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Visualizzazione dei post con l'etichetta Cristian A. Porcino Ferrara

“Diverso da chi?”

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Forse è questa una delle domande che si è posto Cristian nello scrivere questo saggio biografico che percorre il suo passato come una cicatrice esposta a mo’ di medaglia. Un ricordo di una vittoria sofferta alla ricerca di sè stesso, sfuggendo dai dettami della tradizione sulla diversità. La reliquia del senso di angoscia, di pesantezza di questo “cavaliere inesistente desideroso di farsi vedere nella sua armatura di ferro splendente” è ben presente, come un sigillo, nelle memorie e nelle pagine del testo. Eppure questo senso di prigionia viene esorcizzato da aneddoti di vita vissuta e da citazioni di coloro che fecero della diversità, - di qualsiasi genere- un proprio punto di forza, personaggi provenienti da ambiti e ambienti diversi: da Franco Battiato a John Keating (“L’attimo fuggente), da Raffaella Carrà a Manlio Sgalambro. Diverso da chi, quindi? Diverso da ciò che viene imposto, diverso da chi si limita a seguire la “norma” come dettame immutabile. La libertà, soprattutto quell

Uno spiraglio di luce

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  “Sulle Tracce dell'Altrove”... dalle primissime pagine uno spiraglio di luce pare trapelare dalle righe di ogni foglio. Quello di Cristian A. Porcino Ferrara, si profila fin da subito come un viaggio interiore ricco e profondo, a tratti doloroso, ma sempre lucido. Una lettura piacevole e fluida, a tratti illuminante, soprattutto quando l'autore tocca temi di rilievo etico-morale come la spiritualità e la religiosità, l'omosessualità e l'esperienza travagliata del coming out etc... Si coglie in sordina la presenza di un fil rouge che inevitabilmente lega ogni tematica a quella successiva, poiché è la continua ricerca interiore a guidare la mano dell'autore, non vi è mai stacco brutale tra i temi... come un flusso di coscienza scorre e va... come un fiume che non ha inizio né fine... così questo testo ci lascia la parola, apre e invita alla riflessione personale. Grazie a Cristian A. Porcino Ferrara per essere riuscito a raccogliere spunti riflessivi tanto delica

Riflessione del filosofo Cristian A. Porcino Ferrara su Joseph Ratzinger ® Riproduzione riservata

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Leggi anche    https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/12/manco-piu-la-cinica-saggezza-popolare.html    dopo   la  riflessione  sulla morte  ed  il pontificato  fi Joseph Ratzinger    al secolo  benedetto XVI  di Daniela   tuscano   vedere url  sopra   riporto   qui  un  altra  interessantissima    di    un altro punto  di vista     quello-  dell'amico  e  nostro utente    filosofo Cristian A. Porcino Ferrara .  Buona   lettura  In molti mi hanno scritto privatamente dopo aver appreso sui social la notizia della morte di Benedetto XVI. Nel 2007 pubblicai anche un libro a lui dedicato e dal titolo “Pensieri sparsi su Dio, Ratzinger e la chiesa” (ormai fuori commercio). Fin dal primo momento ho espresso il mio disappunto verso il suo operato e le mie critiche feroci non sono mai mancate. Purtroppo come diceva Enzo Biagi: “Il morto attira sempre simpatia” e oggi il processo di mistificazione incomincia a farsi strada. Preferisco dunque rinfrescarvi la memoria. Ratzing

chi lo ha detto che per far la storia devi essere un volto notissimo . " Bayard Rustin di Cristian A. Porcino Ferrara "

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   ringrazio   l'amico  ed  compagno di  strada   lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.com/  per  avermi fatto conoscere     tale   persona  di cui   , essendo appassionato di storia  e  di storie  sentito parlare  ma  di cui  ignoravo  l'importanza  fondamentale   per la storia  dei diritti civili  .   Tale  articolo  dimostra     che   non sempre  chi  fa  la storia    è  per  forza  un  volto noto  , ma  soprattutto  che    E poi la gente (perché è la gente che fa la storia) quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare.            Bayard Rustin Ben pochi conoscono Bayard Rustin mentre quasi tutti sanno chi era Martin Luther King. Bayard Rustin (1912-1987) ha lavorato a stretto contatto con il reverendo King e lo ha guidato nelle numerose manifestazioni pubbliche che sono entrate ormai nella Storia. Bayard Rustin era il suo più stretto collaboratore ma pochi si ricordano di questo. Nei libri dedicat

La prima regola per farsi ascoltare è ascoltare!

