Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Francia

Battista Liserre Prof in Francia: “Scappate dall’Italia, dove i politici hanno distrutto tre generazioni di giovani”

Immagine
  da   https://www.ilfattoquotidiano.it/ del 10\12\2017 Nel 2012 Battista Liserre è partito da Cosenza per fare un dottorato a Marsiglia e non è più tornato. E adesso insegna civilizzazione italiana al campus dell’Essca e all’università di Aix-Marseille. "In Italia a 30 anni sei considerato un ragazzino. Qui, a quell'età, si ricoprono ruoli di grande responsabilità" di  Elisa Murgese  | 10 dicembre 2017 Prof in Francia: “Scappate dall’Italia, dove i politici hanno distrutto tre generazioni di giovani” “Finita l’università avevo due strade: restare in Italia a casa dei miei genitori, aspettando che qualche scuola del nord mi chiamasse per una supplenza, o tentare la mia chance all’estero”. Così, nel 2012, Battista Liserre è partito da Cosenza per fare un dottorato a Marsiglia e non è più tornato. “Vista la situazione italiana non avevo molta fiducia. In Italia le poche borse per fare un dottorato sono destinate a figli, parenti e amici dei professori. E anche

sciacallaggio ed ignoranza dei media sulla strage di nizza e sulla tragwedia ferroviaria in puglia

Immagine
 in sottofondo  DADO Canta la notizia: "Ninna nanna... per Nizza" la primna  è sulla  strage   di Nizza  http://www.alessandrocascio.com/?p=2841   condivisa    da pino scaccia Attentato di Nizza – Il fake della bambola e del bambino On 15/07/2016 by alecascio Una bambina e il suo bambolotto? L’ennesimo caso di sciacallaggio mediatico. Io questa bambola l’ho vista ieri notte durante la diretta. Il cameraman l’ha inquadrata da vicino, ma non c’era alcun corpo accanto ad essa. La bambola è stata presa dal fotografo e messa accanto a un corpo morto per scattare la foto simbolo della strage. I giornali l’hanno sbattuta in prima pagina, il fotografo l’ha venduta bene in barba a qualsiasi codice deontologico del giornalismo. Miliardi di dollari in informazione in mezza giornata: a chi volete che freghi, quindi, dei morti? Sotto vi ho fatto un’analisi dell’assurdità della foto. Per verificare dovete cercare le immagini in diretta di ieri, ore 2.00 circa, di sky T

Bruxelles voleva celebrare l'anniversario della battaglia di Waterloo con una moneta con corso legale da 2 euro, ma Parigi ha posto il veto che è stato poi aggirato con un sotterfugio

Immagine
da   http://www.repubblica.it/economia /  del  11\6\22015/ Bruxelles voleva celebrare l'anniversario della battaglia con una moneta con corso legale da 2 euro, ma Parigi ha posto il veto che è stato poi aggirato con un sotterfugio Invia per email Stampa 11 giugno 2015 Articoli Correlati Il Belgio celebra la vittoria di Waterloo con l'euro, la Francia protesta Il Belgio celebra la vittoria di Waterloo con l'euro, 2 LinkedIn 0 Pinterest MILANO - La Francia ha vinto una battaglia, ma la guerra, alla fine l'ha vinta il Belgio che nonostante le resistenze di Parigi ha presentato la moneta celebrativa della vittoria di Waterloo da 2,5 euro.  Insomma a 200 anni di distanza la sconfitta di Napoleone fatica ancora a essere digerita oltralpe. E così per difendere l'orgoglio nazionale la Francia ha posto il veto alla richiesta di Bruxelles di coniare una moneta con corso legale da 2 euro. I belgi, però, non si sono persi di animo e con un sotterfugio sono ri

Parigi, cacciati dal museo d'Orsay: "troppo poveri"

Immagine
da http://www.nanopress.it (  presa  dall'articolo riportato sotto ) Va bene che l'ordine , il decoro e la pulizia \  l'igiene  sono fondamentali qualunque siano le condizioni economiche delle persone . Ma qui si è commessa una discriminazione bella e buona . Infatti  E' particolare questa vicenda successa in Francia dove una famiglia è stata allontanata dal museo d'Orsay di Parigi perchè povera. Ecco  i fatti da  http://www.nanopress.it/cultura  del 31\1\2013  sabato scorso una famiglia di origini modeste, anzi proprio povera, in lista nei servizi sociali, ha visitato insieme ad un volontario il prestigioso museo d'Orsay. Madre, padre e figlio di 12 anni però non sono andati a genio ad alcuni visitatori del celebre luogo d'arte e li hanno fatti allontanare. Nella sala dei Van Gogh, infatti, alcune persone hanno chiamato la sicurezza per via del cattivo odore emanato dai componenti di quellafamiglia povera. Gli addet