Solo due spettatori a teatro, l’autrice accusa il sindaco Lo sfogo di Chiara Pasetto: «Amareggiata a vedere tutte quelle poltrone vuote». Il sindaco Zocca: «Mi rammarico, ma il Comune non può rispondere dei gusti del pubblico»



invece di trovare un capro espiatorio fatti un esame di coscienza . Non è che la tua opera fosse un mattone o magari tu reciti da cane , o l'hai promossa male ?


POLEMICA A SAN MARTINO
Solo due spettatori a teatro, l’autrice accusa il sindaco
Lo sfogo di Chiara Pasetto: «Amareggiata a vedere tutte quelle poltrone vuote». Il sindaco Zocca: «Mi rammarico, ma il Comune non può rispondere dei gusti del pubblico»


L'attrice Lisa Galantini in scena nello spettacolo "Moi" di Chiara Pasetti

SAN MARTINO. Organizza la messa in scena del suo spettacolo al teatro Mastroianni di San Martino Siccomario e si ritrova con due persone in sala. È successo l’altra sera a Chiara Pasetti, giornalista, scrittrice e autrice del monologo “Moi” sulla figura di Camille Claudel, la scultrice francese morta nel 1943, sorella del poeta Paul Claudel e compagna del grande scultore Auguste Rodin. Da mesi aveva programmato la data; dopo la deludente risposta di pubblico, ha deciso di fare le sue rimostranze all’amministrazione comunale della cittadina e ai media locali.
«Lo spettacolo, in tournée da diversi mesi, è andato in scena al teatro Coccia della mia città, Novara, davanti alle autorità e a tantissimi amici, colleghi, professori, soci dell'associazione culturale “Le rêve et la vie” che rappresento e che insieme al Teatro della Tosse di Genova ha prodotto lo spettacolo - dice Chiara Pasetti - La sera dopo, invece, nonostante le presentazioni e il fatto che un amico avesse stampato diverse locandine a sue spese a San Martino Siccomario in sala c’erano due persone. L’attrice Lisa Galantini ha deciso di recitare lo stesso, dimostrando coraggio e professionalità, ma io sono rimasta amareggiata da questo trattamento, credo che sia mancato qualsiasi tipo di supporto da parte dell'assessore comunale alla Cultura Stefania Zanda, che da mesi era a conoscenza della serata. L’ho chiamata il giorno dopo, e non solo non si è scusata ma ha chiuso la conversazione».

Varese, in scena senza pubblico "per amore del teatro": lo spettacolo che nessuno ha vistoNessuno è andato a vederlo, ma ora non si fa che parlare di lui. E' l'attore Giovanni Mongiano, protagonista dello spettacolo 'Improvvisazioni di un attore che legge' e direttore artistico di TeatroLieve, rimasto solo sul palcoscenico del teatro del Popolo di Gallarate, in provincia di Varese. E' voluto andare in scena nonostante non fosse stato venduto neanche un biglietto. Con lui, c'erano il tecnico delle luci e la cassiera. "L'ho fatto solo per l'amore e la passione per il teatro - dice l'attore - e per il desiderio di andare in scena ugualmente. Ho recitato al meglio delle mie possibilità, e se non lo avessi fatto me ne sarei pentito amaramente e non avrei dormito la notte". Così sulla sua pagina Facebook aveva presentato lo show, con una frase che spiega tanto: "Come dice il personaggio dello spettacolo 'Se solo riuscissi a dire al mio cuore, arrenditi! E' che non ce la faccio... E' come se avessi i piedi incollati a queste tavole del palcoscenico!"
La lettera di protesta è arrivata anche al sindaco di San Martino Siccomario, Alessandro Zocca, che ha risposto così. «Il nostro Comune è estremamente sensibile alla promozione e alla diffusione dell'arte e della cultura e in quanto rappresentante della comunità, non posso che rammaricarmi per la mancata partecipazione di pubblico allo spettacolo di giovedì sera. Da quando amministriamo è la prima volta che uno spettacolo organizzato direttamente con associazioni del territorio veda una partecipazione così esigua».L’assessore Zanda precisa: «Lo spettacolo non aveva il patrocinio del Comune ed era stato programmato nel nostro teatro c in maniera autonoma, da parte della signora Pasetti e dell’associazione “Le Rêve et la vie”». Pertanto, pur avendo promosso lo spettacolo presso amici e conoscenti, come avrebbe fatto qualunque altro cittadino, mi ritengo estranea alla polemica». Quanto alla telefonata, «ho ritenuto opportuno interromperla per l’aggressività con cui la signora Pasetti si stava rivolgendo a me».
Marta Pizzocaro

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