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«Oggi vi parlo dell’ultimo libro scritto da un amico e collega durante l’emergenza sanitaria: Ciao, Prof!. Un titolo alternativo potrebbe essere “Ciao, ragazzi!” perché è proprio un libro che parla anche dei suoi alunni e si rivolge a loro con tenerezza e saggezza, invogliandoli a esprimere un’opinione come pochi riescono a fare. L’autore senza tanti giri di parole va dritto al sodo esprimendo egli stesso la sua opinione e spronando gli allievi a fare la stessa cosa su argomenti importanti e attualissimi come il bullismo, la violenza sulle donne e di genere, i diritti civili, il razzismo, il peso delle parole… argomenti da sempre cari a Porcino, presenti in tanti suoi saggi e che al giorno d’oggi sono visti, purtroppo, ancora come tabù. Per i temi trattati parte sempre dalla storia antica, sua grande passione, ma per catturare l’attenzione e far riflettere gli allievi, rapporta tutto ai giorni nostri e prendendo spunto da fiction, serie tv, romanzi, film, personaggi amati dai giovani,

Insegnando impariamo!

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 «I giovani non sono abituati ad essere realmente ascoltati in classe, e quando provano ad esprimere liberamente un loro pensiero vengono zittiti da un sistema gerarchico che pone al di sopra di tutto l’autorità degli insegnanti considerati custodi del sapere acquisito e quindi dato. Io non agisco così. Insegnare per me è condivisione e fascinazione. Non impongo nulla ai miei allievi e cerco sempre di stimolare il loro spirito critico attraverso il dialogo. Jean-Jacques Rousseau sosteneva che: “Per insegnare il latino a Giovannino non basta conoscere il latino, bisogna soprattutto conoscere Giovannino”. Nessuna preparazione, per quanto ottima, ci esonera dal conoscere i nostri allievi. Ascoltarli è un dovere e un’occasione per crescere umanamente e professionalmente»                                    Cristian A. Porcino Ferrara ©️

Quattro chiacchiere con l’Autore ( Cristian A. Porcino Ferrara ) di “Ciao, Prof!”

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leggi anche  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2020/07/le-riflessioni-del-filosofo-sorridente.html I lavori di Cristian A. Porcino Ferrara  sono interessanti rispetto alle normali pubblicazioni filosofiche specialistiche poiché (PECCATO NON AVERLO AVUTO COME PROF ALLE SUPERIORI) va direttamente al sodo e senza tanti giri di paroloni o espressioni complicate.   la  filosofia  di paperino   Soggetto di Giulio Giorello e Tito Faraci - Sceneggiatura di Tito Faraci Disegni di Silvia Ziche topolino n   3054  Ma a volte ciò è un bene perché ti spinge ad interessarti alla materia ed arriva al cuore e all'anima della gente proprio come questa scena cinematografica Proprio per questo volevo approfondire il suo ultimo lavoro “Ciao, Prof!” parlandone direttamente con lui e gli ho fatto alcune domande: 1) Come mai hai dedicato il libro a Luciano De Crescenzo che in vita è stato spesso emarginato e snobbato dai media mainstream? «A un anno dall

LE RIFLESSIONI DEL FILOSOFO SORRIDENTE - L'ultimo libro di Cristian Porcino

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Porcino dà alle stampe un nuovo lavoro, Ciao, Prof! , ed è subito gioia. Come definirlo? Diario d'un insegnante ai tempi del Covid? Riflessioni degli studenti alle prese con la DaD? Troppo poco, e anche scontato, per un autore la cui cifra è l'imprevedibilità. Assieme a Cristian Porcino si sa da dove si parte ma non dove si arriva. E ciò fa di lui, oltre che un narratore, un autentico docente: colui che conduce, stimola e fa emergere la creatività di ogni ragazzo/a. Un novello Socrate - uno dei ricordi del Nostro si apre proprio con questo nome - che prende per mano i suoi Fedone e le sue Diotima, infrange le loro certezze, li fa deragliare, li emoziona, li diverte, per poi condurli sui Campi Elisi del sapere infinito. E irrisolto. Porcino assomma l'entusiasmo del giovane alla saggezza del filosofo. Non fornisce risposte, non è il suo compito. Solo nella diuturna ricerca crescono le civiltà, solo in essa si diviene adulti. Un filosofo sorridente, come il Luciano De Cres

