   di  Reportage and portrait.  Infatti   sfogliando  le  sue  fto  su  istangam e il  suo  sito     ho  non  solo   approfondito  come  affrontare  determinate  situazioni  e  come migliorami   in esse  .  Esempio    nei   ritratti  ho  capito     che   bisogna   : <<     Ascoltare oltre che osservare. Il ritratto deve parlare della persona che si affida ai mei occhi, non superficialmente, in maniera plastica o asettica, ma trasmettendo qualcosa di più profondo. Per questo, trovo u

il codice barbaricino non è solo desamistade ( faide ) ma anche paradura ( aiuto reciproco - mutuo soccorso )

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la scorsa settimana era successo che un pastore , s'era ritrovato con quasil'intero gregge sgozzato . Ebbene qualche giorno fa è sucesso che “sa paradura” . La pratica, espressione ancestrale della solidarietà nell’isola, è un atto di volontà fraterna che indica l’importanza dei rapporti, la gratuità delle relazioni. Sa paradura è un antico vincolo pattizio e tacito che dichiara: “pastore siamo tutti coinvolti nella tua catastrofe e non ti lasceremo solo”. Cosa che avviene quando qualcuno è in difficoltà o 'er calamità naturali o incendi come quelli avvenuti l'estate scorsa .

Finge una rapina per farsi arrestare: “Non ho dove dormire e voglio allontanarmi dalla droga” ., "Mimmo l'egiziano" il custode che vigila in quartiere: "In tanti anni ho fatto arrestare 36 persone"., Supereroi si calano dal tetto dell'ospedale per salutare i bambini malati: “Il coraggio è il loro"

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   da    https://www.fanpage.it/ Un 40enne è stato condannato per rapina: aveva agito con l’unico obiettivo di farsi arrestare dai carabinieri e andare in carcere. A cura di Giorgia Venturini A distanza di quasi due anni è arrivata la condanna a cinque mesi e dieci giorni per un 40enne marocchino ritenuto responsabile di una rapinata. Rapina messo a segno con l'unico obiettivo di farsi arrestare dai carabinieri e andare in carcere. "Sono io, maresciallo!", avrebbe detto appena visto arrivare il carabiniere. La rapina due anni fa La rapina risale al 16 dicembre 2020. Quaranta minuti dopo mezzogiorno a Carate Brianza (Monza), l’allora 38enne aveva fatto irruzione dentro il negozio "2m parrucchieri"  di via Milano, proprio dinanzi alla locale caserma dei carabinieri.Ai proprietari del salone di bellezza aveva mostrato il taglierino e ad alta voce aveva gridato: "Questa è una rapina, chiamate i carabinieri". Così i militari si erano precipitati subito sul

Se pensate che non esistano più gesti d'amore puro, prendetevi qualche minuto ed emozionatevi così

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Il video pubblicato sui social da Eva Barilaro     ha fatto il giro del mondo. Questa ragazza di 23 anni originaria di Monaco ha condiviso il momento in cui, dopo 10 anni che non lo faceva, ha deciso di radersi di nuovo la testa a zero. Eva è affetta da Alopecia universale, una malattia autoimmune che causa la perdita di capelli e peli corporei dal suo twitter  https://twitter.com/eva_barilaro  l'ultima volta a portare a termine questa delicata operazione l'aveva aiutata suo nonno, ora invece il compito è stato affidato al suo fidanzato Damien, che ha voluto spiazzarla con un gesto profondo e pieno d'amore: si è rasato la testa a sua volta. Le lacrime della giovane hanno emozionato a loro volta migliaia di persone, e questa fama inaspettata ha dato la possibilità ad Eva di raccontare la sua storia: "Il video era solo per la mia famiglia, mio nonno mi rasato la testa per primo quando avevo 13 anni e i miei capelli stavano iniziando a cadere e cadere e sapevamo che prest

aìnche i duri hanno un cuore. Piostoia Fa i debiti per curare la madre, il giudice glieli dimezza

