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Visualizzazione dei post con l'etichetta # JE NE SUIS PAS CHARLIE e # JE SUIS CHARLIE

come mai non metto ne bandiere francesi sul mio fb ne parlo qui sul blog ed sui miei social ma lo faccio fare a gli altri\e dell'ennessimo attentato fondamentalista islamico

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  potrebbe interessare   http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2016/07/padova-due-palazzi-corsi-anti-isis-per.html in sottofondo  oltre la  guerra e la paura  - Modena  City  ramblers  Lo so che  metto sempre  la  slita  canzone  ma   :<<  "Oltre la guerra e la paura… ci aspettano grandi sfide, e grandi prove! Contro l’imperante cultura del da www.traterraecielo.it   tramite  gooogle terrore, che si fonde col qualunquismo e la sfiducia e ci rende egoisti, e deboli. Una canzone sui questi tempi bui ed inquieti.">>dal sito ufficiale del gruppo Ecco  infatti   i  Perchè  come da titolo  il mio atteggiamento  sui  fatti  di Nizza  .   due parole  sono poche  ed una  è troppo ( lo  so  frase abusata   e  diventata  luogo comune  ma  non so  come  esprimerlo )  perchè non mi  ca  l'indignazione  a tempo   infatti  condivido  il post  di   Vincent Aldo   . Vincent Aldo 2 h · come passa il tempo !Non fai

Lei è Zineb El-Rhazoui Un anno fa è sopravvissuta all’attentato di Charlie Hebdo, oggi Isis la minaccia

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a mente fredda   , dopo aver  lasciato sfogare  le  celebrazioni ufficiali    ed  a senso unico   ,  vi voglio parlare    e  lo faccio tramite  questo bellissimo articolo  di  quella ch'era   (  ora  è  left  )   la  rivista   http://www.left.it/   SIMONA MAGGIORELLI   GENNAIO 4TH, 2016     0     PRIMO PIANO ,  RIVISTA Vi riproponiamo l’intervista apparsa su  Left n. 11  a  Zineb El Rhazoui  a tre mesi dalla strage nella redazione parigina di  Charlie Hebdo . In un dialogo con Left la scrittrice e giornalista della rivista satirica,  ancora oggi minacciata da Daesh , si racconta:  «Dal 7 gennaio la mia vita è letteralmente esplosa»  e ci fa capire il  senso della nuova copertina del numero speciale del settimanale che verrà pubblicato il prossimo 6 gennaio , esattamente un anno dopo quel giorno che «cambiò tutto». Arriva un quarto d’ora prima all’appuntamento. È scortata da alcuni agenti. Niente perquisizioni o formalità. Ma per tutto il tempo dell’intervista le