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Sulcis. Il coro dell’Italietta perbene: “Protesta troppo teatrale”

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da   http://www.mirorenzaglia.org/ Sulcis. Il coro dell’Italietta perbene: “Protesta troppo teatrale” BY MIRO  –  31 AGO '12 POSTED IN:  INTERNO Ma guarda un po’ qual è il vero problema: non piace l’estetica della loro protesta. Non piace chi si tagliuzza, irrita chi ricorda la quantità di esplosivo che è là sotto. Le proteste noi le vogliamo tranquille, silenziose, non disturbanti, non innervosenti. Che non attentino alla nostra serenità, non gettino discredito sulle istituzioni, non producano danni, non impediscano il normale svolgimento della vita pubblica e privata di alcuno, non offendano, non facciano nemmeno pensare. Le vogliamo così da un pezzo. Oggi, una novità: devono anche essere molto, molto discrete sotto il profilo “visivo” e “auditivo”. Nulla deve essere detto che possa agitarci. Nulla deve essere fatto (neppure a sé stessi) che possa procurarci il minimo moto di fastidio. Che cadute di stile, questi minatori. Roba da farci andar via l’appetito e

Qualcosa non quadra

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La Farnesina richiama, con deplorevole ritardo, il console italiano a Osaka Vattani, fascista dichiarato e protagonista di esibizioni musicali inneggianti alla Repubblica di Salò. In Parlamento siede un altro convinto fascista, l'ex-andreottiano ora Pdl Ciarrapico, fervente ammiratore di Berlusconi e nostalgico dei tempi in cui "si mandavano i gay in miniera". Sempre a proposito di omosessuali, Giovanardi paragona il bacio saffico a uno scarico vescicale, mentre l'Annunziata annunzia che difenderebbe Celentano anche se "volesse mandare i gay in campo di sterminio". Gli operai della Fiat di Pomigliano sono obbligati a pronunciare davanti a un microfono "Io song n’omme ‘e mmerda". La penitenza viene inflitta quando l’operaio “non regge le cadenze o sbaglia a montare un pezzo”. Da più parti s'invoca di ripristinare la legge 188/2007 che impediva le dimissioni in bianco, di cui sono vittime soprattutto le donne. Due anni fa il precedente governo l

A secco

  Il mio blog somiglia sempre più a un bollettino di guerra. La prima a dispiacersene è la sottoscritta. Quanto amerei occuparmi di racconti, poesie, piccole realtà quotidiane. Invece, no: senza volerlo, i blogger sono diventati uno degli ultimi avamposti della democrazia in pericolo. Per questo tentano in ogni modo di zittirci. Mi ritrovo, all'alba del 2010, a dover difendere diritti umani basilari, a ripetere verità un tempo scontate, a ribadire concetti ovvi, che si credevano assimilati. Padre Zanotelli denuncia da sempre i pericoli della privatizzazione dell'acqua. Ieri, l'ultima vergogna. L'ho saputo con più dolore (e rabbia, tanta rabbia) che meraviglia: con l'ennesimo ricorso al voto di fiducia, Berlusconi e la Lega hanno approvato l'art.15 del ddl Ronchi 135/09 che svenderà l'acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, agli interessi di Confindustria e delle grandi multinazionali (cfr. il testo dell'obbrobio) . La scelta della destra di p

è carnevale , basta piangersi adosso ridiamno dei nostri politicanti e godiamoci il carnevali-i

ora  dopo  gli ultimoi risultati  elettorali  ,secondo  www.youtube.com/user/55roby L'allegria è tornata in Sardegna,l'arcoriano ha pensato anche a quest'isola e aiutato dai suoi buffoni di corte ci fa tornare a sorridere,io mi sto già scompisciando dalle risate pensando ai tanti paesaggi circondati dal cemento,gli scavi punici coperti da simpatici palazzi,i nuraghi trasformati in magazzini,e perchè no magari in centri commerciali.Coraggio Sardi cominciamo a sorridere :) . ora come dice  un commento a  questo video  In questi tempi bui che ci attendono,avremo sicuramente molto materiale per fare satira ,la cosa non é che mi consoli molto anzi mi  preoccupa  !!!!,bravo bel video... oppure divertitevi con i vari carnevali sardi mostrato dal video suggestivi  di  www.youtube.com/user/schibo2003 Il carnevale in Sardegna ha mille volti affascinanti. Quello antico dei  suggestivi carnevali barbaricini che con le loro ancestrali maschere antropomorfe e zoomorfe,

Per il Vaticano II e contro gli antisemiti nella Chiesa

Al seguente link di Arcoiris : http://appelli.arcoiris.tv/vaticanosecondo/ ho pubblicato un appello-dichiarazione sull’abolizione della scomunica e sul vescovo negazionista e in difesa del Concilio ecumenico Vaticano II. E’ un testo personale che non ho concordato con alcuno, per cui la responsabilità è solo mia, con tanto di firma in calce. Il testo è breve, ma fermo e determinato. Chi lo condivide può firmarlo; chi non lo condivide non lo firmi; chi ne condivide una parte, decida cosa è prevalente: se la perfezione o l’emergenza chiesa che stiamo vivendo. Nessuno è obbligato. Non volevo tacere perché non è possibile tacere. Il tacere sembra una caratteristica cattolica, quasi un ottavo sacramento. La Germania ha cominciato, la Francia sta seguendo, anche in Italia comincia sentirsi qualche voce e anche noi possiamo e dobbiamo fare sentire la nostra contro ogni rassegnazione e autoritarismo. PREGO CORTESEMENTE CHI VOLESSE DIVULGARE L’APPELLO E IL LINK a quante più persone è possibil

Ci riprovano!

