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India: l'Università Mussulmana apre la biblioteca alle donne dopo mezzo secolo

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in sottofondo   The Times They Are a-Changin' - bob dylan  Per la prima volta dopo quasi mezzo secolo, una storica università mussulmana del nord dell'India ha ammesso l'ingresso delle donne nella principale biblioteca. Un gruppo di studentesse della Aligarh Muslim University (Amu) sono entrate ieri mattina nella storica Maulana Azad Library, dopo l'ordine di un tribunale che ha costretto l'ateneo a rimuovere l'arcaico divieto che discriminava le ragazze. L'università pubblica che sorge ad Aligarh, nello stato dell'Uttar Pradesh, è stata fondata 94 anni fa, prima dell'Indipendenza indiana, ed è tra le più antiche e prestigiose del Paese asiatico. "E' un momento storico per le donne di questo campus - ha detto una giovane al Times of India - e anche per il prestigio dell'università".    Donne indiane impegnate nello studio  La polemica era scoppiata circa un mese fa quando il vicerettore Zameeruddin Shah aveva detto c

violenza sulle sulle donne perdonare o non perdonare il primo schiaffo ? e rispondere come india ad uno strupro con la pena di morte ?

 dall'unione  sarda   d'oggi  cronaca  di OLBIA.  Le testimonianze delle donne vittime degli ex compagni assistite al Centro antiviolenza «Mai perdonare il primo schiaffo» Un'imprenditrice: «Picchiata e derubata, per lui ero una schiava» OLBIA  «Perdonare uno schiaffo a un uomo è come farsi la prima pera: entri in un abisso dal quale rischi di non uscire più». Marta ha 43 anni, ha studiato, è una piccola imprenditrice. Sa usare bene le parole e oggi che ha fatto, e ancora sta facendo, una lunga terapia, sa anche analizzare quello che le è successo. Marta è una delle 200 donne seguite al Centro antiviolenza di Prospettiva donna. Vittima di violenza fisica, sessuale, psicologica ed anche economica. Lui, oltre alla dignità, era riuscito a portarle via parte della società e molto denaro. I processi sono ancora in corso ma il suo ex compagno è stato allontanato ed è fuori dalla Sardegna. L'INCONTRO  «Quando l'ho conosciuto avevo un'attività in un centro tur

Gandhi: puritano, misogino e sessista? oppure si tratta di una decontestualizzazione ?

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da   http://blog.donnamoderna.com/sessoeluna/ Sono consapevole del fatto che, in un mondo così privo di valori come quello in cui viviamo, parlare male di Gandhi sia un po’ come sparare sulla Croce Rossa…. Però, sono altrettanto convinta di almeno due cose: 1) che la storia debba sempre prevalere sul mito 2) che gli Eroi umani non siano mai totalmente deificabili, in quanto sono fatti di materia molto fragile, come del resto tutti noi. E allora, anche il grandissimo Ghandi può (e deve) essere guardato non solo come un mito o come un Eroe, ma anche come un uomo del suo tempo, che pensava, diceva e faceva cose che, con il passare degli anni,  non appaiono più condivisibili. Se la revisione storica colpisce tutti i personaggi, compreso Gesù Cristo, figuriamoci se non poteva colpire anche Gandhi, l’uomo che liberò l’India e distrusse il potente impero britannico senza mai alzare la voce, solo con il suo movimento non violento. Un articolo pubblicato qualche giorno fa sul