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.Si laurea a 82 anni per amore della moglie Carmelo Toscano aveva finito gli esami già nel 1974 e ieri ha presentato a Sociologia la sua tesi sul capitalismo in agonia

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Lo so che molti di voi ,  come non biasimarli , mi diranno   :   è che  palle   è già il terzo articolo    che riporti su argomenti   simili  in queste due settimane  ;  ma stasi diventando vecchio.;  non sapevo che t'interessassi    d  tematiche   da  giornali rosa  e  tipo  harmony  ; ...  ecc  .  Ma   se   leggete  questa storia   fino in fondo  , prima di sparare  cazzate    a  random   capirete  che tale  vicenda   non puo' essere  in modo riduttivo in quadrata   in tali categorie   da   http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca del 6 luglio 2016 Si laurea a 82 anni per amore della moglie Carmelo Toscano aveva finito gli esami già nel 1974 e ieri ha presentato a Sociologia la sua tesi sul capitalismo in agonia                               di Giorgio Dal Bosco TRENTO. Laurearsi a 82 anni suonati (ieri pomeriggio a Sociologia) è fuori del comune, ma non è un primato. Laurearsi a questa età a distanza di 4

misteri e sprechi .tour suoi luoghi dell'altra storia della repubblica italiana III puntata disastro del Vajont ed Alluvione del 1966 in particolare quella di firenze

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prima puntata piazzale loreto seconda  puntata la strage  di portella delle  ginestre  e  il  delitto di Capocotta « Oggi tuttavia non si può soltanto piangere, è tempo di imparare qualcosa » (10 ottobre 1963, all'indomani del disastro del Vajont, denunciato preventivamente da Tina   Merlin 1926-1991  vedere   url soto   ) Archiviamo momentaneamnte , sarà ripreso bele puntate  successive  ,   ed  affrontiamo la prima delle  due   sugli sprechi  della  nostra repubblica  . Oggi parleremo del disastro del Vajont  e  del'alluvione di firenze (  di cui a  novembre  csi celebreranno  i 50 anni  ) . Fatti  ancora  vivi  (   chi sa  fino a  quando )  nella nostra memoria  con canzoni  , film  ,  ed  opere testrali , libri  ,ecc  La domanda è d’uopo. Cosa c’entrano le  tragedie come quella   del Vajont  e  dell'alluvione  di firenze   ed ( prossima puntata )   il  terromoto in Irpina   in un una serie  di post  dedicati  allla contro storia  dell'italia repubblicana

UNA PIETRA SOPRA

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È finita, ed è meglio, perché quell'agonia sarebbe stata intollerabile, così arida e refrattaria. Roberto e Federico, operai a Cava Gioia, nelle Apuane, sono rimasti travolti da un'inesausta frana di marmo e non si sapeva più dove fossero, come Rosso Malpelo. Non era Sicilia, ma una Toscana misterica e inattesa. Sbiadito interregno. Adesso è finita, ed è meglio. Il cuore duro de lla roccia era l'incubo d'ogni giorno. Di secoli. Nelle cave e nelle miniere il tempo non si muove mai. Uomini o donne, bestie o cose, tutto in quei luoghi ha un ritmo atarassico. Le voci le sento chiuse, inghiottite dal pallore polveroso. Dalla Lunigiana erano emigrati in Liguria i miei bisnonni. Un'Italia agra. Altri hanno continuato a esistere immersi nel bianco accecante. Roberto e Federico avevano volti moderni e un mestiere antico. È finita ed è meglio. Ma non doveva finire così. Non in un paese che si pretende civile. © Daniela Tuscano

notti d'ospedale di © Matteo Tassinari

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No Di        notte il dolore       è gonfio di Matteo Tassinari Alle due di notte fisso ancora il soffitto e ascolto i lamenti dei malati. Il mio amico di stanza dorme di un sonno stanco e gravoso da sopportare. Sono i principi attivi (cinque) che gli circolano nel sangue attraverso diverse sacche di flebo, da mattino a sera, che non l’aiutano e giustamente, si lamenta dal dolore.                      La malattia è     il                     business  più   grande  nella nostra  economia Ma la notte abbonda la sua consistenza desolante con le sue freddezze e scheletriche immaginazioni. Tutto quel che ci circonda si dilata proprio quando un gemito si fa spazio fra i corridoi illuminati a neon spenti, gremendo spazi vuoti dove corrono le emergenze, perché è di notte che il tormento alza il volume dell'odissea. Non so quanto tempo passa che avverto l’amicizia del water. La prostata fa il suo lavoro, mentre impiego qualche minuto per arrivare ad espell

