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Nessuno pagherà per la strage di via D’Amelio, ma l’Italia è troppo scossa dal dramma Totti-Blasi per indignarsi

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  leggi prima  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/07/via-damelio-19-luglio-1992-non-fu-solo.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/07/tra-3-giorni-ricorre-il-30-della-strage.html da https://www.notizie.it/ 14/07/2022 | Aggiornato il 14/07/2022 alle 16:59 | di Antonio Scarpata Il 1992 è in balia della corrente, si allontana lento ma inesorabile, trascinando nell'oblio tutti i misteri di uno dei fatti più inquietanti della storia della Repubblica. “Non parteciperemo agli anniversari di via D’Amelio. Ci asterremo fino a quando lo Stato non ci spiegherà cos’è accaduto davvero“. Così Fiammetta Borsellino, figlia del giudice assassinato insieme alla sua scorta, ha annunciato la volontà di disertare tutte le cerimonie previste in ricordo del padre. Avreste il coraggio di darle torto? A maggior ragione ora, che da poche ore il tribunale di Caltanissetta ha dichiarato prescritte le accuse per due dei tre poliziotti imputati di aver depistato le indagini s

per i 30 anni della strage di via d'amelio iniziamo ad evitare che falcone e borsellino siano solo dei santini pulicoscienza e a buttare via la retorica e a guardare l'abbisso

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in  sottofondo J.S. Bach: French Suites   tra  3  giorni ricorre il  30   enale  della strage  di   via  d'amelio   che  dire   che non  stato   già  detto  o  scriito   ma  soprattutto  cadere    nella    retorica   ?   non concetrandosi solo  su  di lui  ma  anche  sulle   persone della sua   scorta  e far parlare  eo riportare   come   ho fatto io  nel post  :  <<    La strage   di via  d'amelio   19 luglio 1992 non  fu solo ucciso    Borsellino  ma  anche   Manuela  Loi  , Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina >>  interviste a familiari  dei  sui agenti  della scorta  , la  sorellla  di Emanuela loi  in  questoi  casoi   .  Un buon puti  di partenza  sarebbbe    di    provare     a  mettere in atto    questa  poesia di Salvo Vitale   di                                     Parole "Siamo tutti bravi, facciamo le manifestazioni, ci mobilitiamo per ricordare i morti, sì, la memoria è necessaria, un popolo senza memoria è un po

La strage di via d'amelio 19 luglio 1992 non fu solo ucciso Borsellino ma anche Manuela Loi , Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina

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L’autobomba che uccise Borsellino e 5 agenti il 19 luglio ‘92 (Ansa)   Ero poco più di un bambino , avevo 16 anni , quando gli attentati a Falcone e Borsellino hanno stravolto l'Italia. Ho ancora in mente le immagini terribili del cratere sull'autostrada tra l'aeroporto di Punta Raisi e Palermo e quelle delle auto in fiamme in via D'Amelio . Ma posso dire che ci  sono notizie a cui non vogliamo credere, a cui non riusciamo a credere, che non vogliono entrare nelle nostre teste perché sono troppo dolorose, perché spengono sogni e speranze. Per me la notizia della morte di Giovanni Falcone prima e poi  di Paolo Borsellino   sono  state  il simbolo di quella sensazione di disperata incredulità. Ed è grazie  ad essa che ho  iniziato , anche  se nel mio limite  , ad  interessarmi alla lotta  antimafia e   a parlare  di mafia . Ma  non  divaghiamo  ed   ritorniamo  al discorso originale  . Per quanto riguarda  la  strage  di via  d'Amelio  il mio  è un ricordo     di
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  Il regista Maresco: "La coscienza antimafia è solo retorica e fiction, in Sicilia ha vinto l'apatia"                di Mario Di Caro "Abbiamo perduto l'occasione quando si è presentata: negli anni Novanta esisteva la possibilità di un colpo d'ala. Oggi non percepisco più una mobilitazione, un impegno, un senso. A Palermo vedo solo un moltiplicarsi di locali per la movida, vedo una vitalità infelice" Con il suo film 'Belluscone' ha sbattuto in faccia che la coscienza antimafia dopo le stragi del '92 non è mai penetrata nel ventre delle periferie palermitane mentre, con 'La mafia non è più quella di una volta', ha preso di mira il rito di cortei e raduni per gli anniversari di Capaci e via D'Amelio. Il regista palermitano Franco Maresco ha affrontato la mafiosità che si respira in alcune strade di Palermo e non si stupisce se, dalle più recenti intercettazioni degli investigatori, viene fuori il divieto di un boss di Ciaculli, arr

Strage di Via D’Amelio. Il coraggio di Emanuela Loi

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Guance piene, chioma fulva e aria da ragazzina spensierata:  Emanuela Loi aveva in effetti poco meno di venticinque anni quando rimase uccisa nell’attentato di Via D’Amelio in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino .Originaria di Sestu, vicino a Cagliari, Emanuela sognava in realtà di diventare maestra; ma per qualche strana ragione a volte si fanno scelte che condannano il proprio destino, e la giovane, ispirata dalla sorella maggiore, tenta insieme a lei il concorso in polizia, superandolo – a differenza della sorella – a pieni voti. Nel 1989 Emanuela entra perciò, quasi per caso,   nella Polizia di Stato , spostandosi a Trieste per l’addestramento e iniziando la serie di trasferimenti che la porteranno lontana dalla famiglia e dalla sua terra.  Due anni dopo, infatti, invece di rientrare in Sardegna, viene trasferita a Palermo, dove le vengono affidati i piantonamenti a casa Mattarella, la scorta alla senatrice Masaino e la guardia al boss Francesco Madonia. E così, olt

meglio un giorno da Borsellino che una vita da Cosentino

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