Altro e altrove: Filosofia per anni veloci

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Un recente lavoro di Cristian A. Porcino Ferrara, filosofo e docente in un istituto superiore, che come al solito si fa apprezzare per  godibilità e freschezza. "Altro e altrove" raccoglie una serie di saggi su diversi argomenti, dall'arte alla musica, dalla cronaca all'omofobia, dal razzismo alla religione. Approccio all'apparenza spiazzante, in verità straordinariamente coeso, poiché lo sguardo umanistico consente a Porcino una visione ontologica, piena e profonda della realtà. Il tutto con un lessico veloce, scarno ed empatetico. Filosofia per anni veloci, si potrebbe definire; filosofia per chi non ha tempo, però ha bisogno. Rivolta a un pubblico giovane, senza memoria, ma assetato della certezza del dubbio. Porcino è relativo ma non relativista; socratico; quindi dialogante ("tolleranza" è vocabolo giustamente avversato). Si può concordare o no con le sue suggestioni; impossibile restarvi indifferenti. E sembrano così logiche, perfino ovvie, che

Vivo nei panni di un alieno

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“ Altro e Altrove ”, è una raccolta di saggi che trattano vari argomenti, spesso legati tra loro. L’autore filosofo, pittore, critico letterario e musicale, Cristian A. Porcino Ferrara, è un paladino dei diritti umani e civili e non ha alcun problema a comunicarlo liberamente anche in questo scritto. Voglio ricordare che il suo libro del 2016 “ Canzoni contro l’omofobia e la violenza sulle donne” , ha ricevuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica e il plauso della senatrice Monica Cirinnà. Anche in questa opera c’è un costante richiamo alla lotta contro l’omofobia e a diverse altre tematiche che vanno, per citarne qualcuna, dagli scandali in Vaticano ai diritti gay, dalla sessualità repressa dei supereroi alle serie tv, ai social network e al loro uso spropositato e illecito, dalla morte di Lady Diana a quella del cantante George Michael e molte altre… L’autore dimostra di conoscere diversi testi sia religiosi che politici, ma anche filosofici e musicali e riesce a risp

Uno sguardo sull’Altrove. Intervista a Cristian A. Porcino Ferrara

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Da qualche settimana è uscito il nuovo libro del filosofo impertinente dal titolo evocativo “ Altro e altrove ”. Ho intervistato Cristian per comprendere alcuni punti da lui affrontati nel testo. 1) Cos’è per te l’altrove? La tua concezione assomiglia più all'altrove raccontato in Martin Mystère oppure allo Studio degli Stati di Coscienza  ( http://www.ecn.org/sissc/altrove.html#7s8d6f87 ) ? «Il titolo del libro è ben spiegato nell’omonimo capitolo e non ha alcun rapporto con Martin Mystère o con lo studio degli stati di coscienza da te citati. Per tale motivo non vorrei bruciare la curiosità del lettore palesandogli, d'emblée, il significato. L’altrove è un luogo che ci trasporta in una dimensione, per l’appunto, altra da quella in cui viviamo. Una realtà esistente che però si scontra con la percezione del reale nel nostro vivere quotidiano. Chi ha una sensibilità spiccata finisce per alienarsi da tutto e tutti a causa di un contesto sociale che vuole sempre

Essere Altro e altrove. Il nuovo libro di Cristian A. Porcino Ferrara

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Il nuovo libro di Cristian A. Porcino Ferrara arriva a due anni di distanza da “ Canzoni contro l’omofobia e la violenza sulle donne ” che ha ricevuto diversi apprezzamenti istituzionali. “ Altro e altrove ” raccoglie un sapere ‘eretico’ che spinge il lettore verso una consapevolezza dimenticata. Il filosofo impertinente affronta tante tematiche e in ogni riflessione si intravede l’anima dell’autore. Porcino mette al centro delle sue elucubrazioni proprio l’umanità. Non ama giudicare i suoi simili, e ritiene addirittura uno ‘scandalo’ la parola tollerare perché nessuno deve sentirsi sopportato da altri umani. In tal senso il capitolo che dà nome al libro è significativo per comprendere il mondo interiore del filosofo catanese. L’autore si scaglia contro un finto moralismo sempre più elaborato e debordante nella nostra società. Analizza e scardina stereotipi e luoghi comuni, critica i desideri indotti dalla pubblicità, le fantomatiche teorie gender, gli abusi sessuali del clero ai da

