daniele carbini il mugnaio filosofo

da leggere  prima    del post  se   non si hanno    studi  filosofici


L'immagine può contenere: 1 persona, barba, occhiali e primo piano
Molti di voi  mi dicono  che pubblico  solo storie  prese  da  i giornali  e\o dai vari siti online, ma nessuna  di mia o  trovata  da me 
Ebbene oggi  saranno accontentati . Nel  post   d'oggi racconto ovviamente sotto  forma  d'intervista \ chiacchierata la storia    del compaesano  Daniele  Carbini  ( foto a  destra  presa  dal  suo facebook   ) Un ragazzo   che  dopo la  laurea  in filosofia  110\ 110   con una   la tesi  su  Nietzsche: filosofia e pittura :
Il testo si pone l'obiettivo di mostrare come la filosofia sia uno strumento di fatto artistico ad uso della mente.
Il saggio analizza la filosofia nietzschiana al fine di mostrare come la conoscenza non sia altro che un mondo linguistico ed artistico.
Vengono messe in evidenza correlazioni e stringenti affinità di pensiero (a conferma della premessa) tra il pensiero di Nietzsche e diversi pittori (e le loro opere) quali kandinsky, Van Gogh, Pollock.
Infine, si mostrano affinità di pensiero tra Nietzsche, Wittgenstein, Lao-tzu, Chuang-tzu ed il pensiero orientale in senso più largo (ovvero taoismo, buddhismo, zen e buddhismo ch'an) e come, in definitiva, il pensiero che ne esce fuori sia una dichiarazione della filosofia come arte.






ed una decennale esperienza nel settore Informatica - Telecomunicazioni fatta iniziando da semplice programmatore per poi scalare tutti i passi fino ad arrivare infine ad architetto del software decide dal gennaio gennaio 2006  (  nel    momento in cui la  ditta  familiare     compiva   30 anni di vita  ) di  abbandonare Roma e la sua carriera di professionista di progettazione del software   e  per dedicarsi, insieme al resto della famiglia, all'attività molitoria, assicurando un segno di continuità e innovazione tecnologica, nel pieno e assoluto rispetto della tradizione  ormai  quarantennale   . La ditta  si occupa di farina e grani  qui  la loro storia  e qui la loro pagina facebook ) che produce sfarinati di GRANO DURO di alta qualità artigianale, ottenuti dalla macinazione dei migliori grani sardi che vengono acquistati direttamente dai produttori .
Infatti dalla pagina facebook


Nessun testo alternativo automatico disponibile.
Il semolato di grano duro (senza estrazione di semola) del Molino Carbini Nicola è un prodotto di alta qualità artigianale.
Da sempre l’azienda ha focalizzato la sua attenzione su un prodotto senza compromessi in merito alla sua qualità e tipicità. Per questo motivo il prodotto è da considerarsi unico nel suo genere.
In genere le industrie molitorie da un chicco di grano estraggono i sottoprodotti (cruscami e farinacci, principalmente usati nel comparto zootecnico), il semolato, la semola e la farina di grano duro. Ognuno di questi viene poi venduto al mercato separatamente e indirizzato ad usi molto specifici. Il Molino Carbini invece ha scelto, fin dai suoi inizi, di realizzare un prodotto che esclude solo i sottoprodotti e di offrire alla clientela un prodotto a «corpo unico», cioè semola e semolato vengono tenuti insieme, offrendo una ricchezza di sapore ineguagliabile nelle altre soluzioni. Questi risultati però non sarebbero possibili se alla base non vi fosse un’accurata scelta della materia prima, il grano, selezionato e raccolto nei migliori campi della Sardegna, il quale offre un gusto ed un sapore tra i migliori e più rinomati al mondo.In uno scenario mondiale completamente aperto e globale, il Molino Carbini Nicola ritiene che la migliore promozione di un prodotto sia data della sua assoluta tipicità, legata alle tradizioni culturali del proprio territorio, diventandone elemento identitario. Consumare il semolato del Molino Carbini è riscoprire i reali sapori della Sardegna in ogni pane, pasta o dolce che andrete a realizzare. Il Semolato di grano duro (senza estrazione di semola) del Molino Carbini Nicola è ideale per realizzare pani tipici, paste fresche e dolci tradizionali. esaltandone gusto e profumi.
 ed  ora     vai  con la  storia intervista



 ti senti  più'  mugnaio o filosofo  ?
non vi è distinzione reale tra le due cose. la filosofia è attività molto pratica e concreta. la mia attività di mugnaio, come qualunque altra attività che ho svolto, non è che una possibile declinazione di quello che è il mio pensiero filosofico. non ha importanza ciò che fai ma come lo fai e quanto è in corrispondenza con il tuo pensiero. la filosofia ridotta a mera teoria a sé stante è vuoto esercizio intellettuale che non serve a nulla e che tradisce l'amore per la filosofia stessa.

