Con lo chef Bottura il Parmigiano Reggiano servito ai poveri di Rio ., Irma testa prima pugile italiana a salire sul ring delle Olimpiadi . Anna Korakaki festeggia con i rifugiati e non con la crema dello sport

Irma Testa, la prima pugile italiana a salire sul ring delle Olimpiadi - via La Città di Salerno http://bit.ly/2aRjr9J


Con lo chef Bottura il Parmigiano Reggiano servito ai poveri di Rio

Il cuoco stellato tramite “Food for Soul” e Gastromotiva ha aperto “RefettoRio”, dove serve pasti gratuiti ai più bisognosi durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi recuperando le eccedenze prodotte dal villaggio olimpico



REGGIO EMILIA. Dopo il buon esito dell'esperienza vissuta all'Expo di Milano con il Refettorio Ambrosiano (un teatro alla periferia di Milano trasformato in mensa per i poveri), il Consorzio del Parmigiano Reggiano sosterrà il nuovo progetto solidaristico e culturale che lo chef Massimo Bottura (titolare di quell’“Osteria Francescana” definito il miglior ristorante del mondo) realizzerà a Rio in occasione delle imminenti Olimpiadi.


Grazie alla collaborazione tra “Food for Soul” (l'Associazione non-profit fondata dallo stesso Bottura per incoraggiare comunità e persone a combattere lo spreco alimentare) e Gastromotiva (organizzazione non-profit nata dallo chef David Hertz per promuovere integrazione sociale attraverso il cibo), il 9 agosto, infatti, ha aperto i battenti il “RefettoRio”, struttura nella quale saranno serviti pasti gratuiti ai più bisognosi durante l'intero periodo delle Olimpiadi e della Paralimpiadi, recuperando ed utilizzando le eccedenze prodotte dal villaggio olimpico.


«Sosteniamo questa iniziativa con una specifica donazione - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - perché condividiamo i valori etici e culturali che stanno alla base del progetto e ci auguriamo che si possa ripetere la positiva esperienza vissuta in occasione di Expo con il Refettorio Ambrosiano, che è ancora attivo per 5 giorni a settimana e, grazie alla Caritas, serve pasti ai senzatetto. La forte connotazione solidaristica e la prossimità ai più bisognosi - spiega Bezzi - è la prima ragione della nostra adesione alle proposte di “Food for Soul” e al “RefettoRio” che sarà aperto in Rua da Lapa 108 a Rio, ma ad essa si unisce il valore di un’esperienza finalizzata a educare ad evitare gli sprechi, al rispetto profondo del cibo, della natura, dell'ambiente in cui si generano le risorse fondamentali per l'uomo e a mantenere sempre un rapporto
da  FAO Newsroom @FAOnews
sostenibile fra produzione e territorio».
L’esperienza va quindi ben oltre il semplice marketing, vista la finalità sociale, ritenuto un valore per i produttori del re dei formaggi.
«Un insieme di valori - aggiunge Bezzi - che connotano da oltre 900 anni il lavoro dei nostri produttori e la loro cultura, che si traduce in un prodotto straordinario che sarà sempre presente sulle tavole del “RefettoRio”. A preparare i pasti a Rio, così come era accaduto a Milano, saranno alcuni dei più grandi chef del mondo (furono 65 in occasione di Expo), coinvolti da Massimo Bottura in un progetto che promuove la dignità umana opponendosi anche allo spreco alimentare».
















da 
LEI E' LA MIA PREFERITA
Lei è la mia preferita, si chiama Anna Korakaki, ha vent'anni ed è greca.
In queste Olimpiadi ha vinto l'oro, poi ha preso un aereo ed è... tornata a casa. Anna non ha sfruttato gli ingressi gratuiti alle gare, non ha goduto del villaggio olimpico che di notte si trasforma in una festa, Anna non è andata alle feste per vip a Rio de Janeiro. Tutte cose legittime, tra l'altro, e sicuramente divertenti.
Anna ha deciso di volare in Grecia, a Drama, il paese in cui è nata, subito dopo la sua gara, per festeggiare l'oro insieme ai rifugiati della penisola.
Perché è divertente ridere fino ad avere il mal di pancia, ubriacarsi fino a decidere di ballare sul cubo, mangiare la pizza, fare l'amore e il lavoro che si ama. Però c'è anche chi sente la necessità, ma soprattutto il gusto, di sfruttare gli spazi della propria visibilità e del proprio lavoro per dare respiro agli ultimi della Terra. Raccontando le loro storie e facendosene così anche un po' carico.
Lei è la mia preferita, si chiama Anna Korakaki e ha capito che la vittoria più bella è quella condivisa.

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