Treno 8017 Balvano 3 marzo 1944 72º anniversario del più grave disastro ferroviario italiano

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in sottofondo PIPPO POLLINA CANZONE QUARTA - ULTIMO VOLO Renato Franchi - Cento passi  ti potrebbe interessare   http://www.trenidicarta.it/treno8017/  dall'amico  http://leonardopisani.blogspot.it/2016/03/quel-spoon-river-lucano-balvano-3-marzo.html  « Nessuna   Spoon River   dei poveri ha mai raccontato le loro storie. »   Così scrisse  Antonio Manzo sul Mattino il 29 febbraio 2004 ricordando la più grande tragedia ferroviaria italiana. Era la notte del 3 marzo 1944 quando il  treno merci speciale 8017 imboccò la galleria delle Armi tra  le stazioni di Balvano e di Bella-Muro Lucano, e si estende per  1.968,26 metri  con una pendenza media del 12,8‰ (0,73° di inclinazione) e punte del 13‰. Il treno si fermò a  800 metri  dall'ingresso, con i soli due ultimi vagoni fuori. Il treno era lungo, molto lungo ben 47 vagoni  perché già da Napoli salirono molti passeggeri “clandestini”; che aumentarono fino a Battipaglia: era povera gente stremata che voleva scappare d

Note tribali dal Sudafrica con il modenese Riccardo Moretti La storia di Riccardo, musicista modenese, trapiantato a Città del Capo

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da http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca  del 25\1\2016  Note tribali dal Sudafrica con il modenese Riccardo Moretti La storia di Riccardo, musicista modenese, trapiantato a Città del Capo di Laura Solieri MODENA. «Sono sempre stato circondato dalla musica, mio padre suonava la chitarra. Il mio maestro, quando avevo nove anni mi disse che ero negato. Poi sperimentò su di me un corso di jazz e in pochissimo tempo trovai la mia strada. A 13 anni iniziai a salire sul palco e quello è rimasto il mio mondo».   Da Modena al Sudafrica dove si è trasferito da diversi anni, il musicista Riccardo Moretti , classe 1972, si esibisce nei locali e nelle manifestazioni più importanti e prestigiose in Italia e all'estero come ad esempio Pflasterspektakel (Austria), Ferrara Busker, Pennabilli, StreetLife (Monaco), Gurtenfestival (Bern), CapeTown Jazz Festival, BalHarbour e PhiBeach (Costa Smeralda). La musica di Riccardo Moretti da Modena a Città

cosa si deve fare per poter avere un diritto che è all'aborto ? "Dì che vuoi uccidere il feto, avrai più tempo per abortire": il consiglio-choc di un medico obiettore a una donna incinta di 11 settimane

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qui non si tratta di essere pro o a favore dell'aborto la mia posizione la conoscete se avete o leggete il blog, ma  di difendere  un diritto  delle donne  . Perché con la scusa  (  tolte le mosche bianche  che lo sono  davvero e  sono coerenti  e  verso cui non  ho niente  da  rimproverare    è una  scelta  etica  condivisibile  o meno    )   che sei  un  obbiettore  in pubblico  e  magari no  in privato  rendi  impossibile   la vita   a chi   vuole esercitare il proprio diritto    da www.unionesarda.it  Oggi alle 16:02 - ultimo aggiornamento alle 16:39 "Dì che vuoi uccidere il feto, avrai più tempo per abortire": il consiglio-choc di un medico obiettore a una donna incinta di 11 settimane                                              Foto simbolo All'undicesima settimana di gravidanza, dopo aver scoperto che il feto aveva una grave malattia genetica, ha chiesto al proprio ginecologo di interrompere la gravidanza. Ma il medico si è rifiutato