“Una riflessione sul sessismo e la violenza di genere”

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Dopo l’esplosione del caso Harvey Weinstein si è scoperchiato il vaso di Pandora e il mondo si è accorto delle molestie e violenze che quotidianamente subiscono milioni di donne nel mondo. Come si evince dalla lettura del libro di Porcino la violenza sulle donne non è un fenomeno contemporaneo ma addirittura affonda le sue radici nel libro sacro di ebrei e cristiani: la Bibbia. Spesso si tenta di ignorare il retaggio culturale che sta dietro al nostro pensiero. Lo stesso linguaggio che usiamo quotidianamente violenta insistentemente la vita e la dignità delle donne. Quest’odio atavico si riscontra, per l’appunto, nelle parole e negli atti di molti maschi. Per quanto mi riguarda ho trovato molto utile la parte sul sessismo linguistico e l’analisi dei modelli di giochi stereotipati che caratterizzano l’attività ludica delle bambine. Chi ha stabilito che i maschietti devono giocare con le macchine e le femminucce con fornelli e bambolotti? Molto interessante il racconto della battagli

Giuseppe Scano intervista Cristian A. Porcino Ferrara autore del libro "Canzoni contro l'omofobia e la violenza sulle donne".

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Il 12 giugno 2016 un killer uccise ad Orlando 49 persone che si trovavano nel locale gay Pulse . Alle vittime di Orlando e a Eddie Justice è dedicato il libro di Cristian A. Porcino Ferrara Canzoni contro l'omofobia e la violenza sulle donne . Inoltre Porcino dedica il proprio volume anche a Sara Di Pietrantonio barbaramente assassinata dal fidanzato. Nell'intervista con l'autore si è discusso di omofobia, femminicidio, i moti di Stonewall e molto altro. 1) Qual è il tuo bilancio a un anno dall'uscita del libro "Canzoni contro l'omofobia e la violenza sulle donne"? «Molto buono. Quest'anno ho ricevuto recensioni positive, tanti pareri autorevoli come quello della senatrice Monica Cirinnà, ringraziamenti da parte di associazioni Lgbt e molte altre soddisfazioni personali. Penso alle tante opinioni dei lettori che mi hanno contattato in privato per congratularsi del lavoro fatto. Alcuni di loro mi hanno raccontato le loro vite, i problemi

L'elzeviro del filosofo impertinente /9

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A tre mesi dalla sua morte prematura il mondo si prepara a celebrare i funerali di George Michael . I tabloid inglesi indicano come possibile data il 26 marzo, giorno della festa della mamma nel Regno Unito. L'esito dell'autopsia ha accertato che la morte della popstar è attribuibile a cause naturali. L'apertura del testamento ha chiarito che i maggiori beneficiari del patrimonio ereditario saranno le sorelle, mentre non c'è alcuna traccia del fidanzato Fadi Fawaz e del padre Kyriacos Panayiotou. La mancanza di quest'ultimo non mi stupisce affatto. Purtroppo George (al secolo Georgios Kyriacos Panayiotou) crebbe con un padre che non lo stimava e gli rinfacciava spesso di non avere alcun talento. Diventato adulto con una disistima così persistente riuscì a staccarsi di dosso quell'orribile etichetta, e a volare in alto grazie proprio a quel talento che il padre non voleva vedere. Qualcuno rinfacciò a Michael di non essersi battuto abbastanza per la comunità Lg

L'elzeviro del filosofo impertinente /8

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Un sabato sera e una banalissima conversazione fra amici di amici imbucati ad una festa. In tale occasione mi trovai a scambiare quattro chiacchiere con un tizio mai conosciuto prima di allora. A prima vista sembrava di media intelligenza, laureato in giurisprudenza e con una loquela non indifferente. Non so come ma mi ritrovai a parlare di John Gray e del suo ottimo saggio Cani di paglia . Il futuro leguleio sembrava rapito dalla discussione, e per un solo attimo pensai che forse  anche lui conosceva se non l'autore almeno il libro. Ancor prima di indagare a fondo la questione mi disse: "Certo. Grey è un uomo colto, forse fin troppo intelligente ma il suo rapporto sessualmente deviato con Anastasia Steele, e le sue continue richieste sadomaso mi lasciano più che perplesso"! Non vi dico cosa mi balenò in testa in quel momento. Quell'imbecille aveva confuso il filosofo John Gray con Christian Grey, l'insulso personaggio di Cinquanta sfumature di grigio . Così se

