"Affiliazioni irregolari e inquinamento malavitoso". E il Grande Oriente d'Italia sospende la loggia . pulizie in vista o pausa di riflessione ?

stanchi delle logge deviate e desiderio di fare pulizia \ nuova reputazione o opportunismo o nascondere la polvere sotto il tappeto ?




da repubblica online del 17\11\2013




La Rocco Verduci bloccata in ogni attività a tempo indeterminato. La decisione senza precedenti di Gustavo Raffi, dopo l'ennesima inchiesta giudiziaria


di GIUSEPPE BALDESSARRO

REGGIO CALABRIA - "Irregolarità nelle affiliazioni, e possibile inquinamento di carattere malavitoso". Sono queste le ragioni che hanno spinto il gran maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, a "sospendere a tempo indeterminato la loggia Rocco Verduci da ogni attività massonica". Una decisione senza precedenti dei "fratelli muratori" che per la prima volta, e in maniera ufficiale, ammettono il rischio di infiltrazioni mafiose, e in particolare della 'ndrangheta, nelle loro strutture territoriali. La notizia è stata diffusa oggi dal Quotidiano della Calabria, che spiega come il provvedimento sia arrivato all'indomani di un'ispezione dei vertici della massoneria nazionale alla loggia con sede a Gerace, nell'etroterra della Locride, e che ha il suo "tempio" per le riunioni a Siderno, città della costa.
La vicenda sarebbe legata ad una segnalazione arrivata sul tavolo di Raffi dopo l'ennesima inchiesta giudiziaria. Lo scorso inverno con l'operazione "Saggezza" erano finiti in carcere una serie di personaggi legati a doppio filo da una parte con esponenti di vertice della 'ndrangheta e dall'altra ai grembiulini della Locride. La Dda di Reggio Calabria scoprì che tra le file della criminalità organizzata c'erano anche alcuni massoni che, di fatto, rivestivano una sorta di doppio ruolo su cui convergevano una serie di interessi. Da qui l'ispezione del Grande Oriente avvenuta alcuni mesi fa e durata il tempo necessario affinché un incaricato del gran maestro incontrasse le realtà del territorio e i frequentatori del "tempio". La relazione che ne è scaturita parlava poi in maniera chiara di "irregolarità nelle affiliazioni, e possibile inquinamento addirittura di carattere malavitoso". In altri termini chi avrebbe dovuto gestire l'entrata in massoneria di nuovi soggetti non avrebbe rispettato le procedure e, cosa ancor più grave, non si sarebbe curato di verificare la possibile vicinanza ad ambienti criminali del papabile "fratello".
Quanto basta per portare Gustavo Raffi a decidere di sospendere "a tempo indeterminato la Loggia Rocco Verduci da ogni attività massonica". Una sospensione a cui in futuro, "se ritenuto opportuno", potrebbe seguire, secondo le regole della massoneria, la demolizione dell'Officina che potrebbe cessare di esistere. Per il momento c'è la sospensione, una sorta di messa in sonno collettiva, ritenuto in ogni caso un atto "forte" e che tra l'altro potrebbe non essere l'unico del genere viste le tante inchieste calabresi in cui affiorano legami tra fratelli massoni ed esponenti della criminalità, in diverse aree della regione.
Un segnale chiaro che arriva dall'interno del Goi, in cui c'è stato chi ha segnalato le anomalie e c'è anche chi, come Gustavo Raffi, è stato conseguente con una decisione mai assunta prima. Un segnale che riporta i componenti della massoneria a pretendere trasparenza e qualità nelle affiliazioni in modo da continuare a lavorare, secondo l'orientamento massonico.

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