come mai   non hai  coltivato , magari insegnando o  scrivendo  libri   tematici   come fanno altri  laureati  in filosofia  ?
in verità mi farebbe piacere trovare il tempo per organizzare le mie riflessioni e realizzare un testo dall'aspetto organico, ordinato. In verità scrivo molto, in modo disordinato e spesso dettato dall'urgenza del presente. Uso molto i social, perchè amo stare in mezzo alla gente e con essa la condivisione ed il confronto. Non amo i club esclusivi degli intellettuali, amo l'umanità e di essa voglio farne parte. Mai scelto di fare l'insegnante, non è nelle mie corde, non amo i programmi nozionistici e ripetitivi. Mi capita di fare lezioni private. Scrivo diversi articoli per testate di cultura e di informazione su internet. Nel 2004 è stato pubblicato un mio romanzo e ho pubblicato in diversi periodici.
 cosa  è per  te la  filosofia   e  che collegamento ha   ,  visto che  ci hai fatto una tesi  in merito  , con l'arte   e  con la musica  (  vedi   esempio   lavori di  cristian  porcino  o  quelli  di Giuseppe  Pulina )?
ti rispondo con un famoso aforisma di Nietzsche, "l'arte vale più della verità". Vi è sempre un processo creativo, che va al di là del mero fatto oggettivo. La scienza stessa è creativa, senza questo impulso sarebbe ferma. Il motore creativo dell'umano è l'essenza dell'evoluzione dell'innovazione. Non può esserci arte se non è accompagnata dalla passione, dall'amore di realizzare ogni cosa.
Secondo    te  come  è stato proposto qui  . insegnare  filosofia  ai bambini  dalle  elementari    va bene  o no  ? 
Quest'ultimo Natale ho regalato ai miei nipotini Sofia, Alice e Nicola, che frequentano tutti le elementari, il libro di Platone per bambini. Non conosco risposta migliore di questa.

 Durante   i tuoi  viaggi ,  soprattutto    quelli  che  fai su  è  giù per   la  sardegna  ,   ti  è mai  capitato  per parafrasare  la strada  dei Mcr  ( qui  il  testo originale)

Di tutti i poeti e i pazzi \che hai  incontrato per strada \hai tenuto una faccia o un nome\
una lacrima o qualche risata\e ascoltare  le voci dei matti \incontrato la gente più strana \e imbarcare   compagni di viaggio   di  cui qualcuno è rimasto\ qualcuno è andato e non s’è più sentito \   e  magari rincontrarlo     lungo  la strada  \Di tutti i paesi e le piazze \dove hai  fermato il furgone 
hai  perso un minuto ad ascoltare \ qualche ubriacone \le strane storie dei vecchi al bar   >> 
nei miei viaggi quotidiani vivo ogni momenti significativi di umanità e spesso ritrovo la declinazione pratica di molte teorie filosofiche. Ci sono dettagli che fanno la differenza. I dettagli, che spesso trascuriamo sono spesso la chiave che ti aprono la radura.
se   si  o   anche  no   hai trovato   qualche altro  " filosofo  ?
incontrare filosofi nel senso tecnico del termine è difficile. bisogna partire dalla premessa di cosa si considera per filosofia e cosa si considera filosofo. la filosofia è un mestiere? o è uno strumento del pensiero?

 qual  è  l'episodio   più curioso che  ti è  capitato   durante i  tuoi viaggi   

 quello più bello
 quello più brutto
non ho una risposta a queste domande.
 Visto  il proliferare  di  filosofi copia - incolla  ed   da  salotto  (  ogni  riferimento  a persone  e fatti  è puramente    casuale  😀😆 ), io  che   consideravo   la  filosofia  qualcosa  d'astratto  riferendomi a questa  vecchia  canzone  anarchica  \  libertaria  :

 (....) La casa è di chi l’abita
e un vile è chi lo ignora,
il tempo è dei filosofi
il tempo è dei filosofi.
La casa è di chi l’abita
e un vile è chi lo ignora,
il tempo è dei filosofi,
la terra di chi la lavora.  (... qui il resto del testo )  
tesi poi  poi rimessa  in discussione    dall'aver  imbarcato    su  Facebook  e  sul mio blog  alcuni  filosofi  ,    ti  chiedo   si può  ancora   parlare  di filosofia   ?
Quindi  filosofia  non accademica , come sembra dai  tuoi  scritti   sui  social   ( facebook   , twitter )    ed   dai tuoi interventi   da moderatore  durante le presentazioni letterarie    tenute  dalla ormai ex libreria     max 88 ,  o  filosofia  accademica  ?
su facebook si sente l'esigenza di emergere. da un certo punto di vista è la celebrazione edonistica dell'ego, dove ognuno vuole distinguersi dalla massa e avere successo all'interno del proprio contesto. in molti vogliono far vedere che sono qualcosa e non niente. se vogliamo è anche comprensibile come esigenza: essere confusi nella massa, essere insignificanti e non considerati è un qualcosa che può fare stare male. da qui nasce il desiderio di mostrarsi e di dimostrare di avere una sostanza che merita attenzione. insomma si cerca di emergere per far vedere che c'è qualcosa di interessante che dovrebbe attirare l'attenzione di chi legge. diciamo che sarebbe più saggio immergersi e piegare la schiena, darsi una formazione seria. a quel punto si emergerà in modo naturale e si brillerà di luce propria.di filosofia si deve parlare sempre, è necessaria e fondante. la filosofia è il cuore di ogni conoscenza. non esiste materia o argomento che non abbia il proprio fondamento nella filosofia. La filosofia è il graal della conoscenza e della comprensione. ma la filosofia andrebbe mostrata più che discussa.



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