L'elzeviro del filosofo impertinente /7

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Il più grande scandalo della convivenza civile risiede nella parola "tolleranza". L'etimologia di tale vocabolo affonda le sue radici nella lingua latina, e mi riferisco al termine tollere che significa proprio sollevare, sopportare. Questa definizione ha riempito per lungo tempo i libri di illustri pensatori e scrittori. Dimentichiamo gli sforzi giustamente intrapresi da Locke, Bayle e Voltaire perché  noi contemporanei abbiamo tradito (e forse superato) le loro aspettative. All'inizio si voleva indicare un'integrazione pacifica tra credenze e stili di vita differenti, ma con il trascorrere del tempo il significato si è colorato di tinte fortemente razziste. Non esiste parola peggiore di tolleranza. Io non voglio essere sopportato ma rispettato e accettato. Non voglio nessuna concessione ad esistere. Io non voglio sopportare le persone che non la pensano come me, ma ascoltarle. Io voglio condividere, dialogare, comprendere, meditare, accogliere le sfaccettatu

I cantautori e la filosofia, da Battiato a Zero di Cristian Porcino

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Ho appena  finito  di leggere  : I cantautori e la filosofia, da Battiato a Zero  di Cristian Porcino  € 14,00 pp. 100  2008 Edizioni Libreria Croce (universitas) 9788889337837,  Acquistabile presso tutte le librerie ed i seguenti siti internet :  1) www.ibs.it    2)  www.unilibro.it   3)   www.libri.dvd.it   4)      www.libreriauniversitaria.it Il primo libro nel mercato editoriale italiano che analizza ,   seguito 9 anni dopo  da    il    corso  Cantautori e Filosofi Un percorso tra musica   e filosofia  Secondo Atto (2016)  tenuto  dall’ ASSOCIAZIONE CULTURALE  COLORI E SAPORI  e tenuto da   Marco Traversari  docente di filosofia e scienze umane presso il  Liceo Gambara di Brescia e cultore della materia  in Antropologia culturale presso l'Università    e  da   Rusty Cage  Conduttore radiofonico  che  ha   curato  lì approccio storico-musicale   qui   su http://www.coloriesapori.altervista.org/  ,in maniera seria e dettagliata lo stretto legame che intercorre fra cantaut

Educare al rispetto attraverso le canzoni

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Femminicidio, stalking, abuso sessuale, violenza fisica e psicologica, omofobia, bullismo, sono termini che purtroppo, negli ultimi anni, sono entrati prepotentemente e tristemente nella nostra realtà quotidiana. Il ruolo dei media è stato determinante per far emergere questi fenomeni che, ci rendiamo conto, sono sempre esistiti ma solo attualmente sono diventati un’emergenza pressante e improrogabile, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Sebbene negli ultimi anni sono state realizzate delle iniziative pubbliche finalizzate a sensibilizzare e informare su tali fenomeni, istituite delle giornate per condannare ogni forma di abuso e di violenza, purtroppo, giornalmente ci ritroviamo a dover fare in conti con notizie a dir poco inquietanti. Nel mondo vi sono ancora tante donne vittime di violenza fisica o sessuale, una violenza che spesso, nei casi più drammatici, sfocia nel femminicidio: la manifestazione più crudele della sopraffazione da parte dell’uomo sulla donna. E ancora, se

L'elzeviro del filosofo impertinente /4

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Lo ammetto, detesto il periodo di carnevale e non ne capisco il senso. Non mi riferisco certamente ai motivi storici, bensì alla ragione di fondo che spinge i contemporanei a festeggiarlo. I bambini e le bambine hanno tutte le ragioni di questo mondo per giocare ad indossare i panni dei propri eroi ed eroine, ma qual è invece la causa nascosta che muove gli adulti a camuffarsi? Forse un'infantilità latente o un profondo senso di inadeguatezza? L'etimologia della parola persona deriva dal latino, e significa proprio maschera. La stessa maschera indossata dall'attore per impersonare un ruolo. Nella vita di tutti giorni ci mettiamo addosso i panni di personaggi che non ci rassomigliano. Utilizziamo i social network per rappresentarci nel modo in cui vorremmo essere. Costruiamo, quindi, la nostra immagine sull'opinione degli altri, e non su quello che sentiamo o avvertiamo di essere veramente. Seguiamo la massa amorfa senza porci alcuna domanda. Vedere tutti questi adul