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non sempre i magistrsti sonotutti corrotti o imbelli \ strampalati e eri esecutori di leggi astruse . Capita come la storia ripresa qui sotto da http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2018/02/15/  che hanno un cuore e che sono sensibili LEGGE SALVASUICIDI  Fa i debiti per curare la madre, il giudice glieli dimezza In aumento i casi di persone che rimangono schiacciate dalle rate dei prestiti. L'intervento del Movimento difesa del cittadino Desirée Diddi con l'avvocato Silvestrini PISTOIA. La crisi da una parte, e dall’altra la tendenza a voler seguire uno stile di vita che non ci si può permettere. Sono sempre di più i pistoiesi che per far fronte alle spese di ogni giorno ricorrono a forme di finanziamento. Che, usate inconsapevolmente, oppure di fronte a imprevisti economici, possono generare situazioni a volte tragiche. Per far fronte alle quali, nel 2012, è stata varata la cosidetta “legge salvasuicidi”. Studiata pe

Le uccise il marito: lei perdona il killer e ne "adotta" la famiglia

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libri  La  paranza  dei bambini - Roberto saviano   colona  sonora   amarti -Gianna Nannini \ lindo ferretti (...)  Sapere che dal sangue di Gaetano sta nascendo qualcosa di buono, mi dà sollievo. Penso sia un miracolo. (...)  Sono le parole di  Lucia Montanino. IL marito  Gaetano ( Mimmo)   Montanino, g uardia giurata di Ottaviano, venne ucciso a Piazza Mercato-Napoli la notte del 4 agosto del 2009. La lapide   che ricorda quel drammatico evento è posta nelle aiuole di via Marina, all'ingresso di Piazza Mercato. La moglie, Lucia,  è molto impegnata nelle iniziative anticamorra dell' Associazione Libera insieme al sacerdote napoletano don Tonino Palmese. Questo suo impegno oggi si traduce in un gesto che sicuramente non riporterà indietro le lancette del tempo di quella triste notte, ma dona una speranza a chi vuole cambiare vita nel rispetto della vita. da  http://www.ilgiornale.it/news/cronache/      "Amavo tantissimo mio marito. Ma sapere

la crisi ci fa cambiare abitudini ailmentari ma anche essere più solidali meno spreconi . la storia di Emanuele innocenti che ristoratore che auta i poveri

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L'Unione Sarda.it e  http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/ 14 marzo 2015 Crisi, addio alla dieta mediterranea Meno pane e olio su tavole italiane                     Spaghetti al sugo, piatto tipico della cucina italiana La crisi ha tagliato i consumi alimentari ma ha anche profondamente modificato le abitudini degli italiani che sono stati costretti a dire addio ai prodotti base della dieta mediterranea. I prodotti che sono stati tagliati a causa della crisi economica sono olio, vino, ortofrutta pasta e perfino il pane, il cui consumo è sceso al minimo storico dall'unità d'Italia. Per quest'anno comunque è attesa una ripresa dopo che gli acquisti alimentari hanno toccato il fondo nel 2014 tornando indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981. Ad analizzare la spending review degli italiani nel carrello della spesa a partire dal 2008 è la Coldiretti. Il crollo più pesante - sottolinea - si è avuto per l'olio di oliva, con a

vera integrazione. Olbia alluvionata Anche i senegalesi tendono una mano: «È la nostra città»

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la nuova sardegna  cronaca Olbia-tempio  del 8\12\2013   di Dario Budroni  OLBIA Con la schiena curva e le mani immerse nel fango, a trascinare mobili sventrati, senza dimenticare di dare un conforto a chi, in quel momento, ha davvero perso ogni cosa. L’integrazione è anche questo, un’azione volontaria e sincera nei confronti di una città che considerano la loro. Così la comunità senegalese, una delle più numerose a Olbia, ha voluto indossare guanti e stivali per aiutare chiunque ne avesse bisogno. Nelle abitazioni e nelle strade. «Olbia è casa nostra. È una città che abbiamo sposato per migliorare le nostre condizioni di vita. Insomma, è la nostra seconda patria e come tale va difesa, sempre» spiega Omar Sarr, dal 2001 a Olbia, presidente dell’associazione Sunugal. «Per noi è come un matrimonio, si accetta tutto nel bene e nel male. Così subito dopo l’alluvione abbiamo fatto qualche telefonata e pubblicato un appello su Facebook, per metterci d’accordo – racconta con un it