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Proprio qualche giorno fa mi domandavo: "Ma a noi bloggers, quando pensano?" . Già lo scorso anno, infatti, lo pseudo-governo di pseudo-sinistra, supportato da "Mr. Nessuno" Ricardo Franco-Levi , aveva tentato il colpaccio . Volevano (virtualmente?) metterci a tacere, ma non vi riuscirono. Beppe Grillo lanciò l'allarme, il popolo dei naviganti (ancorché santo e poeta) rispose entusiasta e sdegnato. E il dissennato golpe istituzionale fallì. Adesso, però, siamo in presenza di un governo, cioè d'un potere, di destra estrema, e per nulla virtuale: anzi, molto reale. Questo potere gestisce e controlla la quasi totalità dell'informazione. Dessimo retta a giornali e tv, non sapremmo nulla dello sfacelo della scuola pubblica, del ritorno di Gelli, delle minacce cossighiane e degli assalti ai pochi cronisti rimasti liberi, della disoccupazione galoppante e il conseguente impoverimento del Paese. Restava il web . Lo sapevano benissimo, al punto che il Capo avev

Senza titolo 972

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IL MIO NUOVO LIBRO LO STRANO CASO DI FEDERICO II DI SVEVIA UN MITO MEDIEVALE NELLA CULTURA DI MASSA Ecco - dopo SUD EST Vagabondaggi estivi di un settentrionale in Puglia - il mio nuovo libro. La prefazione è di Raffaele Licinio   e la postfazione è di Franco Cardini, entrambi noti storici del Medioevo. Il volume è stato pubblicato dalla casa editrice barese Palomar, nella collana "altreStorie". --- LINK DEL BLOG DEDICATO AL LIBRO: http://federicosecondodisvevia.splinder.com/

La gloria e il disonore

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Com'è andata? Al solito. Cioè ottimamente.Anche perché, stavolta (e non era il primo caso, in verità), abbiamo fatto le cose in grande. All' appello , sostenuto da Mondo Senza Guerre , contro lo scudo spaziale hanno risposto in molti, e non proprio di secondo piano, come si dice: Lidia Menapace, Alex Zanotelli, Nichi Vendola, Luisa Morgantini, Giulietto Chiesa e moltissimi altri, fra cui associazioni e partiti. Un'adesione tanto più significativa se si considera che, tranne "L'Espresso", NESSUN grande media ha informato del presidio, né della campagna . NESSUN grande media ci ha ragguagliato circa gli scioperi della fame che, in Italia e in Europa, numerosissimi attivisti stanno praticando per protestare contro lo scudo. Ampie pagine, con relativi commenti entusiastici, sono state invece dedicate alle dichiarazioni pro-nucleare Scajola , ché ormai tutti concordano, da destra e da "sinistra" - a parte blandi distinguo meramente di facciata da pa

appello per una cultura partecipata e non d'elitè

 Ricevo  e pubblico molto  volentieri  questa  lettera  Il testo di questo articolo è stato inviato a: Presidenza della Repubblica Ministero per i Beni Culturali   Fondazioni promotrici del Manifesto denominato “Italia – Paese della cultura e della bellezza” e ai relativi responsabili     ConvEMergenze   A Cannes portiamo sullo schermo i vizi italiani ben rappresentati dai due migliori registi di casa nostra. Nel frattempo, dalle emittenti e sui quotidiani parliamo poco di malapolitica e di camorra. Trascuriamo mafia e ‘ndrangheta, come fossero fenomeni organici con i quali convivere. I nostri mali sono gli accampamenti Rom e le badanti prive di permesso. Accumuliamo “nuove” emergenze dopo averne ignorato l’esistenza per decenni. La mondezza ricopre un’intera regione. Diffuse testimonianze di disperazione giovanile vengono archiviate con noncuranza e l’assenza di futuro per milioni di ragazze e ragazzi diventa fattore marginale rispetto alle ultime esternazioni

La destra italiana fa le prove di egemonia culturale?

Molto spesso  nei  giornali locali , in questo caso la nuova sardegna  del 19\5\008 , si trovano   degli interventi culturali  molto interessanti  .  Infatti  è  proprio     nella  rubrica  sua   "contromano  "    di Massimo Onofri che  c'è è un argomento  interessante . <<   Pare che a Michela Brambilla si rivolgesse con questi versi: Ignara bellezza/Rubata sensualità/Fiore reclinato/Peccato d’amore . Adesso che è ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi sembra voler fare sul serio e con la migliore delle intenzioni. Così ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera del 9 maggio:  La cultura non è di destra o di sinistra. E’ la cultura  e  fin qui  parzialmente   d'accordo    con i due  articolisti  in quanto la destra , almeno in Italia  non ha  creato   una cultura  originale  (   salvo eccezioni  come Verga,Croce, Imbriani, ecc e poi durante  il fascismo  Gentile ,  D'annunzio , e i futuristi , ecc  )  ma  ha  contribuito   durante  il regime fascista 

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Proprio mentre  scrivo   questo post  mi  vengono in mente  le parole di una vecchia   canzone  che il prof  di francese  ci  aveva fatto studiare alle superiori .......Le foglie cadono a mucchi..... come i ricordi, e i rimpianti e il vento del nord porta via tutto nella più fredda notte che dimentica.......                                     Jacques Prevert - Le Foglie Morte.     fra le più belle    interpretazioni  segnalo  quella   di  Yves Montand quella   di  Juliette Greco Questa  frase   di Ignazio La Russa a proposito dei nuovi presa dal  Corriere della Sera 28 aprile   : << Obbedienza cieca, pronta e assoluta. «Le matricole imparino a rispettare gli ordini del capogruppo. Io, crisi di coscienza in sede di voto non ne prevedo. Se non, eccezionalmente, su qualche tema etico >> sembra  confermare  ciò