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Visualizzazione dei post con l'etichetta Anarchia Arte del Dissenso

Ecco A Voi I Giganteschi, Originali E Potenti Graffiti Che Stanno Colorando Le Città Di Tutto Il Mondo

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da   http://www.curioctopus.it/ Julien Malland è nato a Parigi nel 1972 ed ha iniziato a dipingere negli anni '90, con lo pseudonimo di Seth . In quel periodo a Parigi esplodeva la Street Art e il giovane Julien trovava in essa la sua forma di espressione più congeniale. Da allora gira il mondo dipingendo murales di grandissime dimensioni, ispirati al contesto culturale del paese in cui si trova, ma mantenendo uno stile sempre personale e riconoscibile. I protagonisti dei suoi coloratissimi murales sono spesso dei bambini e, come la maggior parte degli street artist, Seth preferisce arricchire con i suoi disegni gli edifici tristi delle parti abbandonate delle città. Una delle sue ultime opere si trova proprio in Italia, a Roma, nel tunnel della fermata metro Piazza di Spagna (foto in fondo alla pagina). via:  instagram.com L'integrazione tra le popolazioni è uno dei suoi temi preferiti Gioca spesso con le illusioni ottiche e le sovrapposizioni di textu

Due poeti libertari CANTICO DEI FOLLETTI DI VETROFabrizio De André e l'amico e poeta Riccardo Mannerini

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le  recenti vicende  dei morti per  droga  e per  lo sballo  (  senza  droghe  )   mi hanno fatto ricpordare  questo  post  dell'amico  matteo tassinari   http://alice331.blogspot.it/2015/08/due-poeti-libertari.html Fabrizio De André e l'amico e poeta Riccardo Mannerini Tutti        moriremo soli      e a stento Era il    1968 ,  un anno come tanti, quando uscì Tutti morimmo a stento mente, un Lp che spinse De André a mettere benzina nelle sue virtù artistiche. In un'intervista, Fabrizio disse a proposito di TUTTI MORIMMO A STENTO:  "In effetti, a ripensare le canzoni sono tutte belle. Forse è solo il predicozzo finale, il recitativo, che oggi mi dà fastidio".  E' inutile. De André non riusciva a combinare qualcosa di perfetto anche quando lo era. E' però entusiasta dell'album invece, il discografico di De André, Antonio Casetta, che probabilmente ebbe l'idea di realizzarne una versione in inglese. Non si sa chi e

Basquiat, the child prodigy di Matteo Tassinari

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da http://wwwhete.blogspot.it/2014/12/basquiat-child-prodigy.html Oltre la strada di Matteo Tassinari Padre di Portorico e madre di Haiti, Jean Michel Basquiat è cresciuto a Brooklyn. Appena prese le matite in mano, si capiva che era dotato per le setole dei pennelli intinti nei colori ad olio. A sei anni dava i suoi primi segni di genialità e per questo lo iscrissero al museo del suo quartiere per cominciare ad educarlo allo stato dell’arte. Quello stesso museo, il Brooklyn Museum, restaurato e ampliato fino a diventare un punto centrale di tutti gli artisti del mondo, organizzando numerose retrospettive complete di questo artista vissuto come una meteora passata velocissima per spegnersi il 12 agosto 1988 a Noho e nato a New York il 22 dicembre 1960. E’ pazzesca una cosa, anche lui morì al suo 27° anno d’età e più so di questa leggenda metropolitana, comunque vera e più mi chiedo perché una coincidenza così particolare: come mai anche